Filologo nato ad Avellino il 6 giugno 1859, morto a Napoli il 13 agosto 1930. Si laureò in lettere presso l'università di Napoli. Dopo avere insegnato breve tempo nelle scuole medie, nel 1884 fu nominato [...] alla guerra, ibid., 1918: Trilogia intorno alla pace, Roma 1922.
Bibl.: P. Orano, Un filologo filosofo, in Bullettino bibliografico sardo, V, ii, 20, 21, 22; M. Galdi, Storia della cattedra di letteratura latina nella R. Università di Napoli, in ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] de Elymosinis, 513, p. 46);
(b) deobbligative (da debeo + infinito o habeo ad [o de] + infinito): oltre al caso del sardo (cfr. § 2) si possono citare le forme diffuse nei dialetti meridionali, ma anche nel toscano popolare, come ho a scrivere, aggiu ...
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BOTTIGLIONI, Gino
Tullio De Mauro
Nacque a Carrara, il 15 sett. 1887, quinto figlio di Francesco, che dirigeva un modesto laboratorio di scultura, e di Marcella Fabricotti. Studiò a Carrara e Pisa, [...] ), pp. 89-115; Fonologia del dialetto imolese, Pisa 1919; L'ape e l'alveare nelle lingue romanze, Pisa 1919; Saggio di fonetica sarda, in Studi romanzi, XV (1919), pp. 1-114; La vespa e il suo nido nelle lingue romanze, in Zeitschrift für romanische ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] > it., tosc. canterebbe, con, ancora una volta, il passaggio da una forma analitica a una forma sintetica.
Il sardo (➔ sardi, dialetti) si discosta, sia nel caso del futuro sia in quello del condizionale, dal comportamento della maggioranza delle ...
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LINGUE, REGNO DI SICILIA
MMarcello Barbato
Ricostruire un quadro dei dialetti del Regno in età fridericiana risulta altamente problematico, non solo per i limiti della documentazione, ma anche perché [...] nessi con velare.
Limite dell''area Lausberg', ossia di quell'area a cavallo tra Basilicata e Calabria che possiede un vocalismo di tipo 'sardo' (ī, ĭ> /i/; Ē, Ĕ> /ɛ/; Ā, Ă> /ɑ/; ŏ, ō> /ə/; Ŭ, Ū> /u/) e conservazione (almeno parziale ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] per il maschile quanto dol per il femminile; Rohlfs 1968: 309) e sono presenti in portoghese, romeno, reto-romanzo, sardo e in alcuni dialetti d’Italia (ligure, piemontese, lombardo, romagnolo, marchigiano, campano, calabrese; Rohlfs 1968: 309). Più ...
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Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] ) sono per lo più indiretti: cronologia delle prime attestazioni (l’antichità delle voci è negata se esse sono assenti nel sardo e nel romeno), area di diffusione (sono gotiche le voci presenti anche nella Francia meridionale e nella penisola iberica ...
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L’espressione legislazione linguistica fa riferimento all’insieme dei provvedimenti di legge e delle disposizioni aventi rilevanza giuridica che lo Stato e gli altri soggetti pubblici a livello sovranazionale, [...] e autonoma individualità linguistica (parlate ladine, friulano, sardo) rispetto al tipo linguistico nazionale. Inoltre ebbe , il friulano, il ladino, l’occitano e il sardo»), indirizzando le misure di protezione verso quelle caratterizzate come ...
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Per area linguistica s’intende un’area geografica caratterizzata dalla presenza di determinati fenomeni linguistici (dal livello fonologico a quello lessicale). La nozione di area linguistica è una delle [...] estrema» comprende dunque il Salento, la Calabria centro-meridionale e tutta la Sicilia. Formano aree linguistiche a sé quella sarda, quella friulana e quella ladina.
Il tratto che più sistematicamente caratterizza la macroarea a nord della «Linea La ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] fenomeno è invece l’➔ accusativo preposizionale, che ricorre con particolare frequenza nei dialetti dell’Italia meridionale, nel sardo e nelle varietà di italiano regionale parlate in queste zone, oltre che in alcune varietà centro-settentrionali ...
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sardo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Sardus]. – 1. a. agg. Dell’isola di Sardegna: costumi s.; l’artigianato s.; cavalli s., razza, allevata prevalentemente col sistema brado, un tempo apprezzata nell’Italia merid. e in Sicilia, che oggi ha perduto...
sarda1
sarda1 s. f. [lat. sarda, una pietra preziosa, prob. dal nome della città di Sardi (lat. Sardes) nella Lidia]. – Minerale, varietà traslucida di calcedonio, di colore marrone o marrone rossastro, che si rinviene associata alla corniola...