LOFFREDO, Ferdinando (Ferrante)
Massimo Carlo Giannini
Si ignorano il luogo e la data della sua nascita, avvenuta quasi certamente nei primissimi anni del Cinquecento. Il L. apparteneva a una famiglia [...] di Somma, fratellastro del padre. L'incarico era tutt'altro che semplice: turbolenta ed esposta alle continue incursioni dei corsari saraceni, l'area pugliese necessitava di una guida di provata lealtà verso l'imperatore e di piena fiducia del viceré ...
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GIOVANNI
Luigi Andrea Berto
Figlio di Matrona e di Docibile (I), ipato di Gaeta, che si era probabilmente impadronito del potere con la forza nell'866-867. La scarsità di documenti non permette di determinare [...] , i quali, coordinati da papa Giovanni X, furono in grado di eliminare nell'agosto del 915 il covo di pirati saraceni sul Garigliano. Le fonti narrative riguardanti la battaglia sul Garigliano non menzionano la presenza di G. e di suo figlio Docibile ...
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BENEDETTO
Clara Gennaro
Unica testimonianza che ci rimane su B. vescovo di Albano (secondo di questo nome) e sul ruolo da lui giocato nella vita romana è quella offerta dalla Vita di Sergio II del Liber [...] .). Solo la lega campana, infine, guidata da Cesario di Napoli, li costrinse a rimbarcarsi nel novembre dell'846.
Dopo l'attacco saraceno e dopo la morte di Sergio II, avvenuta il 27 genn. dell'847, non troviamo più nominato Benedetto. Una lapide in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Il Medioevo
Giuseppe Galasso
Un nuovo paesaggio storiografico
La storiografia dal 6° sec. in avanti (per il senso che questo termine poteva allora avere) è quella che qui possiamo considerare il punto [...] questa ragione Erchemperto è avverso ai Longobardi secessionisti di Capua non meno che ai Bizantini (anche di Napoli) e ai Saraceni; e, pur ostile all’impero carolingio, e restando estraneo a ogni ideologia imperiale, ne loda l’azione nel Mezzogiorno ...
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CARLO I d'Angiò, re di Sicilia
Peter Herde
Nacque alla fine di marzo del 1226, ultimo dei sette figli del re di Francia Luigi VIII e di Bianca di Castiglia. Battezzato dal cardinal legato Romano di [...] . barese, a cura di G. B. Nitto de Rossi - F. Nitti di Vito, I-XIX, Bari-Trani 1897-1971, ad Indices; Codice diplom. dei Saraceni di Lucera, a cura di P. Egidi, Napoli 1917, nn. 79, 109, 151, 324, 350, 705; A. de Boüard, Actes et lettres de Charles ...
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Palermo
Vincenzo D'Alessandro
La Palermo conosciuta da Federico nella sua infanzia era la città descritta, alla fine dell'età normanna, dall'ignoto cronista antisvevo indicato come il cosiddetto Falcando. [...] , subito dopo la Porta S. Agata, e successivamente costeggia le case dell'Ammiraglio Maione e si allunga fino al foro dei Saraceni, per congiungersi qui con la via Marmorea. La terza infine [incomincia] dall'Aula regia che sta sotto il Palazzo, e ...
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Comune della Calabria (fino al 1927 Monteleone di Calabria; 46,57 km2 con 31.451 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città è situata a 476 m s.l.m., sull’orlo rilevato nord-orientale del Monte Poro. [...] guerra sociale divenne municipio romano e visse un periodo di grande floridezza. I Bizantini la rifortificarono ma, pressoché distrutta dai Saraceni (850 e 983), la città decadde. Nel 1056 Ruggero d’Altavilla vi elevò un castello e Federico II fece ...
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Rilievo calcareo (516 m) a SE del Monte Cairo in prov. di Frosinone, limitato a E dal fiume Rapido, affluente del Liri, a S e SO del solco in cui passa la ferrovia Napoli-Roma. È scarsamente rivestito [...] culturale che si prolungò fino alla seconda metà del 9° sec., quando, pur essendo stata cinta di mura, fu distrutta dai Saraceni. I monaci, fuggiti con il loro archivio e il prezioso codice della regola, trovarono rifugio a Teano. Papa Agapito II ...
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La maggiore isola dell’Arcipelago Toscano (223,5 km2), e la più estesa d’Italia dopo la Sicilia e la Sardegna, a 10 km dal continente, da cui la separa il Canale di Piombino. Ha aspetto montuoso (Monte [...] . decadde. Nell’alto Medioevo appartenne ai Longobardi di Toscana e dall’11° sec. ai Pisani che dovettero difenderla dai Saraceni e quindi dai Genovesi che nel 1284 se ne impadronirono, in seguito alla battaglia della Meloria; ma poi dovettero ancora ...
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ADORNO, Antoniotto
Giuseppe Oreste
Nato a Genova intorno al 1340 da Adornino e da Nicolosia della Rocca, poco si sa dei suoi anni giovanili, ma dovette avere accurata educazione, anche letteraria, giacché [...] un programma unitario che mirava alla difesa della cristianità romana tanto nello scisma d'occidente quanto nella lotta contro i Saraceni.
Nel 1385 accolse l'invito di Urbano VI, assediato a Nocera, e spedì nell'Adriatico dieci galee al comando di ...
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saracenato
agg. [der. di saraceno]. – In numismatica: bisanti s., i bisanti del regno di Gerusalemme e del principato d’Antiochia (sec. 12°-13°) con leggenda in caratteri arabi; fiorino s., il sultanino di Costantinopoli (v. sultanino).