MENADI (Μαινάδες da μαίνομαι "entro in furore", Maenădes)
Paolino MINGAZZINI
Nicola TURCHI
Sono le donne che insieme con i Satiri e i Sileni costituiscono il corteggio (ϑίασος) di Dioniso e partecipano [...] nella statua di Menade attribuita a Scopa, tipo da cui derivarono molte elaborazioni posteriori. La pittura pompeiana, nonché i sarcofagi romani (che se non sono proprio delle copie pure e semplici di pitture ellenistiche, ne sono per lo meno un ...
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MASCHERA (πρόσωπον, προσοπεῖον; persona)
G. Krien-Kummrow
A) Maschera funebre. - L'usanza di coprire con una m. il volto dei defunti, si incontra sin dai tempi più antichi in diversi luoghi. Le maschere [...] metallo prezioso (cfr. la cassa d'oro di Tutankhamon a Tebe, della quale si è conservata anche la m. d'oro della mummia, il sarcofago d'argento, con testa di falco e la m. aurea di Kheper-Rē῾ Sheshonq da Tanis). Così il volto del morto era copiato e ...
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Vedi TOREUTICA dell'anno: 1966 - 1997
TOREUTICA (v. vol. VII, p. 919)
H. Mielsch
p. 919). - Tecnica. - Un significativo contributo alla conoscenza della tecnica della t. classica è offerto dalle recenti [...] , le cui figure avrebbero più tardi fornito i modelli alla scena della consegna dei doni nuziali di Giasone a Creusa sui sarcofagi di Medea. Tuttavia sulla coppa d'argento troviamo raffigurati frutti, un betilo e un parasole: la donna è sprovvista di ...
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BUDAPEST
A. Kiss
E. B. Thomas
J. Gy. Szilágyi
La città moderna sul Danubio sorta dall'unione di tre città distinte Buda, Obuda, in collina sulla destra del fiume, e Pest, in pianura, ha conglobato [...] quella del legionario comasco L. Castricius, della fine del I sec. d. C., con bassorilievo di stile provinciale. Vi sono sarcofagi della fine del II sec. d. C., mediocri dal punto di vista artistico, ma con caratteristiche locali. Alcune sculture di ...
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Vedi NORCHIA dell'anno: 1963 - 1996
NORCHIA (v. vol. V, p. 543)
G. Colonna
Il nome antico non è noto, ma non poteva discostarsi dalla forma Orcla/Orclae, attestata a partire da un documento del 775 d.C. [...] cit., pp. 17-22 (settori Pile Β e C della necropoli); G. Colonna, La tomba dei Velisina a Norchia e la cronologia dei sarcofagi tardo-etruschi, ibid., pp. 23-34; J. P. Oleson, The Sources of Innovation in Later Etruscan Tomb Design (ca. 350-100 B.C ...
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PORFIDO
M. L. Lucci
Il p. rosso antico (v. marmo) compare nelle fonti antiche spesso col nome di porphyrites (Plin., Nat. hist., xxxvi, 7, 57), o anche leptosephos, dal greco λεπτόψηϕος; leucostictos; [...] "latino", cioè avvolse il suo corpo con bisso e porpora, lo adagiò su una lastra di p. e ordinò per lui un sarcofago di porfido.
Il p. compare anche nell'architettura di palazzo nel palazzo dei Flavi sul Palatino è significativo il fatto che esso ...
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PAN (Πάν)
H. Sichtermann
È il dio greco della vita pastorale o più genericamente della vita campestre, della natura e delle montagne; non è ricordato da Omero e da Esiodo: da tutte le testimonianze posteriori [...] ; quasi sconosciuta, invece, la scena in cui il dio è portato dagli eroti. Accanto a queste rappresentazioni appare, su rilievi e sarcofagi, in funzione più o meno puramente decorativa, la sola maschera di Pan. Sulle monete, P. appare dal V sec. a. C ...
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Vedi CONCORDIA SAGITTARIA dell'anno: 1959 - 1994
CONCORDIA SAGITTARIA (Iulâa Concordâa Sagitrarâa)
G. Brusin
Da una stazione sull'Annia a circa metà strada fra Altino e Aquileia, si sviluppò quella che [...] genere, di probabile derivazione etrusca. In tali forme coniche è talora scavata la nicchia con il ritratto del defunto. Dei sarcofagi, uno del tipo a colonne, forse importato dall'Asia, della fine del III o degli inizi del IV sec., con edicolette ...
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RHEA SILVIA
F. Castagnoli
Leggendaria madre di Romolo e Remo la cui più antica figurazione è nel celebre ciclo pittorico relativo alla leggenda delle origini di Roma che decorava un colombario dell'Esquilino [...] frontone di quel tempio. In tutti questi monumenti la scena di solito è limitata alle due figure essenziali (solo nei sarcofagi è ampliata con l'aggiunta di divinità e personificazioni): Marte o scende dal cielo o avanza camminando leggermente, di ...
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FICTOR
I. Calabi Limentani
Fictor, da fingo formare, plasmare, era in Roma il modellatore in genere, soprattutto in creta, ma anche in cera (e il formatore di focacce e pasticcere, e anche il coadiutore [...] per volta. Alla prima categoria appartengono soprattutto suppellettili domestiche, come il vasellame e le lucerne; alla seconda sarcofagi e urne, figurine, le statue vere e proprie e decorazioni architettoniche. Anche se la produzione delle statue ...
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sarcofago
sarcòfago s. m. [dal lat. sarcophăgus, e questo dal gr. σαρκοϕάγος, propr. «che mangia, che consuma la carne, carnivoro» (comp. di σάρξ σαρκός «carne» e -ϕάγος «-fago»), in origine agg., riferito a una pietra calcarea che consumava...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...