. Il modo più importante della tonalità greca e di quella medievale detta di chiesa (v. canto); ma in realtà la stessa espressione indica due modi diversi: nella musica greca il modo dorico mette capo a mi, e in quella latina medievale mette capo a re. Per solito si usa tale nome nel senso medievale. Tale fu l'importanza del modo dorico nella polifonia che, ancora verso la meti del 1700, in esso si ...
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Linguistica
A. vocalica Fenomeno di alcune lingue, come le ugro-finniche e le turche, per cui il vocalismo suffissale (o postonico) ha un timbro simile a quello della radice (o della sillaba accentata) [...] ház-hoz «presso la casa» ma kert-hez «presso il giardino».
Musica
Nell’antichità classica, erano dette a. le varie scalemodali come la dorica, la frigia, etc. Dal Medioevo al maturo Rinascimento, tra gli ultimi echi della tradizione culturale greco ...
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. La grandiosa espansione del popolo arabo fuori dei suoi confini originarî ha fatto sì che la storia degli Arabi abbia un'estensione immensamente più vasta che non la storia dell'Arabia precisamente come [...] :
È presumibile che almeno questi tetracordi siano stati realmente praticati e combinati in sistemi, e così formassero le scalemodali usate nei secoli X e XI.
Riportandoci soprattutto alle indicazioni abbastanza precise date da Ṣafī ad-Dīn, da ...
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Espressione vocale della musica. In quanto espressione totale il canto va considerato libero dalla sintesi a priori "gesto-parola-suono" in cui teorici e artisti, fra i quali il Wagner, hanno cercato il [...] musicali d'Oriente. Per conseguenza, se è giusto dire che la tendenza delle scalemodali greco-latine era discendente, si può asserire che quella delle scale liturgiche orientali è spesso ascendente. E ciò è tanto vero, che la sensibile alterata ...
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. È, oggi, tanto il 5° grado delle scalemodali maggiore e minore, quanto l'accordo che vi si appoggia. L'accordo di dominante esercita la funzione di moto esplicata specialmente dalla sensibile ascendente, [...] ed è perciò il più importante accordo di moto del meccanismo tonale (e quindi armonico), per la chiarezza e la forza propulsiva con le quali tende alla tonica. Nel modo minore l'accordo di dominante ha ...
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Nella musica greca significa uso dei tetracordi con due "toni" vicini (nei tetracordi aromatici sono vicini due semitoni, e nei tetracordi enarmonici due quarti di tono). Oggi per diatonismo s'intende [...] quegli stessi intervalli sarebbero cromatici (v. cromatismo) per es., nei toni di Do magg.la min., perché introdurrebbero in quelle scalemodali dei semitoni che non ne sono parte costitutiva. Non si considerano cromatiche le due note alterate nelle ...
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TETRACORDO (gr. τετραχόεδον)
Guido Gasperini
Il tetracordo fu l'elemento fondamentale sul quale si sviluppò tutto il sistema musicale dell'antica Ellade. Esso consisteva in una breve scala di quattro [...] , nei limiti d'una quarta giusta.
Il gruppo dei tre tetracordi (obbedienti alle stesse regole, inquadrati in scalemodali costruite con identici criterî e sottoposti ugualmente alle variazioni dei generi cromatico ed enarmonico) costituì la base del ...
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TONALITÀ
Giulio Cesare Paribeni
. Termine musicale. Si chiama col nome di tonalità quel sistema che comprende i suoni di una gamma, obbedienti a determinate attrazioni melodiche e a determinate relazioni [...] e sinagogale, compendiò il senso di tonalità nelle scalemodali del canto gregoriano. È noto che queste - due ultime tendenze, con l'eguaglianza degl'intervalli tra i suoni delle due scale (di 6 e di 12 elementi), con l'abolizione di ogni gerarchia ...
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Dodecafonia
LLuigi Rognon
di Luigi Rognon
Dodecafonia
Sommario: 1. Introduzione. 2. Modalità e tonalità. 3. Tonalità e cromatismo. 4. Connotazione del linguaggio musicale tonale e progressiva saturazione. [...] diatonica; ed era questo punto d'arrivo finale che distingueva un modo dall'altro, costituendo così sette scalemodali che, per i Greci, si dividevano in tre generi, il diatonico, il cromatico e l'enarmonico:
I modi greci trapassano nella liturgia ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La musica
Christian Meyer
La musica
Tarda Antichità
Secondo una divisione del sapere ereditata dalla Tarda Antichità, la musica [...] precisare le relazioni reciproche tra i gradi di altezza del suono all'interno di una data melodia. La teoria delle scalemodali, che nel corso di tutto il Medioevo definì il quadro euristico della determinazione dei modi, derivava da una fusione tra ...
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modale2
modale2 agg. [der. di modo]. – Di modo, relativo al modo. In partic.: 1. In grammatica, avverbî m., quelli che esprimono il modo, la maniera di compiere un’azione, più comunem. detti avverbî di modo o di maniera (v. modo, n. 2 a)....
a2
a2 prep. [lat. ad] (radd. sint.). – Si fonde con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate al, allo, alla, ai (a’ nella forma tronca), agli, alle; davanti a parola che comincia con la vocale a (più raramente con altre vocali)...