VOLUTA
Giorgio Rosi
Motivo ornamentale costituito da un avvolgimento a spirale di elementi geometrici o naturalistici.
Data la sua semplicissima origine geometrica la voluta fu un motivo comune più [...] tracce di più antiche applicazioni italiche (tomba dei Capitelli a Cerveteri, tempio italico di Paestum, oltre a varî sarcofagi etruschi e romani) ebbe anche aspetti e usi originali, fra cui notevolissimo quello del capitello composito, formato da ...
Leggi Tutto
L'abbazia di Saint-Germain fu fondata, si afferma, da S. Germano nel 422, nella casa paterna del santo, che poi vi sarebbe stato sepolto. Il convento in origine fu dedicato a S. Maurizio. La regina Clotilde, [...] moglie di Clodoveo, riedificò la chiesa dandole il suo nuovo nome e pare che all'epoca merovingia risalgano i sarcofagi, d'altronde vuoti, ritrovati nelle cripte. Queste furono fatte costruire da Corrado, fratello di Giuditta, moglie di Carlo il ...
Leggi Tutto
REIMPIEGO
A. Esch
Il r. nel senso della riutilizzazione di vecchi e, per lo più, antichi pezzi (le c.d. spoglie) in un contesto nuovo, analogo o differente, ovvero in un nuovo ordine funzionale, è ravvisabile [...] pp. 453-483; H. Bloch, Der Autor der ''Graphia aureae urbis Romae'', DAEM 40, 1984, pp. 55-175; "Colloquio sul reimpiego dei sarcofagi romani nel Medioevo, Pisa 1982", a cura di B. Andreae, S. Settis, Marburg a.d.L. 1984; M. Guarducci, Federico II e ...
Leggi Tutto
VATICANO, Stato della Città del (XXXIV, p. 1032)
Enrico JOSI
Giuseppe NICOLOSI
Diocleziano REDIG DE CAMPOS
La seconda Guerra mondiale, le successive vicende internazionali e dei singoli stati, e in [...] ornato dai ritratti dei due defunti Q. Marcius Hermes e sua moglie Marcia Trasonide, databili all'età severiana, mentre un altro sarcofago con i due Dioscuri fu di una Marcia Felicita il cui ritratto è dell'età di Otacilia Severa.
Nell'interno di due ...
Leggi Tutto
ESARCATO
R. Farioli Campanati
Dopo la riconquista bizantina dell'Italia e la cacciata dei Goti, a seguito di una guerra protrattasi per quasi venti anni dal 535 al 554, Ravenna, liberata nel 540 dal [...] simbolico-cristologica o con animali araldici, che accomuna vari tipi di arredi, che si rileva a Ravenna per es. nel coperchio del sarcofago della famiglia Cavalli a S. Vitale, in quello da porta Nuova oggi in S. Francesco e a S. Apollinare in Classe ...
Leggi Tutto
Vedi STUCCO dell'anno: 1966 - 1997
STUCCO
N. Bonacasa
S. De Marinis
S. De Marinis
M. Spagnoli Mariottini
Definizione tecnica; 1. Ambiente egeo ed Egitto faraonico; 2. Grecia classica; 3. Egitto ellenistico [...] però piuttosto calchi in gesso (v. ritratto). Fin dall'Antico Regno, ambienti di case e di tombe, sarcofagi e coperchi di sarcofagi soprattutto lignei, maschere di mummie, furono ricoperti od eseguiti direttamente in gesso e in s.; e, sembra che ...
Leggi Tutto
Arte risalente ai primi secoli del cristianesimo, dalle origini al 6° sec. circa, nei territori di tradizione figurativa classica. L’arte p. si pone infatti nell’ambito e in sostanziale continuità con [...] cede al passaggio verso l’arte bizantina.
Un notevole esempio di scultura p. è costituito dalla produzione dei sarcofagi, inizialmente realizzati negli stessi laboratori di quelli pagani, e in seguito occasione di elaborazione di tipiche e complesse ...
Leggi Tutto
BELLUNO
E. Cozzi
(lat. Bellunum)
Cittò del Veneto, capoluogo di provincia. Al centro della Valbelluna, B. fu abitata fin dall'età preromana (lo stesso toponimo potrebbe derivare dal celtico Bellodunum) [...] dal vento, con lavorazione a trapano; il motivo decorativo a foglie d'acanto spinoso ritorna anche nel bordo esterno del sarcofago, mentre una raffinata fascia a girali fa da cornice all'iscrizione.Ricoperte nel sec. 17° da intonaci e stucchi, le ...
Leggi Tutto
SPOLETO
M.E. Savi
E. Lunghi
(lat. Spoletium)
Città dell'Umbria (prov. Perugia) posta sulle pendici del colle di Sant'Elia, prospiciente il Monteluco.
Già importante centro umbro (come attestano le [...] Perugia 1965, pp. 99-118; M. Cagiano de Azevedo, Le città umbre nel tardoantico, ivi, pp. 151-175; G. Bovini, Sarcofagi tardoantichi dell'Umbria con figurazioni cristiane, ivi, pp. 177-200; G. Penco, Il monachesimo in Umbria dalle origini al secolo ...
Leggi Tutto
sarcofago
sarcòfago s. m. [dal lat. sarcophăgus, e questo dal gr. σαρκοϕάγος, propr. «che mangia, che consuma la carne, carnivoro» (comp. di σάρξ σαρκός «carne» e -ϕάγος «-fago»), in origine agg., riferito a una pietra calcarea che consumava...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...