Regista cinematografico italiano, nato al Cairo (Egitto) nel 1905. Dopo aver dato buona prova, con La segretaria privata (1931), di un abile e disinvolto mestiere, e avere scontato, con Seconda B (1934) [...] e Don Bosco (1936), certo suo molle intimismo, dirigeva nel 1936 il suo capolavoro, Cavalleria, in cui la satira di costumi si disposava a un rievocativismo tra i più maliziosi e centrati. Le sue opere successive (notevole fra tutte Luciano Serra ...
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LEMERCIER de Neuville, Louis
Alberto Manzi
Letterato e giornalista francese, nato a Laval il 2 luglio 1830, morto a Nizza nel 1918.
Deve la sua rinomanza ai "pupazzi" di cartone, per cui costruì un [...] teatrino portatile e scrisse numerosi lavoretti in verso e in prosa, pieni di brio e di spirito, e nei quali scorreva una satira acuta su uomini e cose del giorno. Ne raccolse alcuni nel Théâtre des Pupazzi (1866-1876) e nel Nouveau Théâtre des ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] lett. ital.,XCII (1928), p. 212; A. De Rubertis, Satira e censura in Toscana, ibid., CIII (1934), pp. 280-286 IV[1975], I, pp. 199-200), e G. Compagnino, Tematica libertina e satira del dispotismo in G. B. C.,in Letter. ital., Storia e testi, a ...
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CORADO
Paolo Procaccioli
Vissuto a Padova nella seconda metà del Quattrocento, C. non è altrimenti conosciuto che per un poemetto macaronico in esametri, la Tosontea, dove si definisce "vir amaistratus".
L'opera [...] (il cui titolo non soddisfa il Padoan, che si chiede se non sia da emendare in Tosetea), è una satira diretta contro Tosetto, un veneziano giunto ad insegnare all'università di Padova e nel quale il Fabris ha individuato Lodovico Carensio (1463-1539, ...
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Scrittrice canadese di lingua francese (Québec 1939 - Key West 2021). Nella sua narrativa affronta temi legati al mondo degli emarginati, dei diseredati, della prostituzione, dell'omosessualità, descrivendo [...] di redenzione dalle proprie sofferenze, con un linguaggio sperimentale in cui si fondono lirismo, registro popolare e gusto per la satira. Tra le opere più importanti: La belle bête (1959; trad. it. 1970), Une saison dans la vie d'Emmanuel (1965 ...
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Poeta e drammaturgo inglese (Whitton, Middlesex, 1609 circa - Parigi 1642). Dopo gli studî a Cambridge, viaggiò (1628) in Francia e in Italia. Allo scoppio della guerra con la Scozia equipaggiò un reparto [...] un nuovo colpo al suo patrimonio già intaccato dalla sua vita dissipata. Ritiratosi (1635) nelle sue terre, scrisse la satira letteraria A session of the poets (1637), An account of religion by reason (pubbl. post., 1646), trattatello contro le ...
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(trad. it. Il caro estinto) Romanzo (in volume, 1949) dello scrittore inglese E. Waugh (1903-1966).
Un giovane poeta britannico si trasferisce negli Stati Uniti presso uno zio, ma dopo la morte di questi [...] si rivolge a una grande impresa di pompe funebri per il funerale.
Dal racconto è stato tratto l’omonimo film (1965) di T. Richardson, satira di un'America cinica e affarista. ...
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Scrittore teatrale tedesco. Nacque a Lipsia nel 1811 e vi morì nel 1873. Cominciò come attore e direttore di teatro, trasse poi da tale esperienza pratica la facilità a produrre inesauribilmente commedie [...] Haupt (1841) a cui seguirono oltre cento commedie. Tra queste ebbero più lunga vita Der Steckbrief (satira della polizia), Der Störenfried (satira della suocera), Eigensinn, Doktor Vespe. La sua musa è sempre conciliante e bonaria: non fu mai ...
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TOCHÈ, Raoul
Alberto Manzi
Autore drammatico e giornalista francese, nato a Bougival nel 1850, suicida a Chantilly nel 1895. Partecipò alla guerra del 1870 e fu, poi, collaboratore di numerosi giornali, [...] . Scrisse per il teatro molti lavori, quasi tutti in collaborazione con Blum, Siraudin, Vibert, ecc., apportandovi comicità e satira garbata. Si ricordano tra le operette: Chanteuse par amour (1877), La belle Lorette; e tra le commedie due recitate ...
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Commediografo spagnolo (n. Borox, Toledo, 1581 - m. forse Madrid dopo il 1640 circa); della propria vita e degli scritti egli stesso ci dà notizia nel libro Para algunos (1640). Pubblicò sei commedie (1629), [...] verdad, Dar al tiempo lo que es suyo, El agrario agradecido (eccellente imitazione dell'Anfitrione plautino). È autore della satira El curial del Parnaso (1624) e del Menandro (1630), ambizioso tentativo di sintesi del romanzo bizantino, picaresco e ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
satirico1
satìrico1 agg. [dal lat. satirĭcus, der. di satĭra «satira»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di satira, che appartiene alla satira: poema s.; poesia s.; il genere letterario s.; versi s.; che ha carattere di satira, che costituisce o contiene...