Uomo politico e letterato (n. 1439 o 1440 o 1446 - m. 1502). Segretario della Signoria veneziana nei tre ultimi decennî del Quattrocento, autore di dieci forti Satire morali, e di una Cronaca di Veglia. [...] Fu ambasciatore veneto presso il duca di Lorena nel 1483 ...
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Poeta satirico latino (Volterra 34 d. C. - Roma 62). Di rigorosa moralità, visse solo 28 anni, unito da profondi legami ai familiari e al maestro, il filosofo stoico Anneo Cornuto. Scrisse sei satire, [...] e d'intento etico, dimostra quale genere di poesia il secolo corrotto preferisse alla musa cara al poeta. Tutte le altre satire trattano argomenti di dottrina etica secondo la Stoa: la seconda tratta del falso culto dei voti; la terza è contro le ...
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Poeta spagnolo (Matute, Nájera, 1589 - Nájera 1669); venne processato (1659) dall'Inquisizione sotto l'accusa di aver formulato proposizioni di carattere eterodosso e di avere scritto satire contro i religiosi: [...] fu ammonito e condannato all'esilio ma dopo un anno ottenne il perdono e poté raggiungere la sua casa di Nájera. Pubblicò (1618) una raccolta di Eróticas ó Amatorias; molto felice nelle liriche di carattere ...
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Poeta (Siena 1660 - Spoleto 1726), noto anche sotto lo pseudonimo di Quinto Settano. Seguì la carriera degli uffici nella Curia romana; è noto per le sue Satire latine (1a ed. 1694), contro G. V. Gravina [...] e tutta la società del tempo; di alcune di esse lo stesso S. fornì la traduzione italiana in terza rima. Un suo capitolo in terzine, La conversazione delle dame di Roma. Dialogo fra Pasquino e Marforio, ...
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Filosofo e retore latino da Leptis (1º sec. d. C.). Fu maestro di Lucano e di Persio, di cui ereditò la biblioteca e curò l'edizione delle Satire. Nel 65 fu esiliato da Nerone insieme con Musonio Rufo. [...] Perduti i trattati letterarî e retorici in latino e in greco, e uno scritto sulle Categorie di Aristotele, resta l'opuscolo 'Eπιδρομὴ τῶν κατὰ τὴν 'Eλληνικὴν ϑεολογίαν παραδεδομένων ("Compendio di teologia ...
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Scrittore polacco (n. in Volinia 1752 - m. Końskowola 1821). Fu ai tempi di Stanislao Augusto una delle menti più aperte alle riforme e attaccò i reazionarî con satire e fogli volanti anonimi. Trattò argomenti [...] simili in una serie di commedie (spesso riadattamenti di opere francesi) che, per vivezza di dialogo e nobiltà d'intenti, ebbero grande successo: Zabobonnik ("Il superstizioso", 1780); Fircych w zalotach ...
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Letterato (n. prob. Venezia sec. 17º), figlio di Alessandro; autore di versi (Il cembalo d'Erato, 1664) e libretti per musica, è ricordato per una raccolta di dodici satire in dialetto veneziano, Il vespaio [...] stuzzicato (1671), seguite da un glossario veneziano-toscano. Fu anche pittore ...
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Scrittore ucraino (Obuchovka, Mirgorod, 1757 - ivi 1832), noto per la commedia Jabeda ("Un raggiro giudiziario" o "La calunnia", 1798), vivace pittura dei costumi dell'epoca. È autore anche di satire, [...] odi (Ody na rabstvo "Odi alla schiavitù", 1783) e liriche varie ...
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Poeta greco di Gadara fiorito nella prima metà del 1º sec. a. C. Fu anche filosofo, seguì la scuola dei cinici e compose, a imitazione di Menippo, delle satire menippee che raccolse col titolo Le Cariti: [...] di esse ci è giunto solo qualche titolo. Ma fu soprattutto poeta di epigrammi; ne rimangono circa 130 nell'Antologia Palatina, quasi tutti erotici; alcuni, i più licenziosi, di amori efebici (ne aveva ...
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Letterato (Firenze 1568 - ivi 1646), figlio di Leonardo nipote ex fratre del grande artista. Collaborò attivamente alla 1a e 2a ed. del Vocabolario della Crusca (1612 e 1623); scrisse satire, capitoli, [...] cicalate, ecc.; ma è noto per una commedia rusticale, la Tancia (1611), e una di costumi e d'ambiente, la Fiera (1619), in cui si preoccupò soprattutto di accogliere il maggior numero di voci del vivo ...
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sativo
agg. [dal lat. sativus, der. di satus, part. pass. di serĕre «seminare»]. – 1. Seminativo, su cui si può seminare: terreno s.; alcuni ettari di campo sativo (Pirandello). 2. Coltivabile, coltivato: piante sative. Con questo sign., è...
satireggiare
v. tr. e intr. [der. di satira] (io satiréggio, ecc.), letter. – 1. tr. Fare oggetto di satira, colpire con satire: s. la vanità umana; s. il mondo politico. 2. intr. (aus. avere) Comporre satire, fare della satira.