Ecclesiastico tedesco (m. dopo il 1307). Studiò a Padova; fu prete a Bibra (presso Naumburg): autore (sotto lo pseud. Occultus) d'una feroce satira in 2441 esametri leonini, Carmen satiricum (1281-83 circa), [...] anche contro il papa Martino IV ...
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In diplomatica, sinonimo di littera, nel senso di documento pubblico, imperiale, regio e pontificio, emanato in forma di lettera.
Nella letteratura latina, genere di componimento poetico in versi, talvolta [...] affine alla satira, che nella forma e nel tono familiare s’avvicina alla lettera (le e. in esametri di Orazio), ma tratta anche argomenti elevati (l’e. ad Pisones di Orazio, detta anche Ars poetica).
Nella letteratura italiana, denominazione di ...
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Agiografo e poeta (Angers 1035 - ivi 1123); vescovo di Rennes (1096). Scrisse in prosa parecchie vite di santi, e in versi l'Historia Theophili, la Passio Sancti Laurentii, ecc., inni, odi, epistole e [...] qualche satira. Il Liber decem capitulorum è una somma d'argomenti e consigli morali. Sono conosciute specialmente le sue opere didattiche, il trattato De ornamentis verborum e il Liber lapidum seu de gemmis, che spiega le virtù mediche e ...
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Poeta cristiano della prima metà del sec. 5º, originario di Marsiglia; col titolo di Alethia ("la Verità") ci è giunta una sua traduzione in versi del Genesi, in 3 libri. Scrisse anche in esametri una [...] satira dei costumi dell'epoca. ...
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Canonico di Saint-Omer (sec. 11º-12º), la cui vita ci resta ignota; è autore di numerose poesie latine tra cui: Contra simoniam, in esametri, sulla venalità dell'alto clero della curia romana; la satira, [...] in versi caudati, contro i Dominus vobiscum, come scherzosamente P. chiama i chierici mondanizzati che adorano la dea moneta e poco stimano il sapere; il poema De sacra Eucharistia, che espone i molteplici ...
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Teologo protestante e poeta satirico (Bruchenbrücken 1500 circa - Neubrandenburg 1553), discepolo di Carlostadio, poi di Lutero; insegnante a Eisenach, parroco a Sprendlingen (1528-39), parroco e predicatore [...] ultimo (1553) sovrintendente a Neubrandenburg. Scrisse inni (Geistliche Lieder) assai popolari, ma è più noto per le opere di satira contro i non luterani, in versi (Buch von der Tugend und Weisheit, 1550; e specialmente le Etliche Fabeln Esopi, 1534 ...
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Teologo (Besançon 1711 - ivi 1793); gesuita, insegnante e predicatore, superiore della residenza di Paray-le-Monial (1755), tornò a Besançon dopo la soppressione della Compagnia. Ebbero vasta diffusione [...] Voltaire (fra gli altri, Erreurs de M. de Voltaire, 2 voll., 1762; Dictionnaire philosophique de la religion, 4 voll., 1772), il quale lo assalì a sua volta con gli Éclaircissements historiques, satira dell'ignoranza e della sprovvedutezza critica. ...
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CORDARA, Giulio Cesare
Magda Vigilante
Nacque ad Alessandria il 16 dic. 1704, da Giulio Antonio ed Eleonora Crescini. Trascorsi i primi anni della fanciullezza a Calamandrana - dove il padre aveva ereditato [...] 310; vedi inoltre la nota biobibliografica di L. Caretti, G. C. C., in G. Parini, poesie e Prose con append. di poeti satirici e didascalici del Settecento. Milano-Napoli 1951, pp. 709 s. Per i rapporti tra i Sermones del C. e il Giorno del Parini si ...
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Poeta cristiano latino, di età incerta (fine 3º-5º sec.), comunque posteriore a Tertulliano, Minucio Felice e Cipriano che imita, e perciò considerato generalmente africano, e non di Gaza benché si qualifichi [...] , C. cerca a sua volta di convertire; in teologia è un modalista patripassiano e un millenarista; il senso della fine e l'avversione, che diventa satira feroce, verso l'attuale stato del mondo gli suggeriscono a volte accenti di vera poesia. ...
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FAVORITI, Agostino
Rosario Contarino
Nacque a Sarzana (La Spezia) il 3 genn. 1624 da Giacomo, giureconsulto, e da Elisabetta Casoni, entrambi esponenti di famiglie localmente eminenti.
Recatosi a Roma, [...] Firenze 1950, p. 94; U. Limentani, S. Rosa. Nuovi studi e ricerche, in Italian Studies, VIII (1953), p. 46; Id., La satira dell'"Invidia" di S. Rosa e una polemica letteraria del Seicento, in Giorn. storico della lett. ital., LXXIV (1957), pp. 570-85 ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
satirico1
satìrico1 agg. [dal lat. satirĭcus, der. di satĭra «satira»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di satira, che appartiene alla satira: poema s.; poesia s.; il genere letterario s.; versi s.; che ha carattere di satira, che costituisce o contiene...