L’etimologia (gr. etymología, lat. etymologĭa) è lo studio dell’origine delle parole. La sua tradizione risale a più di 2500 anni fa: riflessioni etimologiche si conoscono già dai tempi degli antichi Indiani [...] leggi fonetiche: tosc. fuoco, sicil. fòcu e lomb. föc sono perfettamente riconducibili al lat. fŏcu- «focolare»; it. cavallo, sardo caḍḍu e spagn. caballo risalgono indubbiamente al lat. caballus «cavallo castrato»; it. bello/bella e fr. beau/belle ...
Leggi Tutto
La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] ’➔ipercorrettismo – di tratti più marcatamente locali nella fonetica e nella morfologia; interferenze lessicali e fraseologiche dialettali (Sardo 2008).
Del tutto diversa la letteratura di tipo popolareggiante, scritta da autori colti, ma destinata a ...
Leggi Tutto
Mare interno compreso fra le coste meridionali dell’Europa, settentrionali dell’Africa e occidentali dell’Asia Anteriore. Si estende per circa 2.505.000 km2 (non considerando il Mar Nero e il Mar di Marmara), [...] medio-Aquitaniano la formazione del Bacino delle Baleari, formatosi in seguito alla distensione connessa alla rotazione antioraria del blocco sardo-corso.
Il Mar Tirreno inizia invece ad aprirsi nel Miocene medio-superiore lungo un rift a direzione N ...
Leggi Tutto
Le importanti scoperte archeologiche dell'ultimo decennio prebellico e il più approfondito esame che in seguito a queste si va facendo dei problemi connessi coll'origine e lo sviluppo degli alfabeti e [...] -semitico. Questo si può distinguere in due rami principali:
1. Ramo cananeo. 1° gruppo: alfabeti fenicio, cipro-fenicio sardo-fenicio, punico o cartaginese, e neo-punico. Dagli ultimi due derivarono, con certe influenze locali, gli alfabeti libici ...
Leggi Tutto
Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] i personaggi, come issa «adesso» (Purg. XXIV, 55) per il lucchese Bonagiunta, vero blasone linguistico che si appaia al sardo donno «signore» (Inf. XXXIII, 28) e al bolognese sipa «sì» (Inf. XVIII, 58-61).
Il plurilinguismo si realizza anche ...
Leggi Tutto
I geosinonimi sono parole di uso regionale (➔ regionalismi) che, nelle varie parti del territorio italiano, designano uno stesso oggetto. Al pari dei ➔ sinonimi, sono quindi dotati di significato uguale [...] accezione di prestigio è ben rappresentata dall’attuale prevalenza del settentrionale formaggio sul toscano, centro-meridionale e sardo cacio, mentre la seconda trova un buon esempio nell’affermazione passeggera, nei ricorrenti momenti in cui si ...
Leggi Tutto
La nozione di vocale breve si presta a diverse interpretazioni, anche a seconda dell’intento descrittivo, che può essere orientato verso finalità fonetiche o fonologiche. Nel trattare la vocale breve in [...] alla lunghezza della consonante.
L’allungamento della vocale tonica in sillaba aperta (meramente allofonica in toscano, in sardo e in molte varietà meridionali) è resa distintiva in buona parte delle varietà settentrionali (escluso il Veneto): qui ...
Leggi Tutto
Lingua e dialetti italiani
Luca Serianni
Seguendo una tendenza già affermatasi nettamente nel secondo dopoguerra, negli anni Ottanta e Novanta l'uso dell'italiano si è consolidato, erodendo l'area dei [...] di in costrutti locativi in friulano: vado del medico; di a in sardo: sto partendo a Sassari); di usi transitivi di verbi intransitivi (uscire la al censimento generale del 1991, non calcolando i sardi - che comunque dovrebbero essere ascritti al tipo ...
Leggi Tutto
L’espressione diritti linguistici si riferisce al diritto di singole persone o di collettività a usare la propria lingua nativa, anche nel caso di una lingua diversa da quella ufficiale o standard: per [...] , greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l’occitano e il sardo
Il lungo iter che ha portato alla legge 482, che riprende i contenuti di un precedente disegno di legge (612), ha ...
Leggi Tutto
I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] [ˈstɔːmuɣu] (Rohlfs 1949: §§ 197, 217). Da notare, infine, che uno dei caratteri distintivi del dialetto sardo logudorese (➔ sardi, dialetti): è la conservazione delle velari latine davanti a vocale palatale: ad es., [ˈlɛːgere] per leggere, [ˈkɛ ...
Leggi Tutto
sardo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Sardus]. – 1. a. agg. Dell’isola di Sardegna: costumi s.; l’artigianato s.; cavalli s., razza, allevata prevalentemente col sistema brado, un tempo apprezzata nell’Italia merid. e in Sicilia, che oggi ha perduto...
sarda1
sarda1 s. f. [lat. sarda, una pietra preziosa, prob. dal nome della città di Sardi (lat. Sardes) nella Lidia]. – Minerale, varietà traslucida di calcedonio, di colore marrone o marrone rossastro, che si rinviene associata alla corniola...