TERRACINA
A. Bonanni
(Tarracina nei docc. medievali)
Città del Lazio meridionale (prov. Latina), che occupa il centro del golfo esteso dal monte Circeo a Gaeta e che costituì nell'Antichità il passaggio [...] interno si aprono uno o due vani collegati da una scala lignea interna, ove l'influenza cistercense appare in forma , Terracina 1982; La cassa di Terracina. Piccole e grandi storie di un mobile fra oriente e occidente, a cura di C. Rech, cat. (Roma- ...
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BUONTALENTI, Bernardo (detto Timante e Bernardo delle Girandole)
Ida Maria Botto
Nacque a Firenze da Francesco il 15 dic. 1531; rimasto orfano nel 1547, venne accolto presso la corte ducale. Nel 1556 [...] mobile, costruita per divertire il principe Francesco, al "lanternone" di carta con figure mobili disegnidi B. B. (catal.), Firenze 1968; N. Bemporad, Gli Uffizi e la scala buontalentiana, in L'Architettura, XIV (1968), pp. 610-19; Y. Hackenbroch, ...
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FIGINI, Luigi
Maristella Casciato
Nacque a Milano il 27 genn. 1903 da Alessandro, che si occupava di contabilità e amministrazione, e da Pia Jardini che favorì i suoi interessi per la pittura e la musica [...] , difese da logge e dal piano aperto della scala esterna. A sud si apre la grande porta- Grandi-A. Pracchi, Milano. Guida all'architettura moderna, Bologna 1980; Il disegno del mobile razionale in Italia 1928-1948, in Rassegna, II(1980), 4, pp. 35 s ...
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PALANTI, Giancarlo
Alessandra Capanna
PALANTI, Giancarlo. – Nacque a Milano il 26 ottobre 1906, da Giuseppe, noto pittore e decoratore, professore alla Accademia di Brera, e da Ada Romussi.
Il nonno [...] palazzata ottocentesca con cortili racchiusi sui quattro lati.
Dalla scala del quartiere a quella della città, la ricerca sull’ la collocazione all’interno del locale di un grande ‘mobile’ di Alexander Calder. Palanti esplorava così nuovi modelli di ...
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CONIO
L. Travaini
Con il termine c. si designa uno strumento usato per la lavorazione delle monete, consistente in un blocchetto di metallo che reca incisa in cavo su un'estremità la figurazione e/o [...] incastrato in un sostegno posto sull'incudine, e uno superiore mobile, detto di martello, che veniva appoggiato sul c. fisso : nacquero nuove zecche in molti casi organizzate su scala industriale, con un'accurata specializzazione e divisione del ...
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BALLA, Giacomo
Maurizio Calvesi
Nacque a Torino il 18 luglio 1871. Temperamento indipendente, sicuro di sé, studiò pittura da autodidatta, ed ancora molto giovane, nel 1893, venne a stabilirsi a Roma, [...] 'estro inventivo e della maestria tecnica del B., è Tromba di scala (1908;coll.H. L. Winston, Birminghan, Mich.), dove è limite decorativo e sperimentale di queste ricerche.
Temperamento mobile di eccezionale fertilità inventiva, il B. abbandonò quasi ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] che lo spostano scendendo evidentemente con fatica i gradini di una rustica scala. Le pie donne, fra cui la Maddalena meditabonda con la corona di in uso presso gli ebrei del tempo) nel mobile e sapiente gioco chiaroscurale dei vani immaginari poco ...
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Verona Comune del Veneto (198,9 km2 con 259.087 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città è situata a 59 m s.l.m., al margine settentrionale della Pianura Veneta, ai piedi dei Monti Lessini e in [...] morte (1259), il potere fu tenuto dalle Arti, con Mastino della Scala come capitano del popolo, per difendere il Comune dai guelfi e dai l’industria termomeccanica di Legnago, i distretti del mobile della Bassa Veronese, gli impianti di lavorazione ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] pubblicitarie, in un vero e proprio ''racconto'' ininterrotto e mobile per immagini. Lo stesso deve dirsi, se pur in è un altro genere particolare: il poster dei cantanti diffusosi su scala mondiale con i Beatles; un genere che nasce a Londra e ...
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PONTI (XXVII, p. 854)
Luigi STABILINI
Nello sviluppo della tecnica dei ponti dal 1935 alla fine del 1948, si presentano nettamente due distinti periodi: il primo, dal 1935 al 1939, riguarda la lenta [...] , o almeno si considerano, fissi. L'essere i carichi mobili porta a due conseguenze: l'intensità dei carichi varia col tonnellata agente in D (abbassamento rappresentato in una certa scala dall'ordinata ηD) moltiplicato per 5 più l'abbassamento ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...
mobile1
mòbile1 agg. [dal lat. mobĭlis, der. di movēre «muovere»]. – 1. a. Che può essere mosso, spostato, rimosso; si contrappone, oltreché a immobile, a fisso, stabile, e si dice di tutto ciò che si può levare e rimettere, sollevare e abbassare,...