INGEGNERI, Angelo
Anna Siekiera
Nacque intorno al 1550 a Venezia da un'antica famiglia originaria di Burano e residente alla Bragora. Mancano notizie sulla sua gioventù. Nel 1573 tradusse in ottava [...] si riferisce il componimento in dialetto veneziano "del so viazo per Avignon", pubblicato nei Versi alla venitiana zoè canzon, satire, lettere amorose, matinae, canzonette in aieri moderni, et altre cose belle. Opera del signor Anzolo Inzegner et d ...
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Poeta polacco (Dubieck sul San 1735 - Berlino 1801); studiò a Leopoli e a Roma (1759-61), poi (1763) divenne cappellano del re Stanislao Augusto, e (1766) vescovo di Varmia. Dopo il 1772 soggiornò spesso [...] con intendimenti didattici, e con la sua ricca produzione in versi che va da poemi eroicomici (Monachomachia, 1778) a satire (Satyry, 1779), epistole (Listy, 1780-84) e alle favole (Bajki i przypowieści "Favole e parabole", 1779; Bajki nowe "Nuove ...
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ROLLI, Paolo
Carlo Calcaterra
Poeta, nato a Roma il 13 giugno 1687, morto a Todi il 20 marzo 1765. Fu il primo vero poeta dell'Arcadia prima del Metastasio. Appartenne al gruppo di G. V. Gravina e disposò [...] sue odi e le sue Lanzonette. Divulgò nel medesimo tempo, con edizioni londinesi, alcune opere di poeti italiani, tra le quali le Satire e rime dell'Ariosto, il Pastor fido del Guarini, le Opere burlesche del Berni e d'altri autori, il Decameron del ...
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MARIGNY, Jacques Carpentier de
Francesco Picco
Scrittore francese del sec. XVII, morto nel 1670 Partecipò con la penna audace e mordace alle lotte politiche della Fronda. Seguì la carriera ecclesiastica [...] (Bibliogr. des Mazarinades, Parigi 1850, voll. 3); scrisse un poema Le Pain bénit (1673), intessuto d'ironie sconce e di satire pungenti; e va a lui attribuito un Traité politique composto da "Williams Alleyn, où il est prouvé, par l'exemple de Moïse ...
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Umanista (n. Reggio nell'Emilia 1439 - m. forse a Mantova 1493 circa). Dopo avere studiato a Modena, attorno al 1458 si trasferì a Ferrara, dove seguì le lezioni di Guarino Veronese, e dove visse alla [...] di Federico Gonzaga, del cui figlio Francesco fu precettore. Lasciò poemetti (Triumphus in Borsium Atestinum carmen; Carmen de apparatu contra Turcum, dedicato a Borso d'Este; De casibus Herculis in insania), elegie, epigrammi, egloghe e satire. ...
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Poeta sovietico, nato nel villaggio di Bagdadi (ora Majakovskij), in Georgia, il 7 luglio 1893, e morto suicida a Mosca il 14 aprile 1930. Nel 1906, dopo la scomparsa del padre, boscaiolo, si trasferì [...] contro la falsità dei rapporti sociali. Tra il 1915 e il 1916 pubblicò sulla rivista umoristica Novyj satirikon violente satire in versi, caricature della società borghese della burocrazia zarista: Gimn vzjatke (Inno alla corruzione), Gimn sud′e (al ...
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GILDERSLEEVE, Basil Lanneau
Filologo classico, nato a Charleston (Stati Uniti) il 23 ottobre 1831, morto a Baltimora il 9 gennaio 1924. Studiò in Germania con J. Franz, F. W. Ritschl e F. W. Schneidewin; [...] rights of minute research, 1895). Oltre a questa attività, sono in particolare da ricordare di lui l'edizione delle satire di Persio (1875), quella delle Olimpiche e Pitiche di Pindaro (1883) e di scritti apologetici greci cristiani. Fu direttore ...
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Scrittore svedese (Stoccolma 1793 - Brema 1866). Studiò a Uppsala (1808-15) e ottenne varî impieghi in Finlandia e nell'amministrazione civile della capitale svedese; nel 1824 si stabilì nel Värmland, [...] falso nome di C. Westermann. La vastissima e assai disuguale produzione letteraria di A. (novelle e drammi, romanzi e confessioni, satire, libere fantasie e versi), da lui stesso in gran parte raccolta entro una cornice narrativa e sotto il titolo di ...
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Incisore, pittore e scrittore italiano (Cupramontana, Ancona, 1892 - Roma 1963). Tra i migliori incisori italiani contemporanei, nelle sue acqueforti, che spesso accompagnano i suoi scritti, prevale ora [...] della carne, 1931; L'orso, 1933; Polemiche, 1940; Follonica, 1940; Il cane scontento, 1942; Vita di Anna Stickler, 1943; Poesie e satire, 1944; Ladri di biciclette, 1946 (da cui fu tratto, da C. Zavattini, un film per la regia di V. De Sica); Amata ...
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Germanista italiano (Milano 1920 - Firenze 2005), prof. nelle univ. di Cagliari, Pavia e Torino. Vicino a Lukács nella metodologia in chiave marxistica, ha operato di preferenza nel campo della letteratura [...] di un'interpretazione (1985). Il testimone secondario (1985); Patrie lettere (seconda edizione ampliata, 1987); Il boom di Roscellino. Satire e polemiche (1990); La fredda impronta della forma. Arte, fisica e metafisica nell'opera di Ernst Jünger ...
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sativo
agg. [dal lat. sativus, der. di satus, part. pass. di serĕre «seminare»]. – 1. Seminativo, su cui si può seminare: terreno s.; alcuni ettari di campo sativo (Pirandello). 2. Coltivabile, coltivato: piante sative. Con questo sign., è...
satireggiare
v. tr. e intr. [der. di satira] (io satiréggio, ecc.), letter. – 1. tr. Fare oggetto di satira, colpire con satire: s. la vanità umana; s. il mondo politico. 2. intr. (aus. avere) Comporre satire, fare della satira.