Le vibranti sono ➔ consonanti che si realizzano mediante una rapida alternanza di chiusure e aperture diaframmatiche in un punto del canale fonatorio (➔ fonetica e ➔ nozioni e termini di fonetica articolatoria). [...] [rː] in molti dialetti meridionali si realizza come retroflessa: nel siciliano, nel cosentino (Sorianello & Mancuso 1998), nel sardo (sul complesso rapporto tra vibrante e retroflessione vedi anche Celata 2005). Le ragioni della concomitanza tra ...
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Regione dell’Italia meridionale (10.073 km2 con 553.254 ab. nel 2020; densità di 55 ab./km2), compresa tra Puglia, Campania e Calabria, bagnata per breve tratto dal Tirreno, a SO (tra Sapri e Scalea) e [...] , dal nome del linguista che si è occupato di dialettologia italiana, presenta, tra l’altro, vocalismo tonico di tipo sardo. I fenomeni di metafonesi sono quelli comuni nel Mezzogiorno, sia pure con riflessi speciali; caratteristico è il materese ü ...
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(fr. Corse) Isola del Mediterraneo occidentale (8680 km2 con 279.600 ab. nel 2006), appartenente alla Francia, di cui costituisce una regione (capoluogo Ajaccio) divisa in due dipartimenti Corse-du-Sud [...] considerarsi quasi parte del sistema toscano. Invece l’oltremontano mantiene intatti i caratteri che lo riuniscono al sardo settentrionale (sassarese e gallurese), per motivi spiegabili in parte con la probabile affinità delle popolazioni preromane e ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] napoletano, e l’alta Calabria, ormai nell’area dei dialetti meridionali, in cui il sistema più diffuso è di tipo sardo (➔ sardi, dialetti).
(b) La presenza di vocali finali ben percepibili, che sono, nella maggior parte dei dialetti, tre ([-i, -u, -a ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] .
Gli idiomi ladini dunque condividono con le lingue romanze occidentali (iberoromanzo, galloromanzo, galloitalico e sardo; ➔ dialetti) molti tratti fonetici, come la sonorizzazione delle occlusive sorde intervocaliche latine e la semplificazione ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] travet «impiegatuccio» (peraltro di origine letteraria e ormai sostituito da un altro deonomastico, fantozzi), il calabrese ’ndrangheta, il sardo pane carasau, ecc. Una certa riconoscibilità hanno anche i romaneschismi uscenti in -aro/-a, -arolo/-a e ...
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Etnico è un termine (si tratta di solito di un aggettivo, ma anche di un nome) indicante l’appartenenza a una nazione, un popolo, una regione, una città: ad es., romano in rapporto a Roma o milanese in [...] caralitano; nella tradizione dialettale casteddàiu e l’antico calaresu (continuato nel cognome sardo Calaresu, e anticamente anche nome di un’antica moneta sarda);
Caltanissetta: la forma di etnico corrente è nisseno, dal toponimo antico (prearabico ...
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FALCUCCI, Francesco Domenico
Guido Fagioli Vercellone
Nacque il 4 ott. 1835 a Magna Soprana, casale presso Rogliano (Capo Corso), all'estremo Nord della Corsica, in una famiglia benestante di antica [...] Revue de la Corse, historique et litteraire, II (1921), pp. 64-70, 107-116; A. Solmi, F. D. F. e la Soc. storica sarda, in Mediterranea, IV (1930), pp. 22 s.; E. Michel, F. D. F. patriota e cittadino livornese, ibid., pp. 2460 (critica in Il Marzocco ...
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La pianificazione linguistica è l’insieme delle misure (linguistiche, legislative e sociali) che si adottano per alterare deliberatamente la composizione del ➔ repertorio linguistico di una comunità; è [...] , greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l’occitano e il sardo») (Dal Negro 2000; Orioles 20032; Dutto 2006). Oltre a ciò, numerose regioni italiane si sono dotate di proprie leggi di ...
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Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] Tra questi, il giudeo-livornese bobo «stupido», un ispanismo tardo-seicentesco noto anche ad altre varietà ispanoromanze e al sardo, e lo stesso modo di denominare il giudeo-livornese, bagitto, riflesso del lat. bassiare attraverso lo spagnolo bajito ...
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sardo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Sardus]. – 1. a. agg. Dell’isola di Sardegna: costumi s.; l’artigianato s.; cavalli s., razza, allevata prevalentemente col sistema brado, un tempo apprezzata nell’Italia merid. e in Sicilia, che oggi ha perduto...
sarda1
sarda1 s. f. [lat. sarda, una pietra preziosa, prob. dal nome della città di Sardi (lat. Sardes) nella Lidia]. – Minerale, varietà traslucida di calcedonio, di colore marrone o marrone rossastro, che si rinviene associata alla corniola...