Regista di cinema spagnolo, nato a Valencia il 12 giugno 1921. Collaborò, fin dai tempi degli studi (all'IIEC di Madrid) con Juan Antonio Bardem con cui scrisse parecchie sceneggiature e diresse (nel 1951) [...] (1952), premiato al Festival di Cannes, in cui già s'impongono quelle che diventeranno poi le sue doti più tipiche, una satira a freddo e una comicità caustica e amara, frenate solo dagl'impacci della censura statale. Tra i film di maggiore interesse ...
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MROŻEK, Sławomir
Pietro Marchesani
Prosatore e drammaturgo polacco, nato a Bozrgęcin il 26 giugno 1930. Scrittore satirico di grande talento, tradotto in numerose lingue, nelle sue prime raccolte di [...] w Atomicach (1959, "Nozze ad Atomica"), Deszcz ("La pioggia", 1962), Dwa listy, ("Due lettere", 1974) la satira sociale si approfondisce, la caricatura lascia sempre più spazio alla riflessione. Continuatore della tradizione polacca del grottesco e ...
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FORTINI, Pietro
Angela Asor Rosa
Nacque a Siena agli inizi del sec. XVI, da Lorenzo di Fortino e da Eufrasia Ballati, che si erano uniti in matrimonio nel 1496 (Milanesi, Notizie…, p. 621).
Della sua [...] una linea culturale che privilegiava la polemica antispagnola, la satira anticlericale, il mondo contadino.
L'opera maggiore del cui l'osceno non è che una componente (insieme alla satira politica e alla vis comica) di una tessitura narrativa ricca ...
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Commediografo (Parigi 1622 - ivi 1673). Assunse il nome d'arte di M. dopo essersi dato al teatro. Studiò a Parigi nel collegio di Clermont (oggi liceo Louis-le-Grand), retto dai gesuiti; fece in seguito, [...] sua compagnia. In quell'occasione appare una commedia nuova, designata nelle relazioni del tempo come Tartuffe o l'Hypocrite: la satira che M. rivolgeva contro i falsi devoti destò vive opposizioni e la commedia non ebbe via libera se non nel 1669 ...
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MENZINI, Benedetto
Guido Mazzoni
Poeta, nato a Firenze il 29 marzo 1646, morto a Roma il 7 settembre 1704. Sentendo altamente di sé, non solamente cedé alla maniera pingdarica allora in voga che portava [...] , giacché, fuori dell'imitazione del Chiabrera e del Tasso lirico e di altri classicheggianti moderni, il M. conseguì nella satira un suo proprio intento; ch'è doppiamente personale, come sfogo contro i veri o pretesi avversarî, e come affermazione d ...
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Nacque nel 1563 in Segovia, dove morì nel 1632. Passato dagli studî filosofici e teologici a quelli medici, e dalla carriera ecclesiastica all'esercizio dell'arte medica, riflette tali condizioni di studio [...] 'autore di toccare di paesi e di vita spagnuola non solo da un punto di vista esterno narrativo, ma anche da quello più intimo della satira del costume. Satira non esercitata a freddo, ma per diversa e diretta esperienza dell'autore, che viene alla ...
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GIULIOTTI, Domenico
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato a San Casciano Val di Pesa il 18 febbraio 1877, morto a Greve in Chianti il 12 gennaio 1956. Nel 1913 fondò a Siena, con F. Tozzi, una rivista, La [...] , specie sull'esempio di L. Bloy, un atteggiamento reazionario, violento, quasi gladiatorio, e le forme della polemica, della satira e dell'invettiva: in fondo alle cui escandescenze verbali, però, è ancora spesso il decadente amor sensuale della ...
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Drammaturgo, nato a Vienna il 28 maggio 1733, morto il 15 agosto 1819. Fu uno dei più rigidi sostenitori e imitatori della scuola classicista francese, uno degli ultimi fedeli a Gottsched e combatté vivacemente [...] Antonius, composta come antidoto al "malefico" Shahespeare. Fra le commedie d'imitazione di Molière viene rammentata Die gelehrte Frau, satira diretta contro il Götz di Goethe.
Bibl.: W. Montag, K. v. Ayrenhoff, sein Leben und seine Werke, Münster ...
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improperio
Vincenzo Valente
Vocabolo di tradizione biblica (Paul. Rom. 15,3); è in Cv I II 11 la via de la debita correzione, che essere non può santa improperio del fallo che correggere s'intende.
Il [...] [iv]e riprensioni, ossia " biasimo ", " rimprovero ". La lingua del '300 usa ‛ rimprovero ', ‛ improvèrio ', ‛ rimprovèrio ', e D. ha rimprovèro (Pg XVI 135); improperium è in VE I XI 3 e 4, ma col senso alquanto diverso di " scherno ", " satira ". ...
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Commediografo (Modena 1822 - Milano 1889). Partecipò alle cospirazioni e alle vicende politiche del Risorgimento e nel giugno 1859 annunciò ufficialmente l'annessione del ducato di Modena al Regno di Sardegna; [...] e le sue sedici commedie nuove (1851), ispirata a una profonda bonarietà goldoniana; meno bella, ma fortunatissima, è La satira e il Parini (1856). Successivamente il F. si diede prevalentemente alla commedia di argomento contemporaneo, le cui tesi ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
satirico1
satìrico1 agg. [dal lat. satirĭcus, der. di satĭra «satira»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di satira, che appartiene alla satira: poema s.; poesia s.; il genere letterario s.; versi s.; che ha carattere di satira, che costituisce o contiene...