Poeta e filosofo scettico (320 circa - 230 a. C. circa); fu scolaro di Stilpone di Megara e di Pirrone di Elide. Scrisse un Περὶ αἰσϑήσεων ("Sulle sensazioni") e i Σίλλοι, satire contro i filosofi "dogmatici". ...
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Poeta (Firenze 1579 - ivi 1641), gentiluomo di corte e precettore di Leopoldo de' Medici. Dottore in legge e letterato, fu anche discepolo di Galilei nelle scienze matematiche, e lo difese in una delle [...] 1623. In un'altra satira tratta della stessa poesia satirica; le altre hanno di mira i cortigiani, gli ipocriti, il lusso e l'avidità di denaro, l'incostanza dei desiderî. Sette delle sue satire furono pubblicate postume nel 1751, l'ottava nel 1904. ...
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Poeta tedesco (Lipsia 1520 - Friedberg, Augusta, 1562). Esercitò varî mestieri in diverse città del Sud; per un omicidio compiuto ad Augusta fu processato e giustiziato. Autore di facezie e di satire, [...] precursore in tal senso del più grande Fischart, pubblicò nel 1558 le due raccolte Katzipori e Rastbüchlein, in cui si rivela facondo e spregiudicato osservatore e critico del costume, a diretto contatto ...
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Poeta spagnolo (sec. 15º). Compose una Vita Christi, interrotta all'episodio della strage degli Innocenti: di ritmi e di lingua popolare, la narrazione è costellata di discorsi moralizzanti, canzoni, inni, [...] satire, e contiene anche frammenti dialogati, talora di tono drammatico. Scrisse anche opere politiche, tra cui il Dechado de la reina doña Isabel, detto anche Regimiento de príncipes, opere di carattere didattico-morale e allegorico come Dictado en ...
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Scrittore (Danzica 1768 - Weimar 1826). Filantropo, educatore, autore di liriche e di una traduzione dell'Amphitruo plautino, redattore di riviste letterarie fra cui il Taschenbuch für Freunde des Scherzes [...] und der Satire (1797-1803), ispirato a un generico moralismo, visse a Weimar entrando in rapporti con Goethe, cui sono dedicati i ricordi postumi (Goethe aus näherem persönlichen Umgange dargestellt, 1832). ...
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Cantante e poetessa (n. Roma inizî del sec. 17º). Fu acclamata per il suo canto a Roma, a Firenze (presso i Medici) e a Parigi, dove fu invitata dal cardinale Mazzarino. Scrisse satire, rime amorose, poemi, [...] ecc ...
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Giurista e letterato (Noale 1722 - Venezia 1807), prof. di diritto naturale e canonico a Treviso e a Bergamo. Scrisse di diritto (Elementi di giurisprudenza civile secondo le leggi romane e venete, 1787), [...] satire latine e poesie italiane, tra cui, celebrate, le stanze L'imeneo delle piante e dei fiori (1776). ...
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Erudito (Taland, Digione, 1536 circa - Parigi 1606); insegnò a Reims e a Parigi lettere greche e latine, poi a Parigi diritto canonico. Oltre a edizioni e commenti di classici (Epistole di Orazio, Satire [...] di Persio, ecc.), pubblicò un ampio commentario agli Emblemata di A. Alciati ...
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WITHER, George
Mario Praz
Poeta e poligrafo puritano, nato a Bentworth (Hampshire) l'11 giugno 1588, morto a Londra il 2 maggio 1667. Fu educato a Magdalen College, Oxford. Le satire Abuses stript and [...] whipt, 1613, benché assalissero i vizî in generale, gli valsero l'imprigionamento alla Marshalsea. Qui egli scrisse cinque pastorali, The Shepheard's Hunting (pubbl. nel 1615), che continuano The Shepheard's ...
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VAROTARI, Dario
Luigi Fassò
Poeta satirico dialettale del sec. XVII. Mancano sinora notizie di questo scrittore, omonimo del noto pittore veronese, ma probabilmente veneziano. Nella copertina dell'unico [...] adoperato anche i pseudonimi anagrammatici Ardio Rivarota e Oratio Varardi.
Il Vespaio stuzzicato è una raccolta di dodici satire dialettali in quartine di endecasillabi, sui temi generici soliti nel Seicento: l'avarizia, l'amicizia, la vita della ...
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sativo
agg. [dal lat. sativus, der. di satus, part. pass. di serĕre «seminare»]. – 1. Seminativo, su cui si può seminare: terreno s.; alcuni ettari di campo sativo (Pirandello). 2. Coltivabile, coltivato: piante sative. Con questo sign., è...
satireggiare
v. tr. e intr. [der. di satira] (io satiréggio, ecc.), letter. – 1. tr. Fare oggetto di satira, colpire con satire: s. la vanità umana; s. il mondo politico. 2. intr. (aus. avere) Comporre satire, fare della satira.