REBUS
Aldo Santi
. Giuoco enimmistico che consiste nella presentazione di un soggetto da indovinare (parola, frase, sentenza, proverbia, verso classico, ecc.) non già, come per gli altri enimmi, con [...] De rebus quae geruntur, titolo di una raccolta di satire che gli scribi della bazoche di Piccardia solevano, in tempo quattrocento anni prima, senza peraltro accennare menomamente alle satire De rebus quae geruntur.
L'enimmistica moderna comprende ...
Leggi Tutto
Pseudonimo dello scrittore statunitense Nathan W. Weinstein (New York 1903 - El Centro, California, 1940). Dopo un breve soggiorno a Parigi, a contatto coi movimenti d'avanguardia, pubblicò privatamente [...] Lonelyhearts (1933; trad. it. 1948) e A cool million: the dismantling of Lemuel Pitkin (1934; trad. it. 1973), aspre satire della società americana, permeate di umorismo nero. Nel 1935 si trasferì a Hollywood, dove ottenne un discreto successo come ...
Leggi Tutto
Poeta e predicatore (Londra 1571 o 1572 - ivi 1631). È il principale dei poeti cosiddetti metafisici e, sebbene la sua coscienza appaia sempre divisa fra una tradizione medievale e il pensiero scientifico [...] , non pubblicò i suoi versi, la cui prima edizione apparve postuma (1633). Oltre alle ricordate poesie d'amore, sono da segnalare alcune poesie religiose (Holy sonnets, scritti a partire dal 1617 circa), alcune elegie e satire, e gli Anniversaries. ...
Leggi Tutto
Marchesini, Matteo. – Scrittore italiano (n. Castelfranco Emilia 1979). Tra il 1999 e il 2003 ha gestito una piccola libreria e dal 1998 al 2010 ha collaborato a un annuario di poesia curato insieme a [...] in silenzio (2005) e Miti personali (2021), il ritratto-guida Perdersi a Bologna (2006), le poesie di Marcia nuziale (2009), le satire di Bologna in corsivo. Una città fatta a pezzi (2010), i saggi letterari Soli e civili (2012), Da Pascoli a Busi ...
Leggi Tutto
Caposcuola dei νεώτεροι, poetae novi, quali Licinio Calvo, Furio Bibaculo, Ticida, Cinna, Catullo; era, secondo le notizie di Svetonio, originario della Gallia (senża dubbio Cisalpina); e dovette nascere [...] durante le proscrizioni di Silla (82-80 a. C.) e perché fu in tempo ad ascoltare le lezioni del grammatico Vezio Filocomo sulle satire di Lucilio. Godette molta fama per la sua dottrina e per il fine gusto di critico e di poeta (è noto l'epiteto di ...
Leggi Tutto
OXENSTIERNA, Johan Gabriel conte di Korsholm e Vasa
Giuseppe Gabetti
Poeta svedese, nato a Skenäs il 19 luglio 1750, morto a Stoccolma il 29 luglio 1818. Sotto Gustavo III assurse ad alte cariche, ma [...] di legazione, fu nominato poeta di corte. Compose, secondo il gusto del Settecento, balletti, operette, epigrammi, satire, poesie descrittive, idillî, liriche, racconti in versi.
I titoli stessi dicono il tono delle sue composizioni: Natten ...
Leggi Tutto
Autore drammatico, nato a Livorno nel 1821, morto a Firenze nel 1873. Col Calenzuoli il C. fu l'autore che meglio seppe contenere in limiti di buon gusto la tradizionale farsa e piegarla ad essere "commedia" [...] farse (Meglio soli che male accompagnati, La serva del prete; Il maestro del signorino; Un ballo diplomatico), nelle sue satire (Il trasferimento della capitale; La facciata del duomo; Le commedie del pubblico) e nei suoi scherzi comici (Il troppo ...
Leggi Tutto
satira
Antonio Martina
Il termine satura (da satur), ricorrente in Tito Livio e in altre fonti antiche, indica una forma di spettacolo romano-etrusco misto di danza, recitazione, musica, canto e gesticolazione. [...] Orazio satiro di If IV 89 attestante la grande ammirazione del poeta per il Venosino come autore dei due libri di Satire, per i quali il poeta latino andò famoso per tutto il Medioevo, rispondenti al concetto morale-pedagogico dell'arte proprio di ...
Leggi Tutto
Poeta greco (Atene 1896 - Prèvesa 1928). Laureato in legge, funzionario dell'amministrazione statale, morì suicida, vittima delle angustie burocratiche e della crisi che sconvolse la Grecia dopo l'esito [...] καὶ τῶν πραμάτων ("Il dolore dell'uomo e delle cose", 1919); Νηπενϑῆ ("Antidoto", 1921); ᾿Ελεγεῖα καὶ Σάτιρες ("Elegie e satire", 1927). Benché dominata dall'idea di sfinimento e di dissoluzione, la lirica di K. trae vigore dalla sua forza espressiva ...
Leggi Tutto
Poeta tedesco (Reinke, Slesia, 1665 - Ansbach 1729). Laureato in legge, esercitò per breve tempo l'avvocatura, ma dal 1691 preferì dedicarsi interamente alle lettere; nel 1703 fu nominato professore all'accademia [...] attivo testimone del passaggio dal gusto marinesco-barocco al gusto boileauiano-razionalistico. In tale spirito tradusse in alessandrini il Télémaque di Fénelon (1727-29) e trovò la sua migliore maniera nelle satire (raccolte postume, 1732 e 1757). ...
Leggi Tutto
sativo
agg. [dal lat. sativus, der. di satus, part. pass. di serĕre «seminare»]. – 1. Seminativo, su cui si può seminare: terreno s.; alcuni ettari di campo sativo (Pirandello). 2. Coltivabile, coltivato: piante sative. Con questo sign., è...
satireggiare
v. tr. e intr. [der. di satira] (io satiréggio, ecc.), letter. – 1. tr. Fare oggetto di satira, colpire con satire: s. la vanità umana; s. il mondo politico. 2. intr. (aus. avere) Comporre satire, fare della satira.