Scrittore inglese (Westminster 1731 - Boulogne-sur-Mer 1764); fu soprattutto satirico; divenne famoso con The Rosciad (1761), feroce satira degli attori suoi contemporanei, e con The proph ecy of famine [...] (1763), cui seguirono altre satire modellate su Pope e Dryden. ...
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Scrittore portoghese (Bilbao 1829 - Torre, Almada, 1912); discepolo di A. Herculano, pubblicò raccolte di versi (Poesias, 1850; Versos, 1862; Canções da tarde, 1866; Flores agrestes, 1870; Livro do monte, [...] 1896), il poema Paquita (1866), satire, idillî, pagine descrittive, letterarie, storiche e tre volumi di Memórias (1894-1907). La sua arte rispecchia la fase di transizione dall'idealismo romantico a un'estetica realista. ...
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Letterato e uomo pubblico veronese (m. dopo il 1497). Ebbe varî uffici civili: tra l'altro, verso il 1488 fu governatore veneto di Gradisca. Ebbe inimicizie e subì un lungo esilio. Tradusse opere classiche [...] (Batracomyomachia; Satire di Giovenale); nei Sonetti villaneschi (17 in lingua rustica veronese e 3 in bergamasca, finiti nel 1462) precedette il Ruzzante nella poesia rusticana. Scrisse ancora, fra l'altro: Chronica vulgare in terza rima de le cose ...
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Poeta e drammaturgo (Aldwinkle All Saints, Northamptonshire, 1631 - Londra 1700). Uomo di corte costretto all'adulazione, riflette nelle sue opere il mondo in cui viveva. Più che grande drammaturgo è grande [...] . Il teatro lo abituò al perfetto dominio del distico eroico, di cui si servì nella poesia non drammatica. Scrisse satire in difesa degli interessi della corte; nella prim, Absalom and Achitophel (1681), condannò la ribellione del duca di Monmouth ...
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Poeta e drammaturgo spagnolo (Barbastro 1559 - Napoli 1613), fratello di Bartolomé Juan; scrisse le tragedie Filis, perduta, Isabella, e Alejandra, lodate da Cervantes come modelli di regolarità classica, [...] ma scarsamente interessanti. Compose sonetti, odi, canzoni, epistole, satire nelle quali è evidente l'imitazione di Orazio, Petrarca, Tasso e Garcilaso: furono pubblicate in Rimas, a cura del figlio Gabriel nel 1634. Come cronista scrisse Información ...
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Letterato (Napoli 1644 - Firenze 1708), al servizio dei Medici, in seguito a un processo per uxoricidio, dovette lasciare Firenze, dove poté ritornare nel 1692. Successe al Redi come lettore di lingua [...] toscana nello Studio fiorentino (1697). Notevoli cinque Satire composte tra il 1690 e il 1700. ...
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Drammaturgo e prosatore israeliano (Tel Aviv 1943 - ivi 1999). Esordì con At-we-anī we-ha-milḥāmāh habā'ā ("Tu e io e la prossima guerra", 1968) e Malkat ha-ambaṭiyyāh ("La regina della vasca da bagno", [...] 1970), satire sulla società israeliana dopo la guerra del 1967. Tra le altre sue opere teatrali ricordiamo Ya ῾akobi we-Leindental ("Yaakobi e Leindental", 1972), sui temi del teatro dell'assurdo, e Yisūrēy Iyōv ("Le pene di Giobbe", 1981), una pièce ...
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Poeta italiano (Monsummano 1809 - Firenze 1850). Partito dalla tradizione giocosa toscana, approdò al mito della “paesanità”, come aspirazione a una vita lontana dalle raffinatezze sociali e insieme romantico [...] , sempre a Firenze; e di lì i suoi "Scherzi" si diffondevano, manoscritti o malamente stampati alla macchia, e confusi con satire d'altri, per tutta Italia. La sua fama toccò il culmine nel 1847-48, quando gli avvenimenti parvero confermare il suo ...
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Letterato (Pistoia 1737 - Pisa 1814), carmelitano; fu professore a Parma e a Pisa. Pubblicò, quasi sempre col nome arcadico di Eritisco Pilenejo, oltre alle sue poesie, eccellenti traduzioni dal greco [...] e dal latino (Callimaco, Saffo, Orazio, ecc.; la traduzione delle Satire e delle Epistole oraziane fu premiata dalla Crusca nel 1814), nonché dall'inglese (Le quattro stagioni di A. Pope, 1791). ...
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Scrittore spagnolo (Vidanes, León, 1706 - Bologna 1781); gesuita, fu professore di teologia a Segovia, Santiago e Pamplona. Nel 1767, a causa del decreto di espulsione dei gesuiti dalla Spagna, si rifugiò [...] a Bologna, dove risiedette fino alla morte. È autore di satire, opuscoli polemici e composizioni poetiche. La sua opera principale è la Historia del famoso predicador fray Gerundio de Campazas, alias Zotes (I, 1758; II, 1768), satira dell'oratoria ...
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sativo
agg. [dal lat. sativus, der. di satus, part. pass. di serĕre «seminare»]. – 1. Seminativo, su cui si può seminare: terreno s.; alcuni ettari di campo sativo (Pirandello). 2. Coltivabile, coltivato: piante sative. Con questo sign., è...
satireggiare
v. tr. e intr. [der. di satira] (io satiréggio, ecc.), letter. – 1. tr. Fare oggetto di satira, colpire con satire: s. la vanità umana; s. il mondo politico. 2. intr. (aus. avere) Comporre satire, fare della satira.