Berg, Alban
Raffaele Pozzi
Modernità e nostalgia del canto nella musica del Novecento
Compositore austriaco, Berg partecipa al vivace clima artistico della Vienna del primo Novecento. Le sue opere atonali [...] poetico. La scelta è significativa: il Lied, una forma musicale che aveva avuto grande sviluppo nel Romanticismo ‒ e a Vienna la dodecafonia, metodo di organizzazione dei dodici suoni della scala cromatica in un ambito atonale. Nelle opere tra gli ...
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BONCI, Alessandro
Angelo Mattera
Nato a Cesena (Forlì) il 10 febbr. 1870, apprendista calzolaio, fu presentato da A. Dell'Amore a C. Pedrotti, direttore del liceo musicale di Pesaro, dove venne subito [...] di V. Bellini. Nel 1897 cantò al Teatro alla Scala di Milano, applauditissimo accanto alla "virtuosa" Regina Pinkert, dapprima fiorettature e cadenze, con felicissimo estro e squisita musicalità, replicando più volte di seguito uno stesso pezzo ...
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Mastrocinque, Camillo
Orio Caldiron
Regista cinematografico, nato a Roma l'11 maggio 1901 e morto ivi il 23 aprile 1969. Abile artigiano dalle sicure capacità tecniche, con sessanta film circa realizzati [...] di Carlo Ludovico Bragaglia, Marco Elter, Raffaello Matarazzo, Mario Mattoli, fino al debutto nella regia con il film musicale Regina della Scala (1937), in collaborazione con Guido Salvini. Nella commedia ‒ dopo la buona prova di Voglio vivere con ...
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pitagorico
pitagòrico [agg. (pl.m. -ci) Der. del nome Pitagora] [ALG] Equazione p.: l'equazione algebrica x2+y2=z2 in cui si traduce il teorema di Pitagora, con x e y lunghezza del cateti e z lunghezza [...] intere positive dell'equazione p.; tali terne (x, y, z) sono tutte e solo quelle espresse dalla formula x=m2-n2, y=2mn, z=m2+n2, con m>n interi (Diofanto): per es., i numeri 3, 4, 5, e 5, 12, 13. ◆ [ACS] Scala p.: v. acustica musicale: I 40 f. ...
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Sistema musicale fondato su una scala di 5 gradi, detta pentafonica o pentatonica, quale la cinese (praticata anche dai Giapponesi e dai Polinesiani), che è costituita da cinque suoni corrispondenti alle [...] gli stessi orientali ammettevano l’inserimento di gradi intermedi, si, mi, con i quali la scala risultava eptafonica come la nostra. La scala pentatonica fu usata dai musicisti della tradizione colta europea, anche all’interno di un contesto tonale ...
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Tenore (Torino 1850 - Varese 1905). Studiò al liceo musicale di Torino e debuttò come comprimario nel 1870, affermandosi poi alla Scala di Milano, teatro in cui si esibì dal 1877. Dotato di una voce di [...] grande potenza negli acuti, di un fraseggio e una dizione impeccabili, fu l'interprete verdiano per eccellenza. Il suo nome è indissolubilmente legato all'Otello di G. Verdi, opera di cui fu protagonista ...
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mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] a seguire G. Verdi – il quale operò un rinnovamento del teatro musicale assai significativo, ottenendo l’unità drammatica di pensiero e m. – e favore di una nuova organizzazione dei 12 suoni della scala cromatica. A. Berg e A. Webern proseguirono ...
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Musicista (Vienna 1874 - Los Angeles 1951). Si può considerare un autodidatta, sebbene una severissima coscienza artistica e un profondo studio dei classici lo sorreggessero in tale autoeducazione. Il [...] espressionismo, quali il monodramma Erwartung (1909), il dramma musicale Die glückliche Hand (1908-13), il Pierrot lunaire di creare un nuovo ordine tra le dodici note della scala cromatica, dopo l'annullamento dei rapporti tonali classici, condusse ...
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Compositore estone (n. Paide 1935). Dopo le esperienze nella musica d'avanguardia, negli anni Sessanta la sua produzione subì una svolta, segnata dall'interesse per il canto gregoriano e la musica antica. [...] di risonanze mistiche e religiose, basato su antichi procedimenti compositivi e su un materiale musicale rarefatto, ridotto a un semplice arpeggio, o scala, o più spesso una triade, considerato talvolta per questo vicino al minimalismo. Come nel ...
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Direttore d'orchestra (Parma 1867 - New York 1957). Iniziò la sua carriera come violoncellista, ma si affermò presto come direttore sino a raggiungere un'enorme celebrità. L'interpretazione direttoriale [...] concertistico, era caratterizzata da una lucida lettura del testo musicale, associata alla concezione dell'orchestra intesa come uno strumento a quelle di qualsiasi altro direttore. Chiamato alla Scala di Milano (1898), vi diresse fino al 1928 ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...
tono1
tòno1 (ant. tuòno) s. m. [dal lat. tonus, gr. τόνος, propr. «tensione», affine a τείνω «tendere»]. – 1. a. In linguistica, accento musicale e, con valore più generico, accento in generale (anche d’intensità o espiratorio); con accezione...