Scrittore russo (Voronež 1887 - Mosca 1964); ammiratore e seguace di M. Gor´kij, si può considerare uno dei principali creatori della letteratura sovietica per bambini. I suoi brevi racconti in versi (Požar [...] ; Teremok "La casetta", 1945) sono svolti con eccezionale chiarezza, in una lingua ricca e colorita. Ha scritto anche satire (Satiričeskie stichi "Versi satirici", 1964) e ha tradotto in versi molti classici di tutte le letterature (da Shakespeare a ...
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Pittore e scrittore catalano (Barcellona 1861 - Aranjuez 1931); studiò pittura dapprima a Barcellona, poi a Parigi. Fu versatile, brillante e suggestivo pittore e poeta della Catalogna moderna: ricco di [...] e con successo il dramma borghese (L'alegria que passa, 1891; Llibertat, 1901; El pati blau, 1903; ecc.), presentando brillanti satire della società e dei costumi e gustose scene di genere popolaresco. Ma è anche noto come autore di molti volumi di ...
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RÉGNIER, Mathurin
Ferdinando Neri
Poeta, nato a Chartres il 21 dicembre 1573, morto a Rouen nel 1613. Avviato prestissimo alla carriera ecclesiastica, rimase al servizio del cardinale F. de Joyeuse, [...] del Malherbe nella satira IX, dedicata al padre Rapin.
La terza, ed ultima edizione curata dal R. (Parigi 1612) comprendeva tredici satire; nel 1613, e probabilmente dopo la morte del poeta, usciva, per cura dei suoi amici, una raccolta più ampia, in ...
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VINCIGUERRA, Antonio
Manlio Torquato Dazzi
Uomo politico e letterato, nato a Venezia di famiglia originaria di Recanati, tra il 1440 e il 1446, morto nel Padovano il 9 dicembre 1502.
Nel 1458 donzello [...] poi perduta), composta di quattro capitoli in terza rima.
Bibl.: A. Della Torre, Di A. V. e delle sue satire, Rocca S. Casciano 1902; A. Sopetto, Le satire edite e inedite di A. V., Ciriè 1904; e le recensioni e polemiche relative di V. Cian, in Rass ...
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SUTSOS, Aléxandros ('Αλέξανδρος Σοῦτσος o Σοῦτζος)
Silvio Giuseppe Mercati
Poeta neogreco, nato a Costantinopoli nel 1803 da nobile famiglia fanariota, morto nel 1863 a Smirne.
Studiò col fratello Panagičtēs [...] , compose poesie e cinque tragedie, esercitazioni giovanili, rimaste inedite. Ritornato in Grecia nel 1825, scrisse le prime satire, che come le sue successive, se non grande valore estetico, hanno importanza storica e politica. Costretto a fuggire ...
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MIHAJLOVSKIJ, Stojan
Enrico Damiani
Scrittore bulgaro, nato a Elena nel 1856, morto a Sofia nel 1927. Laureato in giurisprudenza e in filosofia in Francia, aveva subito ancor da giovanetto l'influenza [...] con la parola e la penna per l'elevazione spirituale del suo popolo e per la redenzione dell'intera nazione. Le sue satire sono il più delle volte anch'esse sferza inesorabile ai costumi politici e sociali del suo tempo. Lunghissima è la serie dei ...
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Filologo tedesco, nato a Jena il 19 dicembre 1791, scolaro del Wolf, del Boeckh e del Buttmann, professore di filologia classica all'università di Erlangen, dove morì il 9 novembre 1863. La sua attività [...] ecc.). dall'altra a edizioni e traduzioni di testi (Iliade, Lipsia 1863-64; Opere, di Tacito, 1847; Epistole, 1856-58 e Satire, di Orazio, Lipsia 1860). Il D. non sdegnò anche la più modesta produzione didattica, per cui scrisse apprezzati manuali e ...
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BUSETTO, Natale
Felice Del Beccaro
Nato a Padova il 20 dic. 1877 da Domenico e da Teresa Fanton, fece tutti gli studi nella città natale nella cui facoltà di lettere e filosofia fu allievo di F. Flamini, [...] pubblicata (Città di Castello 1902) e ottenne un premio della fondazione Lattes. Una parte di questo lavoro monografico (Alcune satire inedite in relazione con la storia della vita padovana nel secolo XVII) era già apparsa in Ateneo veneto, XXIV ...
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Conversazione o conferenza diretta dagli antichi filosofi a un pubblico più vasto di quello ristretto della scuola, e pertanto di tono più popolare e rivolta con preferenza a questioni di etica. Iniziata [...] citazioni di scrittori posteriori. Fra i latini, Cicerone allude a trattati popolari di morale, mentre Orazio nelle sue satire ne ripete le caratteristiche. Con l’influsso della retorica, la d. perse il carattere popolare, benché Seneca cercasse ...
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Tebaldo I re di Navarra
Pietro Palumbo
Quarto come conte di Troyes e Meaux (Champagne e Brie), nacque a Troyes nel 1201 da Tebaldo III e da Bianca di Navarra.
Accompagnò Luigi VIII di Francia nella [...] , t. fu accusato di averlo avvelenato per amore della regina Bianca di Castiglia. Rispose egli a questi attacchi con violente satire, ma fece poi atto di omaggio al nuovo sovrano Luigi IX. Alla morte senza discendenza dello zio materno Sancio VII re ...
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sativo
agg. [dal lat. sativus, der. di satus, part. pass. di serĕre «seminare»]. – 1. Seminativo, su cui si può seminare: terreno s.; alcuni ettari di campo sativo (Pirandello). 2. Coltivabile, coltivato: piante sative. Con questo sign., è...
satireggiare
v. tr. e intr. [der. di satira] (io satiréggio, ecc.), letter. – 1. tr. Fare oggetto di satira, colpire con satire: s. la vanità umana; s. il mondo politico. 2. intr. (aus. avere) Comporre satire, fare della satira.