La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] , Pecci proponeva quasi una riedizione del neoguelfismo giobertiano, applicato stavolta su scala universale. Non si trattava solo di provare il riconoscimento della Santa Sede sul piano internazionale, ma anche di liberare la Chiesa dall’isolamento ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] dopo i protestanti posero in campo contro l'autorità temporale della Santa Sede" (Frederick the Second, p. 402; Federigo secondo e volesse "abbattere il potere temporale del Papato per farsene scala all'unione d'Italia" poteva essere di stimolo per ...
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Roma costantiniana
Federico Guidobaldi
Roma, di gran lunga la città più grande del mondo antico e tardoantico, vive, a partire dalla sua origine e per tutta l’età imperiale fino alla tarda antichità, [...] Guidobaldi, Architettura e urbanistica: dalla città-museo alla città santa, in Roma imperiale. Una metropoli antica, a cura study in the design, construction, and economics of large-scale building projects in imperial Rome, Portsmouth 1997, in partic ...
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La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] inizio alle operazioni preparatorie di una carta rigorosa a grande scala (1:50.000), quando nel marzo del 1862, « naturale e quella di medicina e chirurgia, presso lo Spedale di Santa Maria Nuova, dove già c’erano le cliniche generali e quelle ...
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Elena
De stercore ad regnum
Franca Ela Consolino
Solo ad alcuni personaggi storici tocca di acquisire in morte una fisionomia più ricca e complessa di quella testimoniata dai contemporanei. Flavia Iulia [...] della posta imperiale»; questa condizione − bassa nella scala sociale, ma non infima − rendeva possibile un Tunisia.
71 CIL VI 1134 (= ILS 709), scoperta nel giardino di Santa Croce in Gerusalemme; CIL VI 1136, di cui si sono rinvenuti cinque ...
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Panarabismo
Bernard Lewis
sommario: 1. Introduzione. 2. Fermenti nazionalistici e panarabi nell'Impero ottomano. I precursori. 3. Dalla rivolta contro i Turchi (1916) alla prima guerra arabo-israeliana [...] una certa possibilità d'azione.
Un movimento analogo, benché su scala molto più ridotta, si sviluppò nella Siria ottomana, dove, il governo ottomano aveva infatti proclamato un gihād, una guerra santa contro le potenze dell'Intesa e i loro alleati. Si ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] ispirato a una volontà di conciliazione, rigoroso sulla libertà religiosa ma non escludendo di trovare vere e proprie intese con la Santa Sede. L’11 ottobre del 1860 tenne un discorso alla Camera in cui faceva propria l’idea mazziniana e radicale di ...
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Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] della Scala, e Vittoria Camponeschi. Non senza toni apologetici, i suoi principali biografi, i teatini A. Caracciolo e copiati in questo volume in Napoli nel 1619).
Avviso della pace tra la Santità di N.S. Paolo IIII, e la Maestà del re Filippo. E ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] e restituivano, come un sondaggio a larga scala, i tratti caratteristici della Chiesa italiana di . Siri, pubblicato in B. Lay, Il Papa non eletto. Giuseppe Siri cardinale di Santa Romana Chiesa, Bari 1993 (d’ora in poi Diario Siri), in partic. pp. ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] o di antipatie capricciose. Per essi non esiste nessuna scala di valori morali obiettivi. Il merito consiste nell’avere , Napoli 2007.
13 Cfr. W. Maturi, Il Concordato del 1818 tra la Santa Sede e le Due Sicilie, Firenze 1929.
14 Cfr. C.D. Fonseca, ...
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maggiore
maggióre (ant. maióre) agg. [lat. maior -oris, compar. di magnus «grande»] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., per lo più si tronca, spec. davanti a consonante). – 1. Comparativo di grande, che nell’uso si alterna con...
economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...