Scrittore (Sharpham Park, Somerset, 1707 - Lisbona 1754). Autore di opere teatrali e di romanzi, è considerato il padre del romanzo inglese, anche se cronologicamente ciò non è esatto: il suo valore artistico [...] apparvero Journey from this world to the next, caricatura dell'epoca, e The history of Mr. Jonathan Wild the Great, aspra satira sociale sotto apparenza di romanzo d'avventure. Il capolavoro del F., The history of Mr. Tom Jones (1749), è, allo stesso ...
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qaṣīda Componimento poetico arabo (dal verbo qaṣada «proporsi uno scopo») fiorito in epoca preislamica in ambiente beduino ed entrato poi nella letteratura araba, persiana e turca. La q. presenta un prologo [...] si passa infine al tema centrale della q., che può essere costituito dal panegirico di una tribù, di un mecenate, oppure dalla satira contro i nemici. A partire dall’8° sec. la q., penetrata in ambiente urbano, accolse nei suoi schemi nuovi argomenti ...
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Scrittore cinese (n. Zibo, od. Zichuan, Shandong, 1640 - m. 1715). È autore del Liaozhai zhiyi ("I racconti fantastici di Liao"), una delle più popolari raccolte cinesi di racconti fantastici. Letterato [...] 1766, ma circolò dapprima manoscritta, raggiungendo vasta e duratura popolarità per l'acutezza della pittura d'ambiente e della satira sociale e per l'introduzione di procedimenti stilistici, come il frequente uso del dialogo, poco sviluppati nella ...
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Scrittore guineano di lingua francese (Kouroussa 1928 - Dakar 1980). Studiò a Conakry e poi in Francia. Raggiunse la notorietà con il romanzo L'enfant noir (1953; trad. it. Io ero un povero negro, 1966), [...] in patria nel 1956, vi ricoprì importanti cariche politiche. Nel 1965 si esiliò in Senegal dove scrisse Dramouss (1966), violenta satira del regime politico guineano, e Le maître de la parole (1978), che si ispira alla tradizione orale dei Malinke e ...
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POLLUCE, Giulio ('Ιούλιος Πολυδεύκης, Iulius Pollux)
Vittorio De Falco
Sofista e grammatico, nato a Naucrati di Egitto, si distinse presto in Atene per l'erudizione e l'abilità oratoria. Fu protetto [...] fiero rivale e si rivolse contro di lui nella sua Ecloga; Luciano nell'opuscolo Il maestro dei retori tratteggiò una violenta satira di P., raffigurandolo nel maestro che dà a un giovane gli opportuni insegnamenti, per diventare, con l'impudenza e l ...
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Romanziere e saggista britannico, nato a Newquay (Cornovaglia) il 19 settembre 1911. La sua carriera letteraria inizia nel 1934 con Poems, una raccolta di poesie definita da lui stesso "cosa povera e modesta"; [...] capovolge il cannocchiale e ci presenta una storia dai risvolti tragici in cui parabola e mito, favola e storia, satira e utopia, filtrati attraverso una fitta, minuziosa ragnatela di metafore e simboli, gli servono per illustrare la condizione umana ...
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Poeta e scrittore, nato a Steyr (Alta Austria) il 21 dicembre 1755, morto a Vienna il 16 marzo 1798. Novizio nel collegio dei gesuiti di Vienna, nel 1773, soppresso l'ordine, abbandonò la vita religiosa [...] a un saggio di travestimento dell'Eneide pubblicato nel 1771 da B. Michaelis; nuova e sua è l'introduzione della satira politico-religiosa. Il B. riuscì abbastanza bene a dar rilievo alla comicità che nasce dall'applicare motivi antichi a situazioni ...
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Poeta portoghese, nato nel 1724, morto nel 1772. Fu uno dei fondatori dell'Arcadia Lusitana, ove assunse il nome di Corydon: tradusse e rielaborò la poesia di Orazio, rifacendone i metri e diffondendone [...] , acute e assennate, trovano rispondenza nelle due commedie, Theatro novo, ove discetta più che rappresentare, e Assemblæa ou Partida, satira della società del tempo, che lo rese famoso per un tratto lirico, la Cantata de Dido, di melodiosa tessitura ...
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Scrittore spagnolo, nato a Jérez de la Frontera il 9 gennaio 1851 e morto nel 1914. Nel 1874 entrò nell'ordine dei gesuiti, dopo aver compiuto gli studî a Siviglia, la città a lui cara per i motivi artistici [...] rappresentativo, come si rivela nella prima raccolta di novelle (Lecturas recreativas, 1887). In Pequeñeces (1891), tentò la satira del mondo aristocratico, descrivendo con aperta tendenziosità di uomo di parte, ma con ricchezza di colore e, in ...
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NICOLEANU, Nicolae
Dan Simonescu
Poeta romeno, nato il 16 giugno 1835 nel villaggio di Cernatu (vicino a BraŞov), morto nell'aprile del 1871 a Bucarest. Studiò lettere a Bucarest e a Parigi. Fu direttore [...] : "Rimpianto e lamento"), e a quella dei suoi simili (Plâng: "Piango"), e svelano accenti di vivo patriottismo e di satira veemente. È considerato come precursore dell'Eminescu (ediz. in Biblioteca Minerva, Bucarest 1906, con uno studio di G. Bogdan ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
satirico1
satìrico1 agg. [dal lat. satirĭcus, der. di satĭra «satira»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di satira, che appartiene alla satira: poema s.; poesia s.; il genere letterario s.; versi s.; che ha carattere di satira, che costituisce o contiene...