TONALITÀ
Giulio Cesare Paribeni
. Termine musicale. Si chiama col nome di tonalità quel sistema che comprende i suoni di una gamma, obbedienti a determinate attrazioni melodiche e a determinate relazioni [...] sistema tetracordale.
Il cristianesimo, raccolta l'eredità musicale greco-romana, amalgamatene le caratteristiche con quelle tendenze, con l'eguaglianza degl'intervalli tra i suoni delle due scale (di 6 e di 12 elementi), con l'abolizione di ogni ...
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POLITONALITÀ
Giulio Cesare Paribeni
. Procedimento armonico e polifonico, per il quale le caratteristiche armoniche e melodiche di tonalità diverse si trovano insieme commiste e sovrapposte. La tecnica [...] e spesso simultaneo, delle due forme del sesto grado della scala minore, quello alterato della gamma ascendente e quello naturale della politonale Darius Milhaud.
Rispetto alla comune sensibilità musicale, la politonalità assunta a sistema è tuttora ...
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GOUNOD, Charles-François
Renzo BIANCHI
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Compositore, nato a Parigi il 17 giugno 1818 ed ivi morto il 17 ottobre 1893. Studiò al conservatorio di Parigi sotto la guida di A. Reicha, J. F. Lesueur, [...] fu completo per l'opera e per il suo autore. Alla Scala di Milano il capolavoro di Gounod fu riconsacrato nel 1862. La poi modificata e il recitativo parlato fu tramutato in recitativo musicale quando il Faust dalle scene del Lyrique passò a quelle ...
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SAWALLISCH, Wolfgang
Lorenzo Tozzi
Direttore d'orchestra tedesco, nato a Monaco di Baviera il 26 agosto 1923. Dopo aver iniziato gli studi musicali privatamente, si perfezionò all'Accademia di Monaco [...] esempi di direttori di tradizione tedesca. Interessato anche al teatro musicale tedesco (in particolare a R. Wagner e R. Strauss, a Salisburgo nel 1981 e la Donna senz'ombra alla Scala nel 1986). La sua limpidezza e razionalità d'interprete, che ...
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SOLFEGGIO
Ettore Pozzoli
. Sistema di lettura musicale che consiste nel rendere sensibile all'orecchio, mediante la voce e per mezzo dei monosillabi do-re-mi-fa-sol-la-si, il significato ritmico e [...] gli elementi, ritmico e sonoro, che costituiscono il linguaggio musicale.
La nota rappresenta infatti la diversa altezza e la durata alla fine del sec. XIX a denominare il primo suono della scala con la sillaba ut.
In Germania, in Inghilterra ed in ...
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Nattiez, Jean-Jacques
Marta Tedeschini Lalli
Musicologo francese naturalizzato canadese, nato ad Amiens il 30 dicembre 1945. Ha conseguito il dottorato in semiologia a Parigi nel 1973, quando aveva [...]
Altre opere: le voci Armonia, Suono/rumore, Melodia, Ritmica/Metrica, Scala, Tonale/atonale per l'Enciclopedia Einaudi (1977-82; poi raccolte nel volume Il discorso musicale, 1987); Tétralogies (Wagner, Boulez, Chéreau) (1983); Proust musicien (1984 ...
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PENDERECKI, Krzysztof
Leonardo Pinzauti
Compositore polacco, nato a Dgbica il 23 novembre 1933. Iniziò lo studio della musica come violinista, quindi seguì i corsi di composizione alla Scuola superiore [...] Chicago (29 nov. 1978) e in Europa alla Scala di Milano (21 genn. 1979), dal poema di Magonza 1962; L. Pinzauti, A colloquio con K. Penderecki, in Nuova Rivista Musicale Italiana, n. 4, 1967; A. Gentilucci, Guida all'ascolto della musica ...
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QUINTA
Giulio Cesare Paribeni
. Questo termine musicale ha due significati: 5° grado della scala e intervallo di quinta. Nella classificazione degl'intervalli di quinta non regna troppa concordia tra [...] alle orecchie di europei del sec. IX, divenne disorientante, allorché il senso tonale mise radici potenti nella coscienza musicale.
La simpatia, che hanno incontrato nell'ultimo trentennio la teoria e la pratica politonale, sembra aver ricondotto i ...
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Ramey, Samuel
Federico Pirani
Basso-baritono statunitense, nato a Colby (Kansas) il 28 marzo 1942. Considerato uno dei migliori 'bassi cantanti' della sua generazione, si è imposto per l'eccezionale [...] come protagonista ne Le nozze di Figaro di Mozart alla Scala e alla Staatsoper di Vienna, l'anno seguente al Covent , fanno di R. uno dei protagonisti indiscussi della scena musicale contemporanea.
bibliografia
D. Seabury, A boy from Kansas, ...
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KODÁLY, Zoltán
Compositore di musica, nato a Kecskemét (Ungheria) il 16 dicembre 1882. Dopo avere scritto fra i sedici e i diciotto anni una messa e un'ouverture, s'iscrisse alla Scuola superiore di [...] la sua forma, innestandolo nel tronco del linguaggio musicale come linfa viva. Egli ha usato tutti i ungherese (Székely fonó), rappresentata anche in Italia nel 1933, alla Scala di Milano, la musica di scena per il liederspiel popolaresco Háry János ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...
tono1
tòno1 (ant. tuòno) s. m. [dal lat. tonus, gr. τόνος, propr. «tensione», affine a τείνω «tendere»]. – 1. a. In linguistica, accento musicale e, con valore più generico, accento in generale (anche d’intensità o espiratorio); con accezione...