Sembène, Ousmane
Giuseppe Gariazzo
Regista cinematografico e scrittore senegalese, nato a Ziguinchor il 1° gennaio 1923. Tra i principali esponenti della letteratura africana francofona, è stato spinto [...] non riesce a uscire dai labirinti burocratici, e poi ripresa in Xala (noto anche come L'impuissance temporaire, 1975), satira del potere (tratta dal suo racconto) in cui un esponente della nuova borghesia africana è colto, in seguito a una ...
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Arthur, Jean
Francesco Costa
Nome d'arte di Gladys Georgianna Greene, attrice teatrale e cinematografica statunitense, nata a Plattsburgh (New York) il 17 ottobre 1905 e morta a Carmel (California) [...] , conturbante quintessenza del fascino, giocando con ironia sull'enormità del contrasto che gli consentì di porre al centro della sua satira proprio i vincitori. Il suo ultimo ruolo fu in un film diretto ancora da Stevens, Shane (1953; Il cavaliere ...
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Guinness, Sir Alec
Bruno Roberti
Attore teatrale e cinematografico inglese, nato a Marylebone (Londra) il 2 aprile 1914 e morto a Midhurst (Sussex) il 5 agosto 2000. Nella molteplice diversità dei ruoli [...] i componenti dell'aristocratica ed eccentrica famiglia inglese dei D'Ascoynes, sistematicamente sterminati dal protagonista nell'impietosa satira, percorsa da humour nero, nei confronti di un'intera classe sociale. Il film trova nel camaleontismo di ...
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A Clockwork Orange
Altiero Scicchitano
(GB 1971, Arancia meccanica, colore, 136m); regia: Stanley Kubrick; produzione: Stanley Kubrick per Warner Bros./Hawk/Polaris; soggetto: dall'omonimo romanzo di [...] ironicamente l'azione, prefigurando il sardonico narratore di Barry Lyndon (1975) e dando al film la grottesca tonalità di una satira (o "fiaba", come lo stesso Kubrick amò definirlo) memore di Swift e di Voltaire. Tutto finisce in farsa, compresa la ...
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Pietrangeli, Antonio
Simone Emiliani
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Roma il 19 gennaio 1919 e morto a Gaeta il 12 luglio 1968. Apparentemente vicino alle forme della commedia all'italiana, [...] quegli anni, P. popolò un antico palazzo di Roma di apparizioni e sparizioni, in uno stile sempre sospeso tra fiaba e satira. Con La parmigiana (1963), tratto dal romanzo di B. Piatti, il regista tornò ad affrontare figure femminili con la consueta ...
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La grande bouffe
Mario Sesti
(Francia/Italia 1973, La grande abbuffata, colore, 123m); regia: Marco Ferreri; produzione: Vincent Malle per Mara Film/Capitolina Produzioni Cinematografiche/Films 66; [...] che potrebbe anche chiamarsi 'carità' (inclinazione di cui il film è impregnato, almeno quanto lo è dello sberleffo o della satira): la carità di un gruppo di goliardi di fine millennio che praticano, l'un l'altro, il suicidio amorevole via esofago ...
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De Filippo, Peppino (propr. Giuseppe)
Guglielmo Siniscalchi
Commediografo e attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 24 agosto 1903 e morto a Roma il 27 gennaio 1980. Raggiunse il successo [...] rapporto fra Totò e Peppino, con il secondo nel ruolo del mattatore e il primo in quello del comprimario in una feroce satira di costume sulla chiusura delle 'case chiuse' e la crisi degli alloggi. Nel 1962 Fellini lo volle protagonista, nei panni di ...
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McCarey, Leo
Leonardo Gandini
Regista cinematografico statunitense, nato a Los Angeles il 3 ottobre 1898 e morto a Santa Monica il 5 luglio 1969. Figura di spicco nel panorama del cinema classico statunitense, [...] non a caso si diradò: in quindici anni, dal 1948 al 1962, girò appena cinque film, tra cui l'intelligente satira antimilitarista Rally 'round the flag, boys! (1958; Missili in giardino) con Paul Newman e Joanne Woodward. Egli stesso successivamente ...
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Day, Doris
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di Doris von Kappelhoff, cantante e attrice cinematografica statunitense, nata a Cincinnati (Ohio) il 3 aprile 1924. All'imprescindibile e intensa carriera [...] sui timori innescati dalla guerra fredda, e Caprice (1967; Caprice: la cenere che scotta), riuscita commistione di satira e film di spionaggio. L'attrice interruppe la carriera cinematografica nel 1968, preferendo affidarsi alle fortune televisive ...
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Wilder, Billy
Monica Trecca
La perfezione della commedia
Moderni, spregiudicati, travolgenti nel ritmo, basati sul meccanismo del rovesciamento e del travestimento, i film di Billy Wilder sono percorsi [...] padre e tua madre (1972) e, in coppia con Walter Matthau, Non per soldi... ma per denaro (1966), Prima pagina (1974), satira dissacrante del mondo della stampa, e Buddy Buddy (1981), ultimo film dell’ormai anziano regista, che morì a 96 anni nel 2002 ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
satirico1
satìrico1 agg. [dal lat. satirĭcus, der. di satĭra «satira»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di satira, che appartiene alla satira: poema s.; poesia s.; il genere letterario s.; versi s.; che ha carattere di satira, che costituisce o contiene...