("L'Opera del mendicante" o "dello straccione") Spettacolo (satira dell'opera italiana) con testi del poeta di J. Gay (1685-1732) e musiche popolari adattate da J. Chr. Pepusch (1667-1752), eseguito [...] con grande fortuna a Londra nel 1728.
A questo lavoro si rifà, in chiave di aspra satira moderna L'opera da tre soldi (Die Dreigroschenoper) di B. Brecht e K. Weill, scritta nel 1928. ...
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Poeta, cantautore e attore russo (Mosca 1938 - ivi 1980). Nel 1964 cominciò a lavorare per il teatro Taganka di Ju. P. Ljubimov e interpretò numerosi ruoli cinematografici. Cantò il disagio esistenziale [...] dei suoi contemporanei mescolando satira e lirismo; quando le sue esibizioni vennero proibite registrò poesia e musica su cassette che, duplicate, si diffusero in tutto il paese. ...
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Nome d'arte del cantautore e attore italiano Giorgio Gaberscik (Milano 1939 - Montemagno, Versilia, 2003). Esordì come cantante e chitarrista di rock and roll. Dedicatosi poi alla musica popolare milanese, [...] a partire dagli anni Settanta diede vita a una serie di lavori teatrali in cui presentò canzoni ispirate a una corrosiva satira di costume e a considerazioni, cariche di ironia e disillusione, su temi di attualità: Il signor G (1970), Dialogo tra un ...
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Musicista (Pietroburgo 1906 - Mosca 1975). Studiò (1919-25) al conservatorio di Pietrogrado, avendo come maestri di composizione M. Steinberg e A. Glazunov. Esordì nel 1926 con la prima sinfonia, che fu [...] Zolotoj vek ("L'età dell'oro") e l'opera teatrale Nos ("Il naso") tratta da N. V. Gogol´, sferzante satira della burocrazia e del conformismo condotta attraverso un linguaggio musicale spigoloso e brillante. Nel 1934 fu rappresentata per la prima ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] e passato a una sfrenata licenza di costumi, furono altrettanti elementi che fecero di questa età l'età d'oro della satira. Satira dell'ipocrisia di ieri in Butler, la cui serietà d'impegno ha maggior aria di famiglia con Swift che con Cleveland ...
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Poeta e musicista danese (Copenaghen 1929 - ivi 2018), le cui esperienze di pianista itinerante si riflettono in un suo poema-documento Nomad med noder ("Nomade con le carte da musica", 1976). Affermatosi [...] con la raccolta lirico-satirica Den musikalske ål ("L'anguilla musicale", 1960) e con i radiodrammi Snak (" vena di pseudoingenuo caricaturista dell'assurda condizione umana, sia nella satira in versi (Svantes viser " Le canzonette di Svante", ...
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Gruppo musicale italiano formatosi nel 1980 su iniziativa di S. Belisari (meglio noto come Elio). Già noto da tempo nel circuito del cabaret milanese, il gruppo ha raggiunto il grande pubblico nel 1996 [...] televisive quali Mai dire gol e Zelig. Gli E. si distinguono per i loro testi dall’umorismo pungente (fatto di satira e nonsense, a tratti surreale) accompagnati da sonorità perlopiù rock. La formazione definitiva della band vede S. Belisari (voce ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] è anche A. Griboedov, che deve la sua fama a un’unica geniale commedia, Gore ot uma («Che disgrazia l’ingegno», 1824), satira di un mondo chiuso e immobile con il quale si scontra il libero ingegno del protagonista.
Negli anni 1830 si delinea il ...
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Musicista tedesco naturalizzato statunitense (Dessau 1900 - New York 1950). Nato e cresciuto in Germania, dove iniziò la sua attività artistica, conquistò la celebrità proprio nel periodo tedesco, con [...] di teatro scrivendo le musiche per Die Dreigroschenoper, su testo di B. Brecht, libera rielaborazione in chiave di satira moderna della settecentesca Beggar's Opera, rappresentata per la prima volta a Berlino nel 1928. Sempre in collaborazione con ...
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Musicista (Aversa 1749 - Venezia 1801). Di povera famiglia, orfano di padre a sette anni, fu accolto (1761) nel conservatorio napoletano della Madonna di Loreto come "figliuolo". Quivi studiò con G. Manna. [...] può considerare un capolavoro, per la felice rappresentazione dei varî personaggi e delle varie situazioni psicologiche ondeggianti tra la satira e il sentimento più squisito. Assai meno interessante il C. rimane nel genere serio, di cui è esempio un ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
satirico1
satìrico1 agg. [dal lat. satirĭcus, der. di satĭra «satira»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di satira, che appartiene alla satira: poema s.; poesia s.; il genere letterario s.; versi s.; che ha carattere di satira, che costituisce o contiene...