Filologo classico statunitense (Charleston 1831 - Baltimora 1924); prof. di greco all'univ. di Virginia e nella Johns Hopkins Univ. di Baltimora. Autore di studî grammaticali (Latin grammar, 1867; Syntax [...] of classic Greek, 1900), ha curato edizioni di classici: notevole quella delle satire di Persio (1875), quella delle Olimpiche e Pitiche di Pindaro (1885) e quelle di scritti apologetici greci cristiani. Fondò l'American journal of philology. ...
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Scrittore spagnolo (Vidanes, León, 1706 - Bologna 1781); gesuita, fu professore di teologia a Segovia, Santiago e Pamplona. Nel 1767, a causa del decreto di espulsione dei gesuiti dalla Spagna, si rifugiò [...] a Bologna, dove risiedette fino alla morte. È autore di satire, opuscoli polemici e composizioni poetiche. La sua opera principale è la Historia del famoso predicador fray Gerundio de Campazas, alias Zotes (I, 1758; II, 1768), satira dell'oratoria ...
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Scrittore portoghese (Vila de Frades 1857 - ivi 1911). Esordì con un libro di Contos (1881) seguito da A Cidade do vício (1882), Lisboa galante (1890), O país das uvas (1893). Ai racconti s'intercalarono [...] pagine mordaci di critica letteraria e di satire del costume (Pasquinadas, 1890, e soprattutto Os gatos, 1889-93). La tendenza a un realismo descrittivo si unisce nella sua prosa a un linguaggio contorto e spesso stravagante. ...
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Uno dei primi filologi romani (seconda metà del 2º sec. a. C.). Appartiene al movimento erudito e filologico sorto a Roma in seguito alle lezioni di Cratete di Mallo. Si dedicò, con Lelio Archelao, all'ordinamento, [...] allo studio e al commento delle satire di Lucilio. ...
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Axelrod, George
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore e regista cinematografico statunitense, nato a New York il 9 giugno 1922. Da autore di commedie con dialoghi brillanti e raffinati, plasmate sul modello [...] del vaudeville francese, A. divenne sceneggiatore di satire acute e penetranti, talvolta aggressive, della società statunitense, incentrate su personaggi confusi e disorientati, in balìa dei propri miti e dei propri fantasmi, ma quasi sempre capaci ...
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Librettista inglese di operette (Londra 1836 - Harrow Weald, Middlesex, 1911). Noto soprattutto per i tredici libretti delle famose Savoy operas, tutti musicati da A. Sullivan. Il binomio G. e Sullivan [...] rappresenta a tutt'oggi la sigla delle più brillanti e pungenti satire del teatro musicale inglese. Tra le opere più note: Trial by jury (1875); H. M. S. Pinafore (1878); The Mikado (1885); The Gondoliers (1889). Se le commedie e i burlesques di G. ...
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Cantore e musico latino, sardo di origine; godette dei favori di Giulio Cesare, poi di Ottaviano tanto da esser considerato tra i suoi familiari: fu nemico di Cicerone. Morì nel 40 a. C. È ricordato in [...] parecchi luoghi delle lettere di Cicerone, nelle satire di Orazio e negli scolî relativi. ...
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Scrittore cileno (Santiago 1843 - ivi 1886); svolse anche attività politica e diplomatica e fu direttore della Biblioteca nazionale. Pubblicò un romanzo di contenuto storico, Bolívar y San Martín, e volumi [...] di liriche: Poesías líricas (1875), Hojas de otoño (1876), ecc. Fu inoltre autore di satire ed epigrammi (Exequias del candidato popular, 1876). ...
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Poeta novarese (sec. 16º); pubblicò un volume di Rime (1546), comprendente anche un'egloga sceneggiata, l'Erbusto (1546), che anticipa l'Aminta e il Pastor fido, e un'altra composizione scenica, Filena [...] (1546), che accoglie elementi dell'egloga e della commedia, e inoltre una raccolta di Satire et capitoli piacevoli (1549), che resta, non solo per i suoi materiali autobiografici, l'opera più tipica del C., e una di Rime spirituali (1552), ...
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Scrittore (Firenze 1646 - Roma 1704). A Roma fu al servizio di Cristina di Svezia; da Innocenzo XII ebbe la cattedra di eloquenza (è autore di un trattato sulla Costruzione irregolare della lingua italiana, [...] 1679) e fu protetto anche da Clemente XI; fece parte dell'Arcadia, dell'Accademia fiorentina e della Crusca. Le Tredici satire (pubbl. post. nel 1718) sono l'opera sua più nota, e la loro amarezza, tutta artificiosa ed esterna, appare dettata dal ...
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sativo
agg. [dal lat. sativus, der. di satus, part. pass. di serĕre «seminare»]. – 1. Seminativo, su cui si può seminare: terreno s.; alcuni ettari di campo sativo (Pirandello). 2. Coltivabile, coltivato: piante sative. Con questo sign., è...
satireggiare
v. tr. e intr. [der. di satira] (io satiréggio, ecc.), letter. – 1. tr. Fare oggetto di satira, colpire con satire: s. la vanità umana; s. il mondo politico. 2. intr. (aus. avere) Comporre satire, fare della satira.