Lingua neolatina del gruppo italoromanzo. Il s., spec. nelle varietà logudorese e campidanese, ha caratteri spiccatamente arcaici e conservativi (la romanizzazione dell'isola è particolarmente antica), [...] nel corso del Medioevo i dialetti del gruppo toscano, spec. il pisano, influirono talmente in profondità su alcuni dialetti sardi, quali il gallurese e il sassarese, che questi si fanno oggi rientrare nel sistema dialettale italiano. Si avverte anche ...
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Linguistica
Fenomeno, presente nello spagnolo, nei dialetti italiani centro-meridionali, nel corso, nel sardo ecc., per cui si ha confluenza tra le consonanti v e b.
Medicina
Nel linguaggio medico, forma [...] di dislalia in cui diverse consonanti vengono sostituite dal suono b ...
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Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] Prosegue ancora il dibattito sul posto da assegnare a queste due varietà dialettali: alle classificazioni che le staccano dal dominio sardo accostandole al gruppo italoromanzo (a partire da Blasco Ferrer 1984: 180-186, 200 e Contini 1987: 1°, 500-503 ...
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CAMPUS, Giovanni
Massimo Pittau
Nacque a Osilo (prov. di Sassari) il 2 dic. 1875; fu professore di scuole medie in diverse località della Sardegna e in seguito professore di liceo a Torino. Qui pubblicò [...] della R. Acc. delle scienze di Torino, LIV [1918-1919], pp. 271-284, 366-376).
La varietà nuorese o centrale della lingua sarda presenta il suono velare della c e della g anche di fronte alle vocali e ed i: kentu "cento", kima "cima", øelare (ghelare ...
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Archeologo (Ploaghe 1803 - Cagliari 1878); canonico della cattedrale di Cagliari, insegnò Sacra Scrittura e lingue orientali in quella univ., della quale fu rettore dal 1857; senatore del Regno (1871). [...] Commissario per le antichità dell'isola, ebbe il merito di iniziare uno studio sistematico delle antichità sarde, compiendo scavi ed esplorazioni, formando una collezione archeologica, donata poi al museo di Cagliari e al gabinetto archeologico dell' ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] ) in combinazione con un nome proprio:
(7) il padre di professor Melis
(8) dottor Lai ha detto
In tutta l’area sarda si nota la tendenza a costruire il ➔ sintagma nominale secondo la successione articolo + nome + aggettivo (ho visto la casa nuova, ho ...
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GUARNERIO, Pier Enea
Francesco Avolio
Nacque a Milano il 1° luglio 1854. Conseguita la laurea in lettere, scelse l'insegnamento e fu destinato alle scuole medie della Sardegna, dove restò per cinque [...] alle più tarde, ve ne sono diverse dedicate al folklore e alla narrativa popolare (tra le altre Primo saggio di novelle popolari sarde, in Arch. per lo studio delle tradizioni popolari, II [1883], pp. 19-38, 185-206, 481-502; III [1884], pp. 233-240 ...
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Linguista (Monaco di Baviera 1880 - Washington 1962), prof. nell'univ. di Coimbra (1935-1951). Studioso di lingue romanze, ha coltivato soprattutto gli studî sardi: Das ländliche Leben Sardiniens im Spiegel [...] der Sprache (1921); Studien über den sardischen Wortschatz (1930); Historische Lautlehre der Sardischen (1941); La lingua sarda (1951); Historische Wortbildungslehre des Sardischen (1952); Dizionario etimologico sardo (1960). ...
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MADAO (Madau), Matteo
Pietro Giovanni Sanna
Nacque a Ozieri, nella Sardegna settentrionale, da Pietro e Martina Sanna il 17 ott. 1733 (non il 9 genn. 1723, secondo una tradizione ottocentesca).
Studiò [...] , V, Bruxelles 1894, coll. 267 s.; D. Filia, La Sardegna cristiana, III, Sassari 1929, pp. 189, 191-194, 466; R. Ciasca, Bibliografia sarda, Roma 1931-34, III, p. 12; IV, p. 70; C. Manunta Bruno, Una regina e il suo confessore, Firenze 1935, p. 56; F ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] ecc. sono invece ormai disusati); il modello di queste serie è evidentemente egli/lui/lei/loro. Nei dialetti meridionali e in sardo la stessa tripartizione è espressa in modo diverso, cioè ricorrendo a ipsu(m) per il secondo grado: quistu/kistu/kustu ...
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sardo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Sardus]. – 1. a. agg. Dell’isola di Sardegna: costumi s.; l’artigianato s.; cavalli s., razza, allevata prevalentemente col sistema brado, un tempo apprezzata nell’Italia merid. e in Sicilia, che oggi ha perduto...
sarda1
sarda1 s. f. [lat. sarda, una pietra preziosa, prob. dal nome della città di Sardi (lat. Sardes) nella Lidia]. – Minerale, varietà traslucida di calcedonio, di colore marrone o marrone rossastro, che si rinviene associata alla corniola...