Prete sardo (m. 468), arcidiacono di Leone Magno e suo legato al tempestoso Concilio di Efeso (449), gli successe (461) e ne continuò la politica, tesa a sradicare le eresie (scomunicò Eutiche e Nestorio) [...] e a confermare la superiorità di Roma, in particolare sui metropoliti di Gallia e Spagna. Nel 465 riunì un sinodo a Roma dal quale furono disciplinate le ordinazioni sacerdotali e proibite le traslazioni ...
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ALBERTO
Alberto Boscolo
Monaco benedettino, era già nel 1151 abate del più importante monastero sardo dipendente da Monte Cassino, Santa Maria di Thergu. Nel 1163 fu fatto arcivescovo di Torres in Sardegna [...] Castro e suo suffraganeo, la donazione di tre chiese ai camaldolesi. Nel 1170 presiedette un sinodo, al quale parteciparono i vescovi sardi di Sorra, di Ploaghe, di Ottana, di Castro, di Bisarcio e di Bosa, e nello stesso anno condonò ai priori dei ...
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Ecclesiastico (Genova 1789 - Lione 1862). Vescovo di Fossano dal 1821, fu amministratore apostolico (1831) e poi arcivescovo (1832) di Torino. Di idee conservatrici, dovette nel marzo 1848 lasciare Torino [...] a causa di dimostrazioni ostili dei liberali. Ritornato nel febbr. 1850 contro il parere del governo sardo, si schierò contro la legge Siccardi e fu arrestato per un mese per offesa alle leggi; nuovamente arrestato nell'ag. 1850 per la negata ...
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Missionario e viaggiatore nell'Africa orientale (Les Avanchers, Savoia, 1809 - Afallo, Ghera, 1879). Entrato nell'ordine dei cappuccini, svolse attiva opera missionaria e civilizzatrice in Somalia, in [...] Eritrea e nel paese dei Galla e Sidama, negoziando anche (1859) un trattato di amicizia tra il regno sardo e quello abissino. Morì avvelenato dalla regina di Ghera. ...
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GALLARATI SCOTTI, Tommaso Anselmo
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 15 dic. 1819 dal duca Carlo e da Francesca dei marchesi Guerrieri Gonzaga.
Poco si sa dei suoi studi e della formazione giovanile, [...] amicizia o in corrispondenza con L. Veuillot, T. Dandolo e altri cattolici conservatori come i Campello, i Brignole Sale, i Sardi, si segnalò fra i più rigorosi esponenti della nobiltà fedele al papa e alle sue rivendicazioni temporaliste e fu tra i ...
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Nacque e fu battezzato il 18 aprile 1929 a Ozieri (Sassari), da Giuseppa Pompedda e da padre ignoto e solo nel 1946 fu riconosciuto come figlio naturale da Salvatore, un contadino che simpatizzava per [...] fece il suo ingresso nel seminario di Sassari, dove compì gli studi ginnasiali; si trasferì quindi nel pontificio seminario regionale sardo di Cuglieri, istituito da Pio XI nel 1927 e affidato ai gesuiti, dove completò gli studi liceali e rimase sino ...
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Tradizioni ecclesiastiche e culto costantiniano in Occidente
Il culto di Costantino nei secoli VII-XIII e la sua sopravvivenza fino a oggi
Antonio Francesco Spada
Il nome dell’imperatore Costantino [...] Il condaghe di S. Pietro di Silki, Sassari 1997; R. Di Tucci, Il condaghe di S. Michele di Salvenor, in Archivio storico sardo, 8 (1912), pp. 247-337.
26 A. Boscolo, La Sardegna bizantina, cit., p. 101.
27 L. Pani Ermini, Una testimonianza del culto ...
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COSTANTINO (Cosantine, Goantine) di Cagliari
Evandro Putzulu
Nacque in data non esattamente precisabile da Orzocco Torchitorio giudice di Cagliari - il primo, sul quale ci siano giunte notizie storiche [...] . di Sardegna, I, Torino 1837, p. 240; D. Scano, La chiesa di S. Saturnino ed i primi giudici di Cagliari, in Bull. bibliogr. sardo, III (1903), pp. 146-151; IV (1904), pp. 97 s.; E. Besta, La Sardegna medioevale, I, Palermo 1908, p. 80; D. Filia, La ...
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FAÀ DI BRUNO, Giuseppe
Guido Fagioli Vercellone
Nacque ad Alessandria il 17 febbr. 1815 da Lodovico marchese di Bruno e conte di Carentino, patrizio alessandrino, e da Carolina Sappa de' Milanesi. La [...] passaggio per Torino diretto a Londra (dove si recava ad assumere la cura spirituale degli emigrati italiani, presso l'oratorio sardo), e fu affascinato da quanto apprese da lui su quel tipo di apostolato, nonché sulla figura del fondatore di quell ...
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CERUTTI (Ceruti), Giacinto
Giuseppe Pignatelli
Nacque a None (Torino) nel 1735 in una famiglia piccolo borghese (il padre era uno stimato chirurgo). Spinto dal desiderio di evadere da un ambiente provinciale, [...] pietà ricavandone settanta scudi. Nel marzo 1767 il ministro sardo a Roma, conte Balbis Simeoni di Rivera, interpellato dal di procurarsi a Roma qualsiasi impiego purché non dipendesse dal regno sardo e non tornasse in patria. Frattanto il C. era ...
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sardo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Sardus]. – 1. a. agg. Dell’isola di Sardegna: costumi s.; l’artigianato s.; cavalli s., razza, allevata prevalentemente col sistema brado, un tempo apprezzata nell’Italia merid. e in Sicilia, che oggi ha perduto...
sarda1
sarda1 s. f. [lat. sarda, una pietra preziosa, prob. dal nome della città di Sardi (lat. Sardes) nella Lidia]. – Minerale, varietà traslucida di calcedonio, di colore marrone o marrone rossastro, che si rinviene associata alla corniola...