Primogenito dell'Imām Yaḥyà (1904-1948), comandò nel 1929 la spedizione contro i ribelli ez-Zarānīq del bassopiano. Riconosciuto, vivente il padre, come erede presuntivo al trono nonostante la mancanza [...] poté far valere il diritto di erede quando il padre fu ucciso (17 febbraio 1948) e fu chiamato a succedergli in San‛ā' il sayyid ‛Abd Allāh ibn Aḥmed el-Wazir. Scese allora in lotta contro il nuovo imām e riuscì a vincerlo e a proclamarsi imām con il ...
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Si designano con questo nome i discendenti di Muḥammad ibn ῾Alī as-Sanūsī (n. 1787 - m. 1859), noto col nome di as-Sanūsī al-Kabīr "Il gran Senusso", fondatore (1837) della confraternita religiosa musulmana [...] . 1902). L'occupazione italiana della Libia (1911) condusse agli accordi di Àcroma (1917) e di Regima (1920) che riconobbero a sayyid Muḥammad Idrī's la qualifica di Altezza. Lo stato senussita durò fino al 1923, quando l'Italia dichiarò decaduti gli ...
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ISLAMISMO
Olivier Carré
(XIX, p. 603; App. I, p. 739; IV, II, p. 236)
A partire dagli anni Settanta il termine ''islamismo'', oltre al suo significato prettamente religioso, ha accentuato il suo valore [...] movimenti islamisti da un paese all'altro, attraverso lingue e culture diverse, è sorprendente. I due ispiratori sono l'egiziano Sayyid Quṭb e l'indiano (poi, dopo il 1947, pakistano) Mawdūdī. Quest'ultimo ha visto le sue opere (scritte in urdu ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] analisi delle società musulmane di Mawdūdī fu condivisa da un altro grande teorico del f. contemporaneo, l’egiziano Sayyid Quṭb. Questi elaborò la base dottrinale più radicale, che costituisce il punto di riferimento per una parte del panorama ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] mise a sacco Delhi, provocò tentativi di indipendenza da parte degli Stati limitrofi, mentre il trono fu occupato dapprima dai Sayyid (1414-1451), poi dai ;Lodi (1451-1526) e infine dai Moghūl (1526-1858) che tentarono di riunificare il subcontinente ...
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WAHHĀBITI
Carlo Alfonso Nallino
. In arabo wahhābiyyah, al sing. wahhābī, è il nome che gli avversarî, seguiti dagli scrittori europei, diedero e dànno ai seguaci del movimento di rigorismo musulmano [...] d'Arabia, ma ad essi collegati per l'identità delle dottrine, sono i seguaci del movimento iniziato nel 1823 nell'India dal sayyid Aḥmad (nato nel 1786 a Rāi Barēlī nello stato di Oudh e morto nel 1831), che si era imbevuto delle idee wahhābite ...
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Movimenti integralistici
Gilles Kepel
Movimenti integralistici e società
A partire dalla metà degli anni settanta nel mondo cristiano, giudaico e islamico hanno fatto la loro comparsa diversi movimenti [...] . Sul piano della dottrina, l'influenza maggiore su questi movimenti è stata esercitata dal pensiero dell'egiziano Sayyid Quṭb, impiccato sotto il regime nasseriano nel 1966: il mondo contemporaneo sarebbe governato dalla jahiliyya, una barbarie ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] ’antica arte egizia o islamica, la ricerca di una propria identità traspare nell’attività sperimentale di Muṣṭafā Ramzī al-Sayyid, nella geometria dello spazio e del colore dei dipinti di ‛Abd al-Raḫmān, nei segni tracciati sul particolare elemento ...
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