SATIRI E SILENI (Σάτυροι, Σιληνοί)
P. E. Arias
La testimonianza più antica sui satiri e sui sileni ci è tramandata da Esiodo (fr. 198 ed. Rzach apud Strab., x, 471): "dicono... che dalla figlia di Foroneo [...] , che danzano insieme con tre ninfe. Lo stesso tipo di sileni appare, con volto buffonesco assai accentuato, su di un sarcofago di Clazomene e così sul vaso François, dove son rappresentati tre sileni dal corpo equino nella parte inferiore, il primo ...
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TETTO
F. Krauss
Chiusura superiore di un edificio, che esso protegge dalla pioggia e dal sole. Esso deve quindi avere una copertura esterna corrispondente alle esigenze del clima e sostenuta da appropriate [...] l'atrium displuviatum e, siamo autorizzati a supporlo, anche l'atrium tuscanicum. Ugualmente su tombe a camera, urne e sarcofagi si riscontrano raffigurazioni di edifici che mostrano t. a due spioventi, con angoli di inclinazione più o meno acuti, o ...
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BERTINI, Giovanni e Pacio
S. Fabiano
(Pace o Baccio)
Scultori di origine fiorentina attivi a Napoli alla metà del sec. 14°, designati come marmorarii fratres in un documento dei registri angioini nell'Arch. [...] Dei bassorilievi rappresentanti la leggenda di Santa Caterina in Santa Chiara di Napoli, L'Arte 1, 1898a, pp. 245-255; id., I sarcofagi dei Reali Angioini in Santa Chiara di Napoli, ivi, 1898b, pp. 385-438: 412-426; R. Filangieri Di Candida, L'altare ...
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Vedi SARDI dell'anno: 1966 - 1997
SARDI (Σάρδεις, Σάρδις; Sardes; turco: Sart)
G. M. A. Hanfmann
D. G. Mitten
A. Gallina
Antica città dell'Asia Minore occidentale, un tempo capitale del regno di Lidia. [...] scultura e gli ornamenti architettonici le botteghe di S. furono attive dal I al V sec. d. C. I cosiddetti sarcofagi lidî con facciate architettoniche che racchiudono figure statuarie (per esempio quello di Claudia Antonia Sabina, circa 185-195 d. C ...
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ISTANBUL
A. Paribeni
Città principale della Turchia, che si sviluppa sulle due rive dello stretto del Bosforo, sul sito della Costantinopoli (v.) antica e bizantina, e che a partire dalla fine del sec. [...] il 1891 e il 1907 su disegni dell'architetto francese Alexandre Vallaury, che per la facciata si ispirò alla scansione del sarcofago delle Dolenti (Arkeoloji Müz.), uno dei pezzi più celebri emersi dallo scavo della necropoli di Sidone in Libano.Nel ...
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RĀS SHAMRAH
P. E. Pecorella
S SHAMRAH Il promontorio di R. S., il "capo del finocchio", nella Siria settentrionale, è una elevazione del terreno di 30 m circa, estesa per 36 ettari, su un nucleo roccioso [...] collina in epoca posteriore sono scarse e saltuarie: abbiamo alcune fibule in ferro ascrivibili tipologicamente al 1000 a. C. circa e dei sarcofagi a lastre con corredi databili al 700-400 a. C. Sull'acropoli, nel VI-V sec. a. C., viene costruita una ...
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NIMBO (νέϕος, nimbus)
M. Collinet-Guérin
Disco luminoso collocato attorno alla testa di alcuni personaggi o di figure allegoriche.
Occorre per prima cosa precisare le diverse interpretazioni del termine [...] il capo dell'Augusto, come nel Calendario del 354, o già nei medaglioni d'oro di Costantino (v.). Nelle sculture dei sarcofagi il n. può esser stato dipinto, e quindi essere andato perduto, benché non manchino rari esempî di n. scolpiti, verso la ...
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CARCASSONNE
M.C. Rossini
(lat. Carcaso)
Città della Francia meridionale, capoluogo del dip. Aude, situata presso il fiume omonimo nel punto in cui questo descrive un gomito e muta la direzione del suo [...] Château Comtal custodisce un'importante raccolta di sculture medievali: oltre a reperti archeologici d'età gallo-romana, sarcofagi paleocristiani, visigoti e frammenti scolpiti d'epoca carolingia, vi si conservano numerosi capitelli, lastre tombali e ...
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DEMETRA (Δθμήτηρ, Demēter)
P. E. Arias
Dea madre dei Greci che nel nome stesso - sia che derivi da δή = γῆ (terra) o dalla parola cretese δηαί = ion. Ζειαί, orzo - rivela la sua natura agraria (v. anche [...] ) e ora conservato al museo di Smirne. Lo schema della figura seduta del tipo di Eleusi e di Cnido si ritroverà nei sarcofagi romani con varianti, come la rappresentazione della dea in trono o su di un carro tratto da cavalli o da serpenti. Tuttavia ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...]
I medesimi temi ricorrono nelle catacombe israelitiche di Roma e di Palestina, sia in dipinti, sia in sculture (sarcofagi). Mentre era valido il divieto di illustrare i libri liturgici, non era proibito decorare i libri di destinazione privata ...
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sarcofago
sarcòfago s. m. [dal lat. sarcophăgus, e questo dal gr. σαρκοϕάγος, propr. «che mangia, che consuma la carne, carnivoro» (comp. di σάρξ σαρκός «carne» e -ϕάγος «-fago»), in origine agg., riferito a una pietra calcarea che consumava...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...