Regista cinematografico statunitense (New York 1928 - Harpenden, Hertfordshire, 1999). Fotografo dall'età di 17 anni, iniziò a realizzare documentarî e poi a produrre da sé lungometraggi di finzione (tra [...] , da V. Nabokov; A clockwork orange, Arancia meccanica, 1971, da A. Burgess; Barry Lyndon, 1975, da W. Thackeray); la satira in chiave fantapolitica (Doctor Strangelove or how I learned to stop worrying and love the bomb, 1964); la fantascienza (2001 ...
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Poeta e moralista tedesco (Heinichem, Sassonia, 1715 - Lipsia 1769), figura preminente nella letteratura tedesca nel periodo 1740-50. Studiò teologia a Lipsia, ove si legò strettamente a J. C. Gottsched, [...] in seno al teatro sassone per l'elemento di commozione che contengono, le commedie, che puntano non tanto alla satira quanto all'edificazione: Die Betschwester (1745), Das Loos in der Lotterie (1746) e Die zärtlichen Schwestern (1747), cui seguì ...
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Poeta satirico francese (Chartres 1573 - Rouen 1613). Di buona famiglia borghese (il padre era scabino di Chartres, uno zio era il poeta Ph. Desportes), fu messo dai suoi al seguito del cardinale di Joyeuse, [...] , 1609, 1612 e 1613), altre 6 satire. Il tono della poesia di R. è disteso e privo di astio; la sua satira intende rappresentare la società in stile familiare, facendo valere un infallibile spirito di osservazione. Al di là dei modelli letterarî, suo ...
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Scrittore (Bologna 1912 - Varese 1973); dopo aver partecipato alla guerra, pubblicò due saggi, Proust o del sentimento (1943), e Realismo e fantasia (1947) e collaborò a varie riviste, tra cui Il Mondo [...] tutte di accesa fantasia, in cui un radicale pessimismo approfondisce l'originario impegno religioso e sociale fino alla satira più sferzante e a una visione apocalittica dei destini dell'individuo e della stessa specie umana. Postumi ugualmente ...
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Nacque a Venezia il 13 ottobre 1772, morì a Sambughè (Treviso) il 20 ottobre 1832. Costretto sino ai trent'anni agli affari dell'ufficio paterno, cominciò presto a scriver satire, tra gli stravizi e le [...] B. tradusse e pubblicò, in lingua italiana, l'Ester del Racine; tradusse in vernacolo la sesta satira di Giovenale (ancora inedita).
Bibl.: V. Malamani, Il principe dei satirici veneziani, P. Buratti, Venezia 1887; D. Valeri, Un poemetto inedito del ...
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IL′F, Il′ja Arnol′dovič
Anjuta MAVER
Pseudonimo dello scrittore satirico russo I. A. Fajnzil′berg, nato a Odessa nel 1897 e morto tisico a Mosca nel 1937. Ha scritto solo in collaborazione con Evgenij [...] diverso (20 capitoli Il′f, 20 Petrov e 7 scritti insieme secondo il vecchio sistema), da Il′f e Petrov è invece una satira - nel complesso più blanda e benevola - della vita e dei costumi americani. Dopo la morte di Il′f, Petrov non ha scritto più ...
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FUSINATO, Arnaldo
Alberto Maria Ghisalberti
Scrittore e patriota, nato a Schio il 25 novembre 1817, morto a Verona il 28 dicembre 1888. Dalle scuole vicentine il padre lo avviò agli studi legali nell'università [...] e sensibile all'influsso del Giusti, specie dopo gli eventi del '48-'49, unì sempre gl'intenti civili e patriottici ai satirici. Godette subito di grande popolarità, e per l'innegabile vis comica e la spigliata sicurezza del verso gli furono allora e ...
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HARINGTON, Sir John
Isopel May
Cortigiano e scrittore inglese, nato nel 1561 a Kelston, dove morì il 20 novembre 1612. Fu figlioccio della regina Elisabetta, da cui ebbe diverse cariche. Nel 1591 tradusse, [...] of Ajax (1596) che, seguito quasi subito da An Anatomie of the Metamorphosed Ajax e da Ulysses upon Ajax, costituì una satira di accentuato carattere rabelaisiano.
Ediz.: The Letters and Epigrams of Sir J. H., ed. N. E. McClure, Filadelfia 1930; The ...
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GIOPPINO
Alberto Manzi
. Burattino: appartiene ai "caratteri" formatisi quando gl'invasori francesi proibirono le maschere della Commedia dell'arte.
È originario di Zanica (Bergamo) e appartiene alla [...] : sceso sulle piazze e per le vie, discorre col grosso buon senso del contadino che si affina nell'ironia e nella satira, quando non distribuisce randellate per punire i prepotenti e proteggere gli umili. Contro i Francesi e gli Austriaci svolse un ...
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Demenziale, cinema
Federico Chiacchiari
Filone specifico della storia del cinema statunitense trasformatosi, nel corso del tempo, secondo alcune interpretazioni, in un vero e proprio genere. Nato cinematograficamente [...] successi del c. d. che vide l'uscita, tra gli altri, di Neighbors (I vicini di casa) di John G. Avildsen, satira dell'American way of life con Aykroyd e Belushi, Stripes (Stripes ‒ Un plotone di svitati) di Ivan Reitman, parodia del militarismo con ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
satirico1
satìrico1 agg. [dal lat. satirĭcus, der. di satĭra «satira»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di satira, che appartiene alla satira: poema s.; poesia s.; il genere letterario s.; versi s.; che ha carattere di satira, che costituisce o contiene...