Commediografo francese (Parigi 1655 - castello di Grillon, Essonne, 1709). Figlio di un ricco mercante, dopo avventurose esperienze di viaggio, che narrò in La Provençale e in Voyage de Flandres, Hollande, [...] nel 1682 si stabilì a Parigi con la carica di tesoriere di Francia, dedicandosi a brillanti esercitazioni letterarie (tra cui la satira Contre les maris, 1694, in risposta a Contre les femmes di Boileau), ma soprattutto al teatro. Scrisse commedie in ...
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Teologo (Besançon 1711 - ivi 1793); gesuita, insegnante e predicatore, superiore della residenza di Paray-le-Monial (1755), tornò a Besançon dopo la soppressione della Compagnia. Ebbero vasta diffusione [...] Voltaire (fra gli altri, Erreurs de M. de Voltaire, 2 voll., 1762; Dictionnaire philosophique de la religion, 4 voll., 1772), il quale lo assalì a sua volta con gli Éclaircissements historiques, satira dell'ignoranza e della sprovvedutezza critica. ...
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Epigramma, secondo il valore della parola greca, vuol dire iscrizione, e dallo scopo poetico di lasciare il ricordo d'una vita, d'un'impresa, d'un'offerta, ecc., nacque questo breve componimento letterario [...] libro è di epigrammi, misti di materia sacra e profana, alcuni per iscrizioni su edifizî e oggetti, altri invece motteggevoli o satirici; Venanzio Fortunato (tra il secolo VI e il VII), vescovo di Poitiers, che compose epigrammi anche su una chiave d ...
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RÉGNIER, Mathurin
Ferdinando Neri
Poeta, nato a Chartres il 21 dicembre 1573, morto a Rouen nel 1613. Avviato prestissimo alla carriera ecclesiastica, rimase al servizio del cardinale F. de Joyeuse, [...] ch'egli prescelse fu quello che contava per maestri Orazio e l'Ariosto; e singoli motivi derivò dai poeti berneschi: la satira VI (L'Honneur ennemi de la vie) è per gran parte la traduzione di due capitoli del Mauro; la X (Le Souper ridicule) è ...
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VEGIO, Maffeo
Angiolo Gambaro
Umanista, nato a Lodi nel 1407, morto a Roma nel 1458.
Compiuti gli studî di lettere a Milano, passò all'università di Pavia per attendere alla dialettica e alla giurisprudenza [...] di Virgilio, compose (1427) un XIII libro da aggiungere all'Eneide, i poemetti Astyanax (1430), Velleris aurei libri IV, e la satira Regisol contro i maestri di teologia; cantò nel Convivium deorum (circa 1430) le imprese e le virtù di Filippo Maria ...
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Autore drammatico e uomo politico francese, nato a Carcassonne il 28 luglio 1750, decapitato a Parigi il 5 aprile 1794. Al nome suo aggiunse quello del premio conquistato ai Giochi Floreali di un'eglantine. [...] Comune e del Comitato di difesa nazionale e seguace ardente di Danton e di Marat. La sua commedia è una satira politica. Nel Philinte ou la suite du Misanthrope (1790), considerato il suo capolavoro, egli contrappone al ritratto dell'aristocratico ...
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Regista svizzero (n. Erlenbach, Zurigo, 1951). Dopo studi musicali, frequentò a Parigi la scuola di teatro del mimo J. Lecoq; compositore di musica per alcuni teatri di Amburgo, Vienna, Stoccarda, nel [...] Elvetica. Anarchico osservatore dei comportamenti umani, si rivelò anche fuori dai confini della Svizzera con l'esilarante satira Murx den Europäer! (1992). È autore di un teatro senza testo, musicale e documentario, di spettacoli iconoclasti ...
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Scrittore tedesco (Dresda 1899 - Monaco di Baviera 1974). Subì l'ostracismo del regime nazista; dopo la guerra si trasferì da Berlino a Monaco, dove fondò la rivista per ragazzi Der Pinguin (1946) e collaborò [...] federale di Germania. Erede dell'illuminismo tedesco, come amava definirsi, usò la schermaglia dell'umorismo o la violenza della satira per denunciare nelle sue "poesie d'uso" l'inerzia del suo tempo, la meschina ottusità della morale borghese, la ...
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Scrittore turco (Gönen, Balikesir, 1884 - İstanbul 1920). Si dedicò alla carriera militare, combattendo nella guerra di Libia e in quella balcanica, prima di dedicarsi all'insegnamento e alla letteratura. [...] . Nelle sue novelle, in cui si esaltano la moralità e la civiltà del popolo turco, si fa uso di una sottile satira nella descrizione di paesaggi e ambienti, utilizzando un linguaggio originale e crudo, che rende i suoi scritti accessibili al popolo ...
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FORNER, Juan Pablo
Mario Casella
Letterato spagnolo, nato a Mérida il 23 febbraio 1756 e morto a Madrid il 17 marzo 1797. Studiò a Salamanca (1770-79) filosofia e giurisprudenza, occupandosi contemporaneamente [...] e il fervore d'idee comunicato loro da José Cadalso lo volsero alla poesia, dove subito si distinse con la Sátira contra los abusos introducidos en la poesía castellana, premiata dall'Accademia spagnola (1782): critica sottile del malgusto imperante ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
satirico1
satìrico1 agg. [dal lat. satirĭcus, der. di satĭra «satira»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di satira, che appartiene alla satira: poema s.; poesia s.; il genere letterario s.; versi s.; che ha carattere di satira, che costituisce o contiene...