Poeta (Milano 1885 - Stresa 1957); insegnante di lettere a Milano; collaboratore della Voce, di Riviera ligure e di altri periodici. La problematica morale, la ricerca d'assoluto che già informava i suoi [...] in cui a modi di sapore vagamente aulico, proprî di una tradizione poetica soprattutto lombarda (da Parini agli scapigliati), si mescolavano modi iterativi alla Péguy o analogici proprî delle nuove esperienze lirico-frammentiste, vennero maturando in ...
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MOLINERI, Giuseppe Cesare
Andrea Campana
– Nacque a Pinerolo (Torino) il 24 ag. 1847, da Settimo e da Rosa Dogliotti.
Il M. ricopre un ruolo di qualche importanza nel panorama della cosiddetta scapigliatura [...] . Giacosa, Faldella), ma anche i milanesi Boito e Praga, L. Gualdo e S. Farina, e occasionalmente Carducci, che con gli scapigliati condivideva in quegli anni una certa pulsione al maledettismo e al satanismo. Lo stesso M. vi diede alle stampe alcuni ...
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La famosa questione degli antichi e dei moderni (querelle des anciens et des modernes), che fu molto dibattuta in Francia nell'ultimo trentennio del sec. XVII, e nei primi anni del sec. XVIII, ebbe, in [...] della letteratura volgare dagli assalti di rigidi umanisti contro i grandi Toscani del Trecento, al Cinquecento e ai suoi scapigliati, come il Lasca e Ortensio Lando, spregiatori dell'antico, adoratori del nuovo, e ai suoi critici novatori, come lo ...
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Scrittore (San Salvatore Monferrato 1839 - Milano 1869). Impiegato al commissariato militare (l'affinità con Foscolo, che aveva ricoperto un analogo ufficio, gli suggerì l'assunzione del secondo nome, [...] ). Si dedicò quindi, prevalentemente a Milano, al giornalismo e a una disordinata attività letteraria, unendosi al gruppo degli scapigliati, di cui, con le sue pose eccentriche, fu uno dei più tipici esponenti. Scrisse versi (pubbl. post., con ...
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Scrittore (Milano 1818 - ivi 1874). Dopo aver preso parte ai moti del 1848 fu per qualche tempo esule in Svizzera; visse gli ultimi anni oppresso dai debiti e morì alcolizzato. Scrisse drammi (Bianca Cappello, [...] -69), affresco delle vicende italiane dalla metà del Settecento alla metà dell'Ottocento. Considerato il caposcuola degli scapigliati milanesi, dei quali fu compagno di vita, sul piano letterario è piuttosto da accostare al Nievo delle Confessioni ...
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CARPI DE' RESMINI, Aldo
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Nacque a Milano il 6 ott. 1886, quinto dei sette figli di Amilcare, medico condotto, e di Giuseppina de' Resmini. A dodici anni fu spettatore partecipe dei moti operai del [...] concretamente i dati del reale, facendo tuttavia salvi i diritti dell'immaginazione; e fu anche suo, come degli scapigliati, un costante interesse per i mendicanti, per i vagabondi, per gli "irregolari", mai visti, pero, con distaccata constatazione ...
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Poeta italiano (Rio de Janeiro 1829 - Ravenna 1887); insegnò nelle scuole secondarie e fu poi provveditore agli studî. Influenzato agli inizî da G. Prati, maturò poi moduli poetici più personali, già rilevabili [...] , R. è tra i poeti minori più interessanti dell'Ottocento, anticipatore, in alcuni squarci, del realismo descrittivo, della discorsività "media" e dell'ironico scetticismo che saranno proprî di V. Betteloni, degli scapigliati, di G. Gozzano. ...
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MAZZUOLI, Giovanni
Federico MILLOSEVICH
Nato a Firenze intorno al 1480, fu detto lo Stradino, da Strada in Chianti donde proveniva la sua famiglia; mori a Firenze il 5 giugno 1549. Ebbe vita avventurosa: [...] fra tutti il Lasca. Nel 1540 fondò col Lasca e con altri l'Accademia degli Umidi, che da semplice brigata di scapigliati divenne presto con titolo ufficiale l'Accademia Fiorentina ed ebbe fra i suoi membri uomini di gran lunga superiori al Mazzuoli ...
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RANZONI, Daniele
Palma Bucarelli
Pittore, nato a Intra il 3 dicembre 1843, morto ivi il z0 ottobre 1889. S'iniziò allo studio del disegno prima presso l'Accademia di Brera in Milano, nel 1856, quindi [...] ricerca del tono pittorico. Con questo bagaglio spirituale, mentre il Cremona, il Grandi, il Conconi e gli altri "scapigliati" vivevano giocondamente a Milano gloriandosi della cosiddetta persecuzione dei filistei, il R. si recò a Londra e vi rimase ...
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CORRADO, Corradino
Magda Vigilante
Nacque nel 1852 a Torino. Rimasto orfano ancora fanciullo, il C. fu affidato alla tutela di uno zio che si occupò della sua istruzione, avvenuta dapprima al collegio [...] la raccolta Primulae (ibid. 1884) - è caratterizzato a livello stilistico dal superamento dei modelli derivati dalla poesia degli scapigliati, e dalla presenza di un nuovo interesse sociale per i deboli e gli oppressi, che nel C. si collega ...
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scapigliare
v. tr. [der. di capegli, plur. poet. e pop. tosc. di capello, col pref. s- (nel sign. 5); cfr. capigliatura] (io scapìglio, ecc.). – 1. Scompigliare i capelli: il vento mi ha tutta scapigliata; per estens.: gli alti giovani fusti...
scapigliata
s. f. e agg. [femm. dell’agg. scapigliato]. – Nome region. di una pianta delle ranuncolacee (Nigella damascena), detta anche fanciullaccia, damigella scapigliata (o semplicem. damigella), utile sia per ornare giardini, sia per...