Isola posta a NO della Sardegna (51,9 km2); ne è separata da un canale poco profondo e che limita a O il Golfo dell’Asinara. Lunga 17,4 km e larga da 6,4 a 0,3 km, l’isola è assai varia per morfologia [...] e per costituzione geologica (graniti, scisti cristallini, calcari); le coste sono molto frastagliate, con insenature che si prestano all’approdo. Fa parte del comune di Porto Torres.
Storia
Detta dagli ...
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Figlio minore (Torino 1701 - ivi 1773) di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia, erede dello stato nel 1715 per la morte del fratello maggiore Vittorio Amedeo, salì al trono nel 1730 all'abdicazione [...] . Al primo si debbono il concordato del 4 gennaio 1741 nonché l'incarcerazione del Giannone, motivata dalla volontà di limitare i conflitti tra Stato e Chiesa al puro terreno giurisdizionale; al secondo le prime grandi riforme nell'isola di Sardegna. ...
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Figlio (Torino 1726 - Moncalieri 1796) di Carlo Emanuele III e di Polissena d'Assia-Rheinfels. Tenuto dal padre lontano dagli uffici pubblici, salito al trono (1773), licenziò i migliori ministri di Carlo Emanuele (tra cui G. L. Bogino) e abbandonò la precedente opera riformatrice della monarchia sabauda, salvo che nei confronti dell'esercito. Scoppiata la Rivoluzione francese, offrì ospitalità al ...
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ENZO (Enzio, Enrico) di Svevia, re di Sardegna
Antonio I. Pini
Nacque, forse a Cremona, nella prima metà del sec. XIII; figlio naturale dell'imperatore Federico II di Svevia, che lo legittimò e creò [...] di Torres e il marito poté così unire il governo del Torres e della Gallura. Nel 1237 il papa Gregorio IX inviò in Sardegna il suo legato per ottenere il giuramento di vassallaggio e di fedeltà dai re sardi. Lo ottenne da Pietro d'Arborea e anche ...
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Nel Medioevo, funzionario dell’amministrazione della Sardegna. In logudorese antico liveru o lieru indicava il proprietario di terreni. ...
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Vittorio Emanuele II, re d’Italia
Sergio Parmentola
Il re galantuomo
Re di Sardegna dal 1849, dopo l’abdicazione di Carlo Alberto, Vittorio Emanuele II fu il protagonista, con Cavour e Garibaldi, dell’unificazione [...] d’indipendenza combatté a Goito e Custoza. Dopo la sconfitta di Novara e l’abdicazione di suo padre (1849) divenne re di Sardegna e firmò l’armistizio di Vignale con l’Austria. Pur essendo di idee conservatrici, non abolì lo Statuto albertino e ne ...
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Giurista e rimatore fiorentino (m. in Sardegna prima del 1326); podestà di Spoleto (1293). Tra i priori di Firenze (1292, 1296, 1300), s'attirò l'inimicizia di Bonifacio VIII, per la sua azione politica [...] a vantaggio dei Bianchi. Pur avendo tradito la sua parte (1301), fu bandito dai Neri con l'accusa di baratteria. Dante lo giudica severamente (Par. XV, 128). Si hanno di lui pochi componimenti, tra cui ...
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Denominazione storica della zona nord-orientale della Sardegna, oggi riferita alla regione definita a occidente dal basso Coghinas e dall’omonimo lago artificiale, e a sud dalle pendici meridionali del [...] ’11° sec. si ebbero per oltre un secolo, a più riprese, interventi pisani nelle vicende del giudicato di G. e della Sardegna in genere, finché divenne giudice di G. Lamberto della famiglia dei Visconti di Pisa, che d’allora in poi detenne il potere ...
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sardi
Nell’antichità, gli abitanti della Sardegna prima dei cartaginesi, dei greci e dei romani; a essi è attribuita la civiltà nuragica. Nella tradizione antica erano assimilati agli iberi. Alcuni autori [...] consideravano i s. di origine orientale; altri li identificavano con gli sherdana, che alla fine del 13° sec. a.C., insieme con altre popolazioni egee, effettuarono scorrerie in Egitto ...
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Undecimo figlio (Torino 1765 - ivi 1831) di Vittorio Amedeo III, nel 1798 seguì il fratello Carlo Emanuele IV in Sardegna e dal 1799 al 1821 (di fatto però solo fino al 1816) resse, come viceré, l'isola [...] la rivoluzione in Piemonte, l'abdicazione del fratello Vittorio Emanuele I lo costringeva, suo malgrado, a salire sul trono di Sardegna (13 marzo), che avrebbe occupato fino alla morte. Da Modena, ove si trovava, C. F. impose subito al reggente Carlo ...
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sardo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Sardus]. – 1. a. agg. Dell’isola di Sardegna: costumi s.; l’artigianato s.; cavalli s., razza, allevata prevalentemente col sistema brado, un tempo apprezzata nell’Italia merid. e in Sicilia, che oggi ha perduto...
sardex
s. m. inv. Moneta virtuale e complementare di scambio, utilizzata in alcuni circuiti di compravendita in Sardegna. ◆ Tra il dire e il fare, però, c’è di mezzo un mare di problemi perché se euro, dollari, sterline e franchi svizzeri...