Nato a Como nel 1826, ebbe a maestri Giuseppe Sirtori, allora sacerdote, e Carlo Ravizza. Studente di leggi a Padova, fu carcerato e quindi espulso dall'università per alcuni scritti patriottici, con divieto [...] nel R. Istituto tecnico superiore e nella Scuola agraria. Morì a Milano nel 1900.
Come scrittore, ebbe fama specialmente per le satire, pubblicate in origine sul Pungolo di Milano con lo pseudonimo di Anastasio Bonsenso, e per gli scritti d'argomento ...
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Poeta inglese (Upham, Hampshire, 1683 - Welwyn, Hertfordshire, 1765). Nel 1719 fece rappresentare una pomposa tragedia, Busiris (scritta nel 1713), che H. Fielding mise in ridicolo in Tom Thumb the Great; [...] 1753. Nel 1728 Y. divenne cappellano del re e nel 1730 rettore di Welwyn. Tra il 1725 e il 1728 pubblicò una serie di satire in distici eroici, The Universal passion. La sua celebrità è dovuta all'opera Complaint, or night thoughts on life, death and ...
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Poeta romeno (Botoşani 1850 - Bucarest 1889). La sua poesia attinge prevalentemente alle fonti popolari, in particolare religiose, della cultura romena, ma si è nutrita anche del romanticismo tedesco e [...] poemi filosofici, improntati al pessimismo, elegie e idilli amorosi, che prendono talvolta il tono della romanza, roventi satire sociali e politiche, suggestive leggende epiche. Suo poema-capolavoro è Luceafărul (1883).
Vita
Di agiata famiglia ...
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Drammaturgo inglese (Weeting, Norfolk, 1647 circa - Londra 1692). Esordì con The sullen lovers (1668), suggeritogli da Les fâcheux di Molière. Nel 1671 scrisse The enchanted island, ricavata da The tempest [...] e The Squire of Alsatia (1685). Rotta l'amicizia con J. Dryden, scrisse contro di lui The medal of John Bayes, a satire against folly and knavery (1683); Dryden rispose bollandolo con caricature feroci. Sebbene privo d'una vera facoltà poetica, S. fu ...
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Notissimo poeta portoghese nato in Setubal nel 1765; ricevuta un'educazione del tutto umanistica, entrò nel 1779 in un reggimento di fanteria passando poi (1781) a Lisbona ove frequentò l'Academia Real [...] poi a Macao, rientrò in Portogallo nel 1790, ove riprese la sua vita brillante e dissipata, improvvisando versi d'occasione e satire. Fondata in Lisbona in quello stesso anno la Nova Arcadia o Academia de Bellas Letras, Bocage vi prese parte col nome ...
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Poeta, nato il 29 aprile 1805 a Parigi, morto il 13 febbraio 1882 a Nizza. Iniziò la sua opera letteraria pubblicando, nel 1830, in collaborazione con A. Royer, un romanzo storico medievale, Les Mauvais [...] altro poema, Lazare, nel quale descrisse con un senso di profonda umanità, i travagli delle moltitudini manifatturiere. Le prime satire e questi due poemi, cui aggiunse Varsovie, Paris, Dante, furono poi riuniti in volume (Iambes et Poèmes, 16a ediz ...
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PANNOCCHIESCHI d'ELCI, Angelo Maria
Giovanna Rao
PANNOCCHIESCHI d’ELCI, Angelo Maria. – Angelo Maria Giuseppe Ambrogio, conte d’Elci, nacque a Firenze il 7 dicembre 1754, dal marchese Ludovico, patrizio [...] imprimés au XVe siècle, in Bulletin du bibliophile, XII (1855-56), pp. 269-277, 400-411; V. Alfieri, Il Misogallo, le Satire e gli Epigrammi editi e inediti, a cura di R. Renier, Firenze 1884, pp. LXXI-LXXIII; Due grandi bibliofili emuli ed amici ...
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Filologo romanzo italiano (Verzuolo 1928 - Milano 2014); prof. nell'univ. di Pavia dal 1960, è stato direttore dell'International association for semiotic studies e condirettore delle riviste Strumenti [...] secondo l'edizione del 1532 con le varianti delle edizioni del 1516 e 1521, 1960; La chanson de Roland, 1971; Satire di Ariosto, 1987), nella sua attività ha accompagnato agli interessi filologici e linguistici (Lingua, stile e società. Studi sulla ...
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Umanista (Rubiera 1446 - Bologna 1500), di famiglia oriunda da Orzi Novi (od. Orzinuovi), donde il cognome. Si autodenominò Codrus, per le ristrettezze in cui viveva, alludendo all'oraziano "Codro pauperior". [...] figlio di Pino Ordelaffi, e in seguito passò a Bologna. Umanista dotto, ma sordido e irritabile, fu soprattutto buon grecista. Di lui restano, in prosa, 14 Sermones, cioè prolusioni accademiche, e 9 epistole erudite; e in versi, odi, egloghe, satire. ...
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Scrittore rumeno (Târgovişte 1802 - Bucarest 1872). Prese parte attiva ai moti valacchi del 1848, entrò nel governo provvisorio, poi andò in esilio. Rientrato in patria (1859) abbandonò, deluso, la politica. [...] Dante, Ariosto, Tasso, Alfieri, ma soprattutto da Lamartine, che lasciò notevoli tracce nelle sue elegie, odi "bibliche", satire politiche, favole, epopee. Lasciò anche una "Grammatica romena" (1828). Nella lotta per il consolidamento di una lingua ...
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sativo
agg. [dal lat. sativus, der. di satus, part. pass. di serĕre «seminare»]. – 1. Seminativo, su cui si può seminare: terreno s.; alcuni ettari di campo sativo (Pirandello). 2. Coltivabile, coltivato: piante sative. Con questo sign., è...
satireggiare
v. tr. e intr. [der. di satira] (io satiréggio, ecc.), letter. – 1. tr. Fare oggetto di satira, colpire con satire: s. la vanità umana; s. il mondo politico. 2. intr. (aus. avere) Comporre satire, fare della satira.