Poeta francese (n. Parigi 1610 - m. 1659). Scrisse alcune opere per il teatro, tra cui la tragicommedia L'Hospital des fous (1635) e le commedie: Le Jaloux sans sujet (1635); Céline ou les frères rivaux [...] (1637); Les illustres fous (1653). Le sue rime sono raccolte nelle Oeuvres poétiques (1651). Sospettato autore della Milliade, violenta satira in mille versi contro il Richelieu, apparsa nel 1636, fu rinchiuso con altri nella Bastiglia. ...
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GALANTARA, Gabriele
Giuseppe Sircana
Nacque a Montelupone, presso Macerata, il 18 ott. 1865 da Giovanni e da Giulia Terenzi in una famiglia di nobili decaduti. Nel 1874 entrò nel convitto provinciale [...] 1976, ad ind.; V. Castronovo - L. Giacheri Fossati - N. Tranfaglia, La stampa italiana nell'età liberale, Roma-Bari 1976, ad ind.; La satira politica, testi di G.F. Venè, prefaz. di U. Alfassio Grimaldi, Milano 1976, pp. 14 s., 17; G.D. Neri, G. Il ...
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Romanziere e commediografo inglese (n. Millhill, Londra, 1933). L'isolamento dell'individuo, il progressivo frantumarsi dei rapporti sociali, i rischi di una alienazione tecnologica che può portare all'annientamento [...] delle sue opere; temi che, nei romanzi in particolare, assumono la forma di divertenti favole orwelliane, ricche di satira moraleggiante e di inventiva funambolica: The tin men (1965); The Russian interpreter (1966); A very private life (1968 ...
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Scrittore tedesco (Francoforte sul Meno 1920 - Kiel 1989). Sotto le armi dal 1939 al 1945, derivò dall'esperienza della guerra e dal convulso clima del dopoguerra la materia e l'ispirazione per la sua [...] Funke im Reisig (1963); Was ich für mein Leben gern tue (1967); Richard kehrt zurück (1970). Da ricordare, inoltre, la satira Sternstaub und Sänfte (1953), i due volumi di versi Kassiber (1956) e Abendländler (1957), i romanzi Das Los unserer Stadt ...
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Pseudonimo del drammaturgo statunitense Elmer Leopold Reizenstein (New York 1892 - Southampton, Inghilterra, 1967). Laureato in legge abbandonò subito la carriera legale per dedicarsi al teatro. Ottenne [...] trial (1914), dove è impiegata per la prima volta in teatro la tecnica del flashback. Nel 1923 The adding machine, una satira di carattere espressionista, portò R. a un nuovo successo. Il suo interesse per i problemi sociali si rivela in Street scene ...
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Pseudonimo del poeta persiano Abū 'l-Ḥasan Raḥīm (Giandaq 1782 - ivi 1859). Segretario del governatore del Simnān, finì in prigione dietro falsa accusa e scrisse Sardāriyya (da sardār "generale"), una [...] fu nominato visir a Kashān, ma fu poi nuovamente arrestato a causa della satira Khulāsa al-iftiḍāḥ ("Breve descrizione dell'infamia"), diretta contro dei nobili locali. Poeta satirico dal verso ingiurioso e talvolta osceno, a Y. si deve la creazione ...
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Scrittore spagnolo (n. forse Toledo 1398 - m. ivi 1468); dopo un lungo soggiorno nell'Aragona (1420-30), ebbe la prebenda di Talavera, e visse sempre a Toledo, ove fu cappellano di Giovanni II. Il suo [...] dal titolo Corbacho o reprobación del amor mundano (1438), che si ispira evidentemente all'opera di Boccaccio, è una satira moralistica della lussuria e della passione dei contemporanei (in special modo delle donne), ricca di esperienza umana e ...
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Scrittore guatemalteco (Ciudad de Guatemala 1786 - Brooklyn 1868). Prese parte attiva alla vita politica cilena e svolse mansioni diplomatiche a Buenos Aires, Parigi e Londra, dove fondò El censor americano [...] 1820). Tra le sue opere sono da ricordare: El mariscal de Ayacucho, El cristiano errante (1847), romanzo autobiografico, Cuestiones filologicas (1861), El perínclito Epaminondas del Cauca (1863), satira di costume, Poesías satíricas (1867) e novelle. ...
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Scrittore ungherese (Apostag 1883 - Budapest 1954). Nei suoi romanzi e novelle (Vadember "Uomo selvaggio", 1926; Bérház "Casa d'affitto", 1931; Kiskúnhalom, 1934; Budapest Nagykávéház "Gran caffè di Budapest", [...] 1938; A Tanítvány "L'allievo", 1945; Falu "Villaggio", 1950; A menekülő ember "L'uomo che fugge", 1954) si scaglia con satira veemente contro la borghesia e l'aristocrazia. La sua opera migliore è Egy falu élete ("Vita d'un villaggio", 1934). Postuma ...
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Filosofo del linguaggio (Berlino 1769 - ivi 1820). Direttore di ginnasio, scrisse la Sprachlehre (2 voll., 1801-1803), compendio delle teorie linguistiche del 18º sec.; in essa egli tratta del problema [...] e tenta inoltre una grammatica generale fondata sulle categorie logiche. Di lui si ricordano anche le Bambocciaden (3 voll., 1797-1800), satira della vita letteraria berlinese, scritte alla maniera di L. Tieck, suo cognato, che vi collaborò. ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
satirico1
satìrico1 agg. [dal lat. satirĭcus, der. di satĭra «satira»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di satira, che appartiene alla satira: poema s.; poesia s.; il genere letterario s.; versi s.; che ha carattere di satira, che costituisce o contiene...