matto
Lucia Onder
Si rilevano nell'uso di questo aggettivo due diverse gradazioni d'intensità. La più forte dà m. nello stesso grave significato con cui D. usa ‛ folle ' (v.), cioè " contrario alla [...] ' (v. voce seguente) e vale " vinto " (Parodi), ma non si esclude che esso sia tratto dall'espressione in uso nel gioco degli scacchi (v. MATTO).
Bibl. - P. Di Mattei, Sulle " pecore matte " di D., in " Nuova Ant. ", n. 2042 (febbr. 1971) 254-258 ...
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Logico e filosofo del linguaggio (Vienna 1889 - Cambridge, Inghilterra, 1951). Interruppe gli studî d'ingegneria iniziati all'univ. di Manchester, per dedicarsi alla matematica e ai suoi fondamenti logici; [...] ora quella di gioco linguistico. Come si possono immaginare una quantità di giochi (per es., quelli da tavolino, gli scacchi, ecc.), ciascuno con le sue regole e la sua logica interna, così si possono costruire i più svariati giochi linguistici ...
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TOPOGRAFIA (dal gr. τόπος "luogo" e γραϕή "scrittura")
ISTITUTO GEOGRAFICO MILITARE
È l'insieme dei sistemi e procedimenti atti ad ottenere con metodi scientifici la fedele rappresentazione grafica, [...] interi, i quali, essendo 100 il rapporto diastimometrico, dànno già una distanza di 160 m. Poiché il primo filo taglia l'ultimo scacco per una porzione che si può stimare di cm. 6 (e che perciò rappresenta altri 6 metri) la distanza totale cercata è ...
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Nato da Federico di Svevia e da Giuditta, sorella di Enrico il Superbo di Baviera, salì al trono di Germania, alla morte dello zio Corrado III, il 4 marzo 1152. Figlio di padre ghibellino ed erede delle [...] più fiera e intransigente, di tutte le nuove forze politiche e spirituali. In Germania, attraverso le umiliazioni e gli scacchi subiti da Lotario e Corrado, il sentimento nazionale della nobiltà laica, dopo aver fatto tacere le antiche cause di ...
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CLEMENTE XII, papa
Alberto Caracciolo
Lorenzo Corsini nacque a Firenze il 7 apr. 1652 da Bartolomeo, marchese di Sismano, Casigliano, Civitella, Laiatico e Orciatico, Castagnetolo, Tresana e Giovagallo, [...] . Era di ottima comprensione, e discernimento, ma non molto versato nelle scienze. Amava il gioco per divertimento, specialmente quello degli scacchi, in cui aveva pochi eguali, e meno superiori").
Il conclave del 1730 fu agitato, sia a causa dell ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] Annunzio; o alle ‘teologie negative’ che portano a conseguenze estreme il presupposto della morte di Dio, approdando agli scacchi esistenziali che segnano, ad esempio, gli esiti diPirandello o dell’ultimoCaproni. Ma anche a itinerari segnati da ansie ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] (Belardi 1992: 79-81; Panaino 1999): alfiere (< ar. al-fīl «l’elefante»), rocco (< ar. ruxx «torre»), scacco matto (< ar. māt «lo šāh [in pers. «re»] è morto)».
Nei resoconti dei viaggiatori in Terrasanta, a Gerusalemme, e, più tardi ...
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MONOSINI, Agnolo
Vanna Arrighi
– Nacque a Pratovecchio, piccolo comune oggi in provincia di Arezzo, il 29 ott. 1568 da Dionigi di Agnolo.
I Monosini erano sicuramente originari della località del Casentino, [...] traduttione delli duoi libri di monsignor Vida Cremonese sopra li vermi che fanno la seta, e del giuoco de' scacchi (Firenze, G. Marescotti, 1586) e un sonetto premesso alla Vita del gloriosissimo san Galgano, opera del domenicano senese Gregorio ...
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FALCONCINI, Benedetto
Carlo Fantappiè
Nacque a Volterra (prov. Pisa), il 31 genn. 1657, da Falconcino, cavaliere di S. Stefano, e da Leonida di Angelo Incontri. La famiglia aveva ricoperto i primi onori [...] ecclesiastici la frequentazione delle bettole e dei magazzini, nonché la partecipazione ai giochi, fatta eccezione per il tavoliere e gli scacchi.
Il 15 dic. 1704 il F. venne promosso alla sede episcopale d'Arezzo. Sei giorni dopo scrisse, da Roma ...
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FILIPPO (Filippino) da Ferrara
Silvana Vecchio
Nato probabilmente a Ferrara nella seconda metà del sec. XIII, entrò in data imprecisata nell'Ordine domenicano. Nulla sappiamo sulla sua carriera nell'Ordine; [...] dello stesso F., che avrebbero appreso dalle sue lezioni l'analogia tra la logica ed il gioco degli scacchi e sarebbero in grado di giocare loicaliter. Queste indicazioni consentono di datare almeno approssimativamente l'opera anteriormente al ...
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scaccato
agg. [der. di scacco]. – 1. Fatto, diviso, disegnato a scacchi, a riquadri regolari: calzettoni s.; un tappeto s.; non com. con uso sostantivato, il disegno stesso, o il tessuto disegnato a riquadri, spec. se di colori diversi: se...
scacchiare
v. tr. e intr. [der. di cacchio1, col pref. s- (nel sign. 4)] (io scàcchio, tu scacchi, ecc.). – Liberare la vite o altra pianta coltivata dai germogli inutili.