Commediografo (Castilenti, Teramo, 1882 - Pescara 1942). Il suo teatro, che si ricollega a quello del "grottesco", riduce il contrasto pirandelliano tra essere e parere a un'amara, fantasiosa satira delle [...] illusioni. Particolare successo ottenne L'uomo che incontrò se stesso, 1918; notevoli anche La fiaba dei tre maghi, 1919; Bernardo l'Eremita, 1919; L'isola delle scimmie, 1920; Il dramma, la commedia e ...
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Poeta ateniese (4º sec. a. C.) della commedia "di mezzo", di cui restano 27 titoli e frammenti databili al 345, 323, 317 a. C. Le sue commedie avevano toni di satira personale contro uomini politici, parassiti, [...] etère. Sembra che questo T. debba tenersi distinto dal tragico avente lo stesso nome, con cui è stato identificato ...
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moralità Forma drammatica, diffusasi in Francia nel 15° sec., intessuta di figure allegoriche, a scopo di edificazione; drammi analoghi furono composti in inglese e in latino. Assunse anche carattere [...] di satira, e il nome si estese a opere drammatiche che si staccavano dal teatro sacro per confondersi con i primi saggi d’imitazione teatrale classica. In Italia il genere drammatico della m. fiorì durante la Controriforma: la Commedia dell’Anima ( ...
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(trad. it. Il cavaliere dal pestello ardente) Commedia (1607; pubblicazione 1613) frutto della collaborazione dei poeti e drammaturghi inglesi F. Beaumont (1584/1585-1616) e J. Fletcher (1579-1625), in [...] cui prende forma la satira nei confronti del pubblico del teatro popolare.
La trama è costituita da una commedia nella commedia: un droghiere e sua moglie, recatisi a teatro per la prima volta, interrompono una rappresentazione pretendendo che il ...
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Scrittore brasiliano (Rio de Janeiro 1815 - Lisbona 1848). È considerato il primo grande rappresentante del teatro brasiliano; nelle commedie e nei drammi che con realismo rappresentano il costume del [...] tempo, ha inserito spunti di satira della società e amare considerazioni sulla condizione coloniale nonostante la raggiunta indipendenza. Nel 1838 fu rappresentato il suo capolavoro, O juiz de paz da roça (pubbl. 1842); tra le opere messe in scena ...
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Poeta, cantautore e attore russo (Mosca 1938 - ivi 1980). Nel 1964 cominciò a lavorare per il teatro Taganka di Ju. P. Ljubimov e interpretò numerosi ruoli cinematografici. Cantò il disagio esistenziale [...] dei suoi contemporanei mescolando satira e lirismo; quando le sue esibizioni vennero proibite registrò poesia e musica su cassette che, duplicate, si diffusero in tutto il paese. ...
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(trad. it. La cimice) Commedia (1928) del poeta, autore drammatico e pittore russo V.V. Majakovskij (1893-1930), messa in scena (1929) dal regista e teorico del teatro russo V.E. Mejerchol´d (1874-1940).
Satira [...] virulenta della piccola borghesia sovietica, in cui la regia combina le buffonerie del circo, le mascherate di carnevale e le architetture austere del cubofuturismo ...
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Regista e attore televisivo, cinematografico e teatrale italiano (Roma 1930 - ivi 2019). Fin dalle prime fortunate trasmissioni televisive, all'inizio degli anni Sessanta, si rivelò attento e ironico osservatore [...] di costume. L'inclinazione alla satira, unita alla sensibilità per le tematiche politiche e sociali, è la caratteristica principale dei suoi film: I nuovi angeli (1962); Il pollo ruspante (episodio di Ro.Go.Pa.G., produzione franco-italiana girata da ...
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Scrittore tedesco (Berlino 1896 - Zurigo 1981). Dopo le poesie espressionistiche dell'esordio, aderì al dadaismo e si affermò come autore di cabaret (Ketzerbrevier, 1921; Die Gedichte, Lieder und Chansons, [...] 1929; Arche Noah SOS, 1931), esercitando la satira politica con toni anche violenti (come in Der Kaufmann von Berlin, 1929, dramma-rivista sull'inflazione). Emigrato a Vienna (1933-38), poi negli USA , scrisse romanzi (Müller, Chronik einer deutschen ...
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Scrittore statunitense (West Point, New York, 1925 - Los Angeles 2012). Autore ironico di una vasta serie di opere narrative che abbracciano vari temi, dall'ambiguità sessuale alla vita familiare, dalla [...] al romanzo con due tra le sue opere più convincenti: Julian (1964) e Myra Breckinridge (1968), dissacrante incursione satirica tra i miti americani. Scrittore colto e ironico, come ben testimoniano le numerose raccolte di articoli e saggi (Rocking ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
satirico1
satìrico1 agg. [dal lat. satirĭcus, der. di satĭra «satira»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di satira, che appartiene alla satira: poema s.; poesia s.; il genere letterario s.; versi s.; che ha carattere di satira, che costituisce o contiene...