ZENA, Remigio
Arnaldo Bocelli
Pseudonimo del marchese Gaspare Invrea, scrittore, nato a Genova il 23 gennaio 1850, ivi morto l'8 settembre 1917. Dapprima nella magistratura civile, dimorò poi a lungo [...] da rigorismo e misticismo, si mescola a vivi ricordi di cose viste e a una sottile ironia che talora finisce nella satira, con modi che lo avvicinano alla scapigliatura lombardo-piemontese. Caratteristiche che si notano ancor più nei suoi romanzi, La ...
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WOLFE, Humbert
Fernando FERRARA
Poeta e poligrafo inglese, nato a Milano il 5 gennaio 1886, morto a Londra il 5 gennaio 1940. Fu educato in Inghilterra ove compì gli studî ad Oxford. Entrò nell'amministrazione [...] (Londra 1919), alquanto convenzionali, seguiti da Circular saws (ivi 1922) che contiene violenti attacchi satirici, come pure i Lampoons del 1925. La sua tendenza alla satira attirò su di lui l'ostilità di un folto gruppo di poeti suoi contemporanei ...
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MÜLLER, Johann Gottwerth, detto von Itzehoe
Giovanni Vittorio Amoretti
Scrittore tedesco, nato il 17 maggio 1743 ad Amburgo, morto il 23 giugno 1828 a Itzehoe, dove fu dal 1773 al 1783 quale libraio.
Collaborò [...] Siegfried von Lindenberg (1779). In esso, pure accostandosi agl'imitatori del Cervantes e del Fielding, sa colpire con fine e originale satira la mania della piccola nobiltà di prendere abitudini e pose simili a quelle dei principi e dei re. Felice e ...
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SERIMAN, Zaccaria
Giulio NATALI
Si hanno scarse notizie di questo conte abate, romanziere, nato a Venezia nel 1708, morto il 23 ottobre 1784. Fu amico di Gasparo Gozzi. L'opera per cui merita ancora [...] nel 1749 (edizione definitiva, Berna 1764, in 4 voll.). È una narrazione monotona e prolissa, ma è anche la più vasta satira in forma di romanzo che scrittore italiano abbia mai fatta di quasi tutti gli aspetti della società sua contemporanea, epperò ...
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PRÉMARAY, Jules-Martial Regnault de
Alberto Manzi
Autore drammatico francese, nato a Pont-d'Amies nel 1819, morto a Parigi nel 1868. Dopo alcuni tentativi drammatici assai incerti (Le cabaret de la [...] critica letteraria.
Tra le sue commedie più note e fortunate per la sicura visione scenica, la comicità graziosa e la garbata satira sono: La comtesse de Morange (1846), Le chevalier de Saint-Rémy (1847), Les droits de l'homme (1849), una delle sue ...
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Poeta satirico latino del sec. 2º a.C.. Appartenente al "circolo degli Scipioni", partecipò attivamente alla vita culturale dell'età degli Scipioni e dei Gracchi. Scrisse trenta libri di satire, di cui [...] letteraria, con ricchezza d'interessi e di cultura. Ma il suo forte moralismo non fu senza grettezza, e la sua satira mancò di quella ricchezza etica che pure rappresentava l'ideale dell'aristocrazia grecizzante tra la quale egli visse. Le satire di ...
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Scrittore russo (Mosca 1769 - Pietroburgo 1844). Scoprì la sua vena di favolista all'età di 40 anni; prima di allora aveva tentato, con scarso successo, il genere drammatico (notevoli, anche se scarsamente [...] "Lo spettatore", 1792; S. Peterburgskij Merkurij, 1793). Fu J. de La Fontaine a rivelargli la superiorità della favola sulla satira, poiché "la verità è più sopportabile, se semivelata". Dal 1808 egli vi si dedicò completamente (la prima edizione di ...
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Genericamente, la ricerca di un’eleganza preziosa, raffinata, non spontanea, specialmente con riferimento a movimenti artistici e letterari.
In particolare, fenomeno sociale, linguistico, letterario, che [...] che le dame, le précieuses di Parigi e della provincia, divennero oggetto di satira nelle Précieuses ridicules (1659) di Molière, nel Dialogue des Héros de Roman e nella satira 10a di N. Boileau. A. Baudeau de Somaize pubblicò il Grand dictionnaire ...
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Romanzo (1579) dello scrittore inglese J. Lyly (1554-1606), che offrì in esso un modello di prosa ritmica, esperta di tutti gli artifici della retorica, che farà di "eufuismo" un sinonimo di stile prezioso.
Trama: [...] a un amico l'affetto d'una donna, è a sua volta tradito da questa, e ritorna infine disgustato ad Atene.
La satira trasparente di ambienti e costumi britannici suscitò vive proteste: allora Lyly scrisse un seguito Euphues and his England (1580), dove ...
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Poetessa austriaca, nata a Fehértemplom (ora Bela Crkva, nel Banato iugoslavo) il 14 agosto 1864. Discende da un'antica famiglia veneziana; e da un soggiorno in Italia nel 1886-87 trasse l'ispirazione [...] negli anni del trionfante naturalismo, ne subì per qualche tempo l'influsso (Robespierre, poema, 1895; Die moralische Walpurgisnacht, satira, 1896); ma la natura meditativa e l'attrazione verso il mondo del pensiero la spinsero presto per altre vie ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
satirico1
satìrico1 agg. [dal lat. satirĭcus, der. di satĭra «satira»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di satira, che appartiene alla satira: poema s.; poesia s.; il genere letterario s.; versi s.; che ha carattere di satira, che costituisce o contiene...