VOCE (dal lat. vox; fr. voix; sp. voz; ted. Stimme; ingl. voice)
Guglielmo Bilancioni
La fonazione, cioè quel complesso di fenomeni che concorrono alla produzione della voce, ha sede in una serie di [...] oltre a produrre dei suoni laringei, utilizza i rumori non musicali dati dalla corrente d'aria espirata che attraversa la faringe, quelli delle viventi solo per una ristretta estensione della scala; mancano nella parte inferiore del registro di un' ...
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(XV, p. 400; App. I, p. 598; II, I, p. 944; III, I, p. 616; IV, I, p. 809)
Popolazione. − Sia pure con lievi incrementi (0,3% annuo), la popolazione finlandese continua a presentare una tendenza positiva: [...] con opere caratterizzate dall'economia di forme e da una ristretta scala cromatica. M. Rantanen (n. 1956), invece, ha portato Wallner, Scandinavian music after the second world war, in The Musical Quarterly, 1965, pp. 128-34; J. Tiensuu, Finland nach ...
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Compositore, nato a Catania il 3 novembre 1801, morto a Puteaux, presso Parigi, il 23 settembre 1835.
La vita e le opere. - Dal registro delle nascite della curia arcivescovile di Catania si rileva che [...] mandarlo a Napoli a continuare e compiere i suoi studî musicali, si rivolse, per un sussidio, alla duchessa e al giovane artista una scrittura per comporre un'opera per il teatro della Scala di Milano.
Bellini accettò l'offerta, e partì il 5 aprile ...
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SIENA
Bruno Santi
(XXXI, p. 710; App. I, p. 1003; II, II, p. 823)
Per dati statistici provinciali v. Toscana (Tabelle), in questa Appendice.
Arte. - La tradizione della scuola artistica di S., prolungatasi [...] conservata nell'omonimo palazzo, sede anche dell'Accademia musicale Chigiana. Dal Trecento all'epoca barocca sono stati nel cosiddetto Pellegrinaio dello Spedale di Santa Maria della Scala che, liberato dalle funzioni sanitarie, un programma di ...
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(I, p. 453; App. I, p. 21; II, i, p. 23; III, i, p. 16; IV, i, p. 27; V, 1, p. 33)
Le questioni relative alla storia dell'a., all'a. fisica in generale e all'a. musicale sono state trattate nella voce [...] linearità un processo secolare, che si estende cioè su una scala temporale molto estesa, nel senso che la generazione locale di un di non linearità delle onde i suoni emessi da strumenti musicali in regime di forte o fortissimo; sono frutto di non ...
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Compositore e pianista italiano, morto a Firenze il 19 febbraio 1975. La sua figura, già delineatasi vigorosamente negli anni di poco precedenti il secondo conflitto mondiale, ha assunto dal dopoguerra [...] , 1962; id., A colloquio con L. Dallapiccola, in Nuova rivista musicale italiana, 1967; M. Mila, Opere a due dimensioni, programma del Teatro alla Scala, Milano 1970; G. Gavazzeni, Discorso su Dallapiccola, Accademia Chigiana, Siena 1975; Luigi ...
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Significa l'uso di più semitoni che alterino la serie naturale dei suoni, base della musica occidentale, detta serie diatonica.
Mentre nella suesposta serie diatonica non vi sono che due semitoni, la serie [...] del complesso tonale ed armonico in cui la nota si presenta. Ad ogni modo l'uso della scala temperata (v. scala) esclude ogni diversità d'effetto, e pertanto di valore musicale. Anzi, ai nostri giorni, v'è chi propone e pratica l'uso di 12 note (i 12 ...
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Compositore di musica, nato a Napoli l'8 marzo 1876. Studiò nel Conservatorio di S. Pietro a Majella di Napoli coi maestri De Nardis e Serrao, indi in quello di Lipsia con lo Jadassohn. Fu direttore e [...] il pubblico con L'ombra di Don Giovanni (Milano, Scala, 1914), la quale, pur coi suoi difetti e squilibrî Sakuntala (Bologna, Teatro Comunale, 1921), in cui l'effusione musicale esalta talora lo spirito poetico della leggenda indiana, ma talora ...
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ROMANI, Felice
Enrico Carrara
Letterato, nato in Genova il 31 gennaio 1788, morto a Moneglia il 28 gennaio 1865. Avverse vicende familiari gli tolsero l'agiatezza costringendolo a sostenere la vita [...] fu attratto nell'orbita di V. Monti, forse per quel suo senso musicale della poesia. Facile e copiosa la sua lirica, che non si toglie Metastasio, e a Milano scrisse varî libretti per la Scala: e proprio a questi deve quanto gli resta di nominanza ...
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Compositore, nato a Palmi (Calabria) il 26 luglio 1866. Fino dall'infanzia ebbe sicura inclinazione per la musica. Studiò al conservatorio di S. Pietro a Majella in Napoli, avendo maestri il Cesi per il [...] opera che al C. ha dato fama mondiale l'espressione musicale è sempre nobile, spesso fortemente sentita, e aderente alle una personalità veramente originale. All'Adriana tenne dietro (Milano, Scala, 15 aprile 1907) Gloria, su libretto del Colautti, ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...
tono1
tòno1 (ant. tuòno) s. m. [dal lat. tonus, gr. τόνος, propr. «tensione», affine a τείνω «tendere»]. – 1. a. In linguistica, accento musicale e, con valore più generico, accento in generale (anche d’intensità o espiratorio); con accezione...