Scacchista della scuola napoletana e giureconsulto (secc. 16º-17º); autore del Trattato dell'inventione et arte liberale del gioco degli scacchi (1604). Prende il suo nome (gambetto S.) una variante del [...] gambetto di Re ...
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Polgár, Judit. – Scacchista ungherese (n. Budapest 1976). Avviata fin da piccola dai genitori (László e Klara Polgár) al gioco degli scacchi, all’età di dieci anni sconfisse il maestro internazionale [...] Dolfi Drimer, a 11 il grande maestro Vladimir Kovacevic, a 15 anni ottenne il titolo di grande maestro (all’epoca il più giovane di sempre). Nel luglio 2005 ha raggiunto il suo massimo punteggio Elo (2735 ...
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Scacchista (Breslavia 1818 - ivi 1879), professore di matematica. Vinse quello che è considerato il primo grande torneo internazionale della storia degli scacchi a Londra nel 1851. A lui si deve la partita [...] chiamata "l'immortale" giocata nel 1851 in sfida amichevole con Kieseritzky. Ha dato il suo nome a una apertura: 1.a2-a3 ...
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Scacchista (Tartu 1806 - Parigi 1853); pubblicò a Parigi (1849-50) il periodico La Régence (famoso caffè di Parigi, ritrovo dei giocatori di scacchi nei secc. 18º e 19º). Prese da lui nome il gambetto [...] K., variante della partita del gambetto del Cavallo di Re ...
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Scacchista (Mosca 1892 - Estoril, Lisbona, 1946). Conquistò il titolo di campione del mondo nel 1927 superando Capablanca nel match più lungo della storia degli scacchi; perse il titolo alla terza difesa [...] nel 1935 ad opera di Euwe, per strapparlo poi di nuovo allo stesso nel 1937 e conservarlo fino alla morte. Ha dato il suo nome alla Difesa A. (1. e2-e4, Cg8-f6). Tra i molti suoi libri, si ricordano i ...
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Narratore e drammaturgo (Colleretto Parella, od. Colleretto Giacosa, 1847 - ivi 1906). Il suo teatro passa dalla rievocazione del mondo storico, soprattutto medievale (Una partita a scacchi, 1873; Il Conte [...] Rosso, 1880; La signora di Challant, 1891; ecc.), al naturalismo e allo psicologismo proprî del tempo. Significativi, per l'accortezza, appunto, dell'indagine psicologica nell'ambito di una situazione ...
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Figlio (Dannenberg 1579 - Wolfenbüttel 1666) di Enrico di Dannenberg, duca dal 1635, fu uno dei principi più colti del suo tempo. Scrisse un'opera sul gioco degli scacchi (pubblicata sotto lo pseudonimo [...] di Gustavus Selenus, 1616) e un libro sulla crittografia (1624); ricostruì il paese dopo le distruzioni causate dalla guerra dei Trent'anni, e vi riformò (1651) l'ordinamento scolastico. Fondò la biblioteca ...
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Commediografo, giornalista e uomo politico italiano (Pozzuoli 1891 - Roma 1960). Diede al teatro parecchi lavori, tra i quali: La sera del sabato (1934); Mani in alto (1935); Supergiallo (1936); Il sole [...] a scacchi (1940); Il pretore de Minimis (1950); L'attesa dell'angelo (1952). Nel 1944 fondò in Roma il settimanale L'uomo qualunque, e facendo leva sul disagio dei ceti medî e della piccola borghesia, suscitò un largo movimento di opinione pubblica, ...
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Ingegnere e scacchista italiano (Livorno 1875 - Venezia 1944). Percorse la carriera del Genio civile, e fu presidente del Magistrato alle acque dal 1926 al 1944, ricevendo anche il titolo di presidente [...] onorario del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici. Valente giocatore di scacchi ed eminente teorico del gioco, fu autore del manuale Il giuoco degli scacchi (1914). ...
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Scacchista (sec. 16º); dal 1562 al 1575 fu, con Giovanni Leonardo da Cutro detto il Puttino, in Spagna, dove i due giocatori italiani vinsero i loro antagonisti spagnoli in quello che può dirsi il primo [...] torneo internazionale di scacchi. ...
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scaccato
agg. [der. di scacco]. – 1. Fatto, diviso, disegnato a scacchi, a riquadri regolari: calzettoni s.; un tappeto s.; non com. con uso sostantivato, il disegno stesso, o il tessuto disegnato a riquadri, spec. se di colori diversi: se...
scacchiare
v. tr. e intr. [der. di cacchio1, col pref. s- (nel sign. 4)] (io scàcchio, tu scacchi, ecc.). – Liberare la vite o altra pianta coltivata dai germogli inutili.