Linguistica
A. vocalica Fenomeno di alcune lingue, come le ugro-finniche e le turche, per cui il vocalismo suffissale (o postonico) ha un timbro simile a quello della radice (o della sillaba accentata) [...] ház-hoz «presso la casa» ma kert-hez «presso il giardino».
Musica
Nell’antichità classica, erano dette a. le varie scalemodali come la dorica, la frigia, etc. Dal Medioevo al maturo Rinascimento, tra gli ultimi echi della tradizione culturale greco ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] anzi spesso si utilizzano, con l’eventuale aiuto di verbi modali o del modo condizionale, le forme linguistiche della domanda o che fanno parte cioè di scale rette da rapporti di conseguenza logica, come la scala tutti > alcuni (➔ quantificatori ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] assimilabili a quella di ausiliare sono svolte dai verbi modali (➔ modali, verbi) e da un numero ristretto di verbi i verbi tendono a distribuirsi lungo una scala di verbalità (o di predicatività: in ingl., scale of verbiness; Sasse 2001), i cui due ...
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Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne [...] ausiliari passivi: essere, venire, andare (esempi 6-8);
(c) modali (o servili; ➔ modali, verbi): dovere, potere, sapere (es. 11);
(d) degli impiegati (LIP: ME6)
(23) Zaira scende le scale a precipizio (Maraini 2004: 309)
I verbi bivalenti sono verbi ...
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In generale una struttura perifrastica è un’espressione composta da più costituenti, che nel loro insieme convogliano un significato unitario. In italiano esistono differenti tipi di perifrasi (➔ locuzioni), [...] ), insieme ad altre minori, dà luogo a una scala di perifrasticità lungo la quale si possono disporre le principali si collocano al polo di maggiore pertinenza tempo-aspettuale, le modali – che esprimono tendenzialmente significati di altro tipo – al ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] Napoli» 28 novembre 1986)
L’imperfetto ha una serie di usi modali (come il cosiddetto imperfetto di cortesia: cosa desiderava signora?; o il momento dell’enunciazione: entrai nell’edificio e salii le scale.
Il ➔ passato prossimo è un altro tempo del ...
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Le cosiddette forme colloquiali (o colloquialismi) caratterizzano il dialogo informale e spontaneo, ovvero condizioni comunicative proprie del parlato (➔ colloquiale, lingua; ➔ lingua parlata). Esse sono [...] (e) Farcela nel senso di «riuscire»: ce la fai a salire le scale da solo?;
(f) Mettere (o mettere il caso) nel senso di l’uso del verbo avere al posto di essere davanti a verbi modali seguiti da intransitivi: ho / sono dovuto partire; cfr. Cortelazzo ...
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modale2
modale2 agg. [der. di modo]. – Di modo, relativo al modo. In partic.: 1. In grammatica, avverbî m., quelli che esprimono il modo, la maniera di compiere un’azione, più comunem. detti avverbî di modo o di maniera (v. modo, n. 2 a)....
a2
a2 prep. [lat. ad] (radd. sint.). – Si fonde con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate al, allo, alla, ai (a’ nella forma tronca), agli, alle; davanti a parola che comincia con la vocale a (più raramente con altre vocali)...