(gr. Σαρμάται) Stirpe iranica affine agli Sciti, forse identica, forse sovrapposta ai Sauromati che già Erodoto conosce stanziati a oriente del Don. Abitatori della pianura a nord del Mar Nero chiamata [...] Occidente.
Si definì sarmatismo la tesi storiografica secondo cui gli Slavi, e in particolare i Polacchi, discenderebbero dai Sarmati. Diffusa in età umanistica, fu ritenuta valida sino al 19° secolo. In seguito la tradizione letteraria ha conservato ...
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Console (14 a. C.), come legato della Pannonia combatté (1-4 d. C.) contro Daci, Sarmati e Geti, ottenendo gli ornamenta triumphalia. Con Druso sedò nel 14 la sollevazione delle legioni pannoniche; nel [...] 24 fu accusato di cospirazione, ma fu prosciolto da Tiberio ...
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IAZIGI (Iazyges, in Tolomeo I. Metanastae, cioè erranti, migratori)
Plinio Fraccaro
Tribù sarmatica. Nel sec. III a. C. i Sarmati tolsero agli Sciti il dominio della Russia meridionale e si estesero [...] poi sino ai Carpazî. All'avanguardia del movimento sono gli Iazigi, che Strabone collocava ancora fra il Dnestr e il Dnepr. Più tardi, tra il 20 e il 50 d. C., gli Iazigi, forse invitati dai Romani, occuparono ...
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Imperatore romano (Cauca, Spagna, forse 347 - Milano 395). Magister militum di Graziano, Augusto d'Oriente (379) dopo la vittoria contro i Sarmati in Pannonia (378), combatté i Goti e poi i Visigoti di [...] Fritigerno, che con il trattato di Costantinopoli (382) sistemò nei confini dell'Impero, ristabilendo così la pace nella penisola balcanica, pur a costo di gravi oneri finanziarî. Nei primi anni di governo ...
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Costantino e i barbari
Johannes Wienand
Nei trentuno anni del suo regno non vi è mai stato un momento nel quale Costantino non abbia dovuto occuparsi, in un modo o nell’altro, dei ‘barbari’ – così i [...] AE 1934, 158; cfr. T.D. Barnes, The Victories of Constantine, cit., pp. 151-153.
41 Per la datazione delle vittorie contro i sarmati si veda J. Wienand, Der Kaiser als Sieger, cit., pp. 336 segg. La durata dei ludi potrebbe spiegarsi con il fatto che ...
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(lat. Venedae) Antica popolazione europea, stanziata su un territorio corrispondente approssimativamente all’odierna Polonia. Tacito li ascrive alla stirpe germanica, pur sottolineando la somiglianza dei [...] loro costumi con quelli dei Sarmati. ...
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Padre (m. Cartagine 376) dell'imperatore Teodosio I. Apparteneva ad agiata famiglia spagnola; per incarico di Valentiniano I ristabilì il dominio romano in Britannia (368-39), combatté con successo contro [...] i Sassoni, gli Alamanni, i Sarmati; passato in Africa, soffocò la ribellione di Firmo (373-75). Poco dopo, calunniato presso Valentiniano, fu giustiziato. ...
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Figlio (Arelate, od. Arles, 317 - Aquileia 340) di Costantino I, a pochi giorni dalla nascita fu nominato cesare, ancora fanciullo fu insignito quattro volte del consolato. Nel 332 vinse i Goti sul Danubio [...] e più tardi i Sarmati. Nel 337 nominato augusto, insieme ai fratelli Costanzo II e Costante I, volle esercitare un controllo sul dominio di quest'ultimo e nel 340 invase l'Italia, ma presso Aquileia, caduto in un'imboscata, fu ucciso dagli ufficiali ...
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Imperatore romano (n. Serdica - m. Roma 311 d. C.). Segnalatosi in imprese militari, fu da Diocleziano e Massimiano nominato cesare (293) insieme a Costanzo, ed ebbe il governo delle province danubiane; [...] di pace; il grande arco eretto a Tessalonica ricorda il suo trionfo. Nel 299 combatté contro i Marcomanni e i Sarmati. Nel 305, in seguito all'abdicazione di Diocleziano e di Massimiano, G. e Costanzo divennero augusti, mentre Severo e Massimino ...
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Cavaliere fornito di corazza, su cavallo anch’esso corazzato. Originari dell’Asia centrale, i c. furono noti al mondo classico per la prima volta attraverso gli eserciti persiani, imitati poi dai Seleucidi. [...] I Romani li introdussero nel proprio esercito dopo avere conosciuto i c. sarmati nel 1° sec. d.C. I c. scompaiono verso la metà del 3° secolo.
Corazza, calzari, visiera dei c. erano di stoffa coperta di scaglie di metallo, di corno, osso o cuoio ...
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scito-sarmatico
scito-sarmàtico agg. (pl. m. -ci). – Relativo agli Sciti e ai Sàrmati (v. scitico e sarmatico): lingue scito-sarmatiche, gruppo di lingue parlate dalle antiche popolazioni iraniche degli Sciti e dei Sarmati, penetrate e stanziatesi...