De Seta, Vittorio
Mario Sesti
Regista cinematografico, nato a Palermo il 15 ottobre 1923. Documentarista innovatore nell'uso del colore, nell'abolizione quasi totale della voce fuori campo e soprattutto [...] raggiunge esiti più compiuti e penetranti rispetto al film precedente. Fu tuttavia nel 1973, con Diario di un maestro, uno sceneggiato televisivo in quattro puntate tratto da Un anno a Pietralata di A. Bernardini e interpretato da Bruno Cirino, che D ...
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L'Herbier, Marcel
Gianni Rondolino
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 23 aprile 1888 e morto ivi il 26 novembre 1979. Il suo contributo alla storia del cinema va individuato soprattutto [...] mondiale, in cui prestò servizio dal 1917 nella Section cinématographique de l'armée, si accostò al cinema, sia come sceneggiatore per due film diretti da Louis Mercanton e René Hervil, sia come regista di Phantasmes (1918), rimasto incompiuto. Il ...
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Stiller, Mauritz (propr. Moshe)
Melania G. Mazzucco
Regista cinematografico, di famiglia di origine russa, naturalizzato svedese, nato a Helsinki il 17 luglio 1883 e morto a Stoccolma l'8 novembre 1928. [...] del male), con Emil Jennings, quando venne allontanato, ancora per una lite con lo studio. Il film fu completato dallo sceneggiatore. Ammalato e separato dalla Garbo, S. ripartì per l'Europa sognando di riprendere la sua attività, e con tale intento ...
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Jarman, Derek
Bruno Di Marino
Pittore, regista e scenografo teatrale e cinematografico inglese, nato a Northwood (Middlesex) il 31 gennaio 1942 e morto a Londra il 19 febbraio 1994. Figura chiave della [...] , oscilla tra la massima improvvisazione e il controllo della messa in scena. Dei suoi film fu anche soggettista e sceneggiatore, talvolta in collaborazione con altri.
Per i frequenti spostamenti dovuti al lavoro del padre, ufficiale della Royal Air ...
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Dearden, Basil (propr. Dear, Basil)
Francesca Vatteroni
Regista e produttore cinematografico inglese, nato a Westcliff-on-Sea (Essex) il 1° gennaio 1911 e morto a Brentford (Londra) il 23 marzo 1971. [...] . Chiamato da quest'ultimo agli Ealing Studios, nel 1936 esordì nel cinema: lavorò inizialmente come aiuto regista, sceneggiatore, direttore di produzione e produttore associato, cambiando il proprio cognome per non essere confuso con Dean. La sua ...
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Aldrich, Robert
Alberto Castellano
Regista cinematografico statunitense, nato a Cranston (Rhode Island) il 9 agosto 1918 e morto a Los Angeles il 5 dicembre 1983. Nell'affrontare i generi classici della [...] altri western oscillano tra le ambizioni culturali da tragedia greca di The last sunset (1961; L'occhio caldo del cielo), sceneggiato da Dalton Trumbo, che divise la critica, e la comicità farsesca, non proprio nelle corde del regista, di Four for ...
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Donskoj, Mark Semënovič
Daniele Dottorini
Regista e scenarista ucraino, nato a Odessa il 6 marzo 1901 e morto a Mosca il 21 marzo 1981. Il cinema di D., seppur spesso criticato per l'eccessiva enfasi, [...] iscrisse nel 1926 al VGIK, dove seguì i corsi di Ejzenštejn e, dopo alcune esperienze come attore e sceneggiatore, esordì con il cortometraggio (rimasto incompiuto) Žizn′ (1926, La vita). Assunto (1927) negli studi Belgoskino di Leningrado, realizzò ...
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Cattozzo, Leo (noto anche come Catozzo, Leo)
Stefano Masi
Montatore, nato ad Adria (Rovigo) il 10 dicembre 1912 e morto a Santa Severa (Roma) il 4 marzo 1997. Fu il braccio destro di Federico Fellini, [...] sperimentale di cinematografia a Roma conseguendovi il diploma in scenografia e regia. Durante la guerra collaborò come sceneggiatore con Mario Mattoli, firmando i copioni della commedia Voglio vivere così (1942) e dei melodrammi Labbra serrate ...
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Ben Mahmoud, Mahmoud (forma francesizzata di Ben Maḥmūd, Maḥmūd)
Giuseppe Gariazzo
Regista cinematografico tunisino, nato a Tunisi il 25 luglio 1947. La memoria e l'identità, la spinta alla migrazione [...] e in storia dell'arte e archeologia presso la Libre Université della capitale belga. B. M. lavorò anche, in quel periodo, come sceneggiatore (Le fils de Amr est mort, 1972, del belga Jean-Jacques Andrien, e poi Kafr Kassem, 1974, e L'émir, 1975, del ...
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Neufeld, Max (propr. Maximilian)
Stefania Carpiceci
Regista e attore cinematografico austriaco, di origine ebraica, nato a Guntersdorf il 3 febbraio 1887 e morto a Vienna il 2 dicembre 1967. Di formazione [...] alla fine del primo conflitto mondiale che riprese a lavorare per il grande schermo, prima come attore poi come soggettista e sceneggiatore, infine come regista. Molto popolare fin dai tempi del cinema muto, spesso al fianco di Liane Hard, N. non si ...
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sceneggiatore
sceneggiatóre s. m. (f. -trice) [der. di sceneggiare]. – Chi fa la sceneggiatura di opere teatrali o cinematografiche, di trasmissioni radiofoniche o televisive: uno sc. teatrale, cinematografico, televisivo. In partic., nella...
sceneggiare
v. tr. [der. di scena] (io scenéggio, ecc.). – Ridurre un testo narrativo, dividendolo in scene e sviluppandolo in dialoghi, in forma adatta a essere rappresentato in teatro o realizzato cinematograficamente, o trasmesso alla radio...