sassofono Strumento musicale a fiato di ottone nichelato o argentato, avente forma di tubo conico e fornito di ancia battente applicata su un becco analogo a quello del clarinetto. Fu inventato nel 1840 da A.-J. Sax (➔), che lo brevettò nel 1846. Usato inizialmente nelle bande, fu poi adottato anche in orchestre, soprattutto di jazz e di musica leggera. Esistono diversi tipi di s., che si differenziano ...
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Sassofonista afroamericano (Columbus, Ohio, 1936 - Bloomington, Indiana, 1977). Cieco dalla nascita, K. spicca nel jazz moderno per il suo spettacolare polistrumentismo: padroneggiava l'intera famiglia [...] dei sassofoni, incluse due rare varianti come il manzello e lo stritch, più il clarinetto e il corno inglese. Divenne famoso per la capacità di suonarne due o tre contemporaneamente, con una vocazione non plateale ma polifonica e contrappuntistica, ...
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Formazione jazzistica formata da 10 a 20 (o più) esecutori, contrapposta al combo, costituito invece da un numero ridotto di elementi (da tre a otto esecutori, per es., il classico trio costituito da [...] e batteria). Di norma comprende: 4-5 trombe e 3-4 tromboni (sezione degli ottoni o brass section), 4-5 sassofoni (sezione delle ance o reed section), pianoforte, chitarra, contrabbasso, batteria. L’insieme della sezione degli ottoni e di quella delle ...
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JAZZ
Antonio Lanza
(XVIII, p. 662; App. III, I, p. 822)
Nel corso degli anni Cinquanta il quadro jazzistico internazionale era caratterizzato da una straordinaria pluralità di correnti e di stili, spesso [...] 48) nell'orchestra di Claude Thornill (1909-1965), mediante l'impiego del corno francese e del basso tuba, fusi con i sassofoni, incise nel 1949 per la Capitol Birth of the cool, che influenzò profondamente il j. degli anni Cinquanta e primi Sessanta ...
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TRISTANO, Leonard Joseph, detto Lennie
Antonio Lanza
Pianista statunitense di jazz, nato a Chicago il 19 marzo 1919, morto a New York il 18 novembre 1978. Era figlio di emigranti italiani provenienti [...] Conservatory di Chicago e cominciò a insegnare alla Christiansen School of Popular Music. Contemporaneamente suonava il clarinetto e i sassofoni − che già dal 1945 abbandonò a vantaggio del piano − in gruppi dixieland e in complessi di musica da ...
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Clarinettista e caporchestra statunitense (Milwaukee 1913 - Los Angeles 1987). Fino agli anni Cinquanta le sue orchestre hanno contrassegnato la storia del jazz moderno per ampiezza dell'organico. Il cosiddetto [...] e il consenso, tra gli altri, di I. Stravinskij, che per H. compose l'Ebony Concerto (1946). L'anno dopo un Second Herd fece storia per la particolare sonorità, omogenea e priva di vibrato, della sezione dei sassofoni, ricordata come Four Brothers. ...
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KENTON, Stanley Newcomb, detto Stan
Antonio Lanza
Direttore d'orchestra, compositore, arrangiatore e pianista statunitense di jazz, nato a Wichita (Kansas) il 19 febbraio 1912, morto a Hollywood il [...] parte i musicisti che avrebbero di lì a poco dato vita al West coast jazz: i trombettisti Sh. Rogers e M. Ferguson, i sassofonisti A. Pepper, B. Shank e Bob Cooper, il cornista J. Graas, il batterista Sh. Manne, oltre a Bernhart e ad Almeida. I brani ...
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Musicista italiano (Milano 1927 - ivi 2011). Ha studiato al conservatorio di Milano con R. Bossi e L. Chailly. Dopo i primissimi lavori ha adottato un più intimo e raccolto lirismo in opere come Epitaphe [...] ) e all’impiego di strumenti mai adottati in precedenza (Eisblumen per chitarra, 1985; Nocturnal Landscape per 4 sassofoni, 1998). Alcuni di questi lavori figurano anche in versioni per differenti complessi orchestrali. Ha composto pezzi orchestrali ...
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JAZZ MESSENGERS
Antonio Lanza
Complesso statunitense di musica jazz diretto dal batterista Art Blakey (1912-1990). Nato nel 1947 come The Seventeen Messengers, poi ridotto a otto elementi e denominato [...] West coast jazz.
Rinnovata ancora nel 1957 con B. Hardman (tromba), S. Dockery (piano), S. De Brest (basso), mentre ai sassofoni si alternavano il contraltista J. McLean e il tenorista J. Griffin, la formazione subì un nuovo mutamento nel 1958, con ...
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struménti musicali Oggetti per la produzione di suoni musicali. Nelle varie tradizioni culturali l'uomo ha prodotto suoni attraverso gli oggetti più svariati. Il suono viene prodotto dalla vibrazione dell'aria, [...] s. a fiato, distinti in legni (flauti e ottavino, oboe e corno inglese, clarinetti, fagotti, e anche i sassofoni, presenti prevalentemente nelle orchestre di musica leggera, i quali, pur essendo fabbricati in metallo, hanno caratteristiche simili a ...
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legno
légno s. m. [lat. lĭgnum]. – 1. a. In botanica, complesso di elementi istologici che si trova nei fusti, nei rami e nelle radici delle piante vascolari; è caratterizzato dalla presenza di elementi conduttori morti con parete lignificata...