Componimento narrativo in versi (distici di ottosillabi a rima baciata) proprio della poesia medievale francese di lingua d'oïl, praticato specialmente nel 13° secolo. Di estensione limitata (tra i 100 [...] e i 600 versi), i f. hanno il carattere di letteratura d'evasione, con accenti spesso di burla (racconti di inganni amorosi, beffe ecc.) o di satira (contro le donne, i villani, il clero ecc.). ...
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JOOSS, Kurt
Gino TANI
Coreografo e danzatore, nato a Wasseralfingen (Württemberg) il 12 gennaio 1901. Allievo e ammiratore di R. von Laban fondò a Essen (1928) il Folkwang-Tanztheater-Studio, base delle [...] . Nel 1932 vinse un concorso internazionale di coreografia con Il Tavolo verde. È una moderna danza macabra, cupa satira delle conferenze diplomatiche, dominate dalla Morte. Nel 1933 costituì i "Balletti Jooss": la più omogenea e originale compagnia ...
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Scrittore spagnolo (n. forse Toledo 1398 - m. ivi 1468); dopo un lungo soggiorno nell'Aragona (1420-30), ebbe la prebenda di Talavera, e visse sempre a Toledo, ove fu cappellano di Giovanni II. Il suo [...] dal titolo Corbacho o reprobación del amor mundano (1438), che si ispira evidentemente all'opera di Boccaccio, è una satira moralistica della lussuria e della passione dei contemporanei (in special modo delle donne), ricca di esperienza umana e ...
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Scrittore guatemalteco (Ciudad de Guatemala 1786 - Brooklyn 1868). Prese parte attiva alla vita politica cilena e svolse mansioni diplomatiche a Buenos Aires, Parigi e Londra, dove fondò El censor americano [...] 1820). Tra le sue opere sono da ricordare: El mariscal de Ayacucho, El cristiano errante (1847), romanzo autobiografico, Cuestiones filologicas (1861), El perínclito Epaminondas del Cauca (1863), satira di costume, Poesías satíricas (1867) e novelle. ...
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Opossum protagonista della striscia a fumetti creata da W. Kelly (1913-1973) e pubbl. negli USA dal 1948 al 1975. P., buono e generoso, si lascia coinvolgere nelle avventure degli animali della palude [...] di Okefenokee, soprattutto dal coccodrillo Albert. Nelle sue storie sono state a volte introdotte caricature animalesche di personaggi noti, con un chiaro intento di satira politica e sociale. ...
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Krazy Kat
Alfredo Castelli
La gatta strampalata
Personaggio creato dallo statunitense George Herriman nei primi anni del Novecento, Krazy Kat è il primo fumetto americano dedicato a un pubblico di adulti, [...] i ragazzi leggevano la striscia in quanto era divertente; gli adulti potevano cogliere qualche sfumatura in più – spunti di satira politica o sociale, accenni a personaggi famosi – e la apprezzavano a loro volta. Uno dei massimi autori statunitensi ...
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umorismo La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti e comunque divertenti della realtà che possono suscitare il riso e il sorriso, [...] piacere intellettuale o per risentimento morale, che sono i caratteri specifici, rispettivamente, della comicità, dell’arguzia e della satira).
Fondamentale nell’u. è il senso della coesistenza più o meno pacifica dei contrari in tutte le cose umane ...
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Nome dato dai Romani a un corroso e mutilo gruppo marmoreo, copia di un originale ellenistico pergameno (3° sec. a.C.) raffigurante probabilmente Menelao nell’atto di sostenere il corpo di Patroclo (altra [...] Leone X (1513-21), ma soprattutto durante il conclave da cui uscì eletto Adriano VI, P. divenne il divulgatore della satira politica, dotta e popolaresca, sia impersonale sia (come subito avvenne) messa in bocca allo stesso Pasquino. Sono queste le ...
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Scrittore ungherese (Apostag 1883 - Budapest 1954). Nei suoi romanzi e novelle (Vadember "Uomo selvaggio", 1926; Bérház "Casa d'affitto", 1931; Kiskúnhalom, 1934; Budapest Nagykávéház "Gran caffè di Budapest", [...] 1938; A Tanítvány "L'allievo", 1945; Falu "Villaggio", 1950; A menekülő ember "L'uomo che fugge", 1954) si scaglia con satira veemente contro la borghesia e l'aristocrazia. La sua opera migliore è Egy falu élete ("Vita d'un villaggio", 1934). Postuma ...
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Filosofo del linguaggio (Berlino 1769 - ivi 1820). Direttore di ginnasio, scrisse la Sprachlehre (2 voll., 1801-1803), compendio delle teorie linguistiche del 18º sec.; in essa egli tratta del problema [...] e tenta inoltre una grammatica generale fondata sulle categorie logiche. Di lui si ricordano anche le Bambocciaden (3 voll., 1797-1800), satira della vita letteraria berlinese, scritte alla maniera di L. Tieck, suo cognato, che vi collaborò. ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
satirico1
satìrico1 agg. [dal lat. satirĭcus, der. di satĭra «satira»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di satira, che appartiene alla satira: poema s.; poesia s.; il genere letterario s.; versi s.; che ha carattere di satira, che costituisce o contiene...