Comune della prov. di Barletta-Andria-Trani (149,5 km2 con 31.293 ab. nel 2008), situata a 105 m s.l.m. su un pendio alla destra del fiume Ofanto, all’estremità NO delle Murge. Centro commerciale e agricolo, [...] era la vecchia Canusium; devastata dalle incursioni barbariche, cominciò a rifiorire in epoca longobarda, ma fu nuovamente distrutta dai Saraceni, nell’840-70; ricostruita verso il 965, fiorì in età normanna (11°-12° sec.). Danneggiata dalle guerre ...
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Storia. - La conquista genovese (p. 577). - La conquista della città, tolta ai musulmani nel 1147, fu opera specialmente di Genova. Compiuta una spedizione contro Minorca nel 1146, i Genovesi mossero su [...] e sbarcati gli uomini cominciò le operazioni prima che arrivasse Alfonso, il quale, sopraggiunto e sospettato di accordi con i Saraceni, dové subire l'iniziativa degli alleati. Questi, movendo all'assalto per mare e per terra, il 17 ottobre presero ...
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Comune della Toscana sud-occidentale (473,5 km2 con 81.912 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situato a 12 m s.l.m., a 12 km dal Tirreno, nella pianura alluvionale attraversata dal corso inferiore [...] .
Sorse nel 9° sec. come castello nei pressi dell’antica Roselle e cominciò ad ampliarsi dopo che quella città fu distrutta dai Saraceni, nel 935. Papa Innocenzo II vi trasportò da Roselle, nel 1138, anche la sede vescovile. Feudo dall’11° sec. degli ...
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Regione dell’Italia meridionale (19.540 km2 con 3.953.305 ab. nel 2020, ripartiti in 257 Comuni; densità 202 ab./km2). Si allunga da NO a SE, fra i mari Adriatico e Ionio, limitata a O dal Molise, dalla [...] Con la caduta dell’Impero d’Occidente, la regione fu disputata da Bizantini, Longobardi e Franchi e insidiata dai Saraceni. Avviate verso un’autonoma organizzazione civile e militare, alcune città, con una grande insurrezione (11° sec.), tentarono di ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] Regno italico ridandogli efficienza e ad affermare la sua autorità in Roma e nel meridione, dove s’impegna a cacciare i Saraceni e a stabilire un’egemonia sui potentati locali, ridà unione e prestigio al Regno. A partire da lui la dignità imperiale ...
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Comune della Liguria (240,29 km2 con 565.752 ab. nel 2020), capoluogo di regione e città metropolitana. Sorge nel punto più interno dell’arco litoraneo ligure a ridosso dell’Appennino, dove questo si deprime [...] di capoluogo del ducato di Liguria; in età carolingia fu sede di contea e si segnalò nella lotta contro i pirati saraceni, le cui incursioni danneggiarono gravemente la città nel 930 o 931, 934 e 935. Con la dissoluzione dell’impero carolingio, la ...
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(o Langobardi) Popolazione germanica che appare nelle fonti scritte nel 5° sec., quando si stanziò nel Meclemburgo (a E dell’attuale Amburgo).
Storia
Le origini. - Secondo l’antico mito longobardo delle [...] nel sud come mercenari. Dopo la divisione della Longobardia minore nei due principati di Benevento e Salerno (849), i Saraceni fondarono emirati a Bari e Taranto e basi piratesche ad Agropoli e sul Garigliano, eliminati faticosamente tra 9° e 10 ...
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Paestum
Nome latino di un’antica colonia greca in Campania, attualmente in prov. di Salerno. L’antica P., Posidonia («città di Posidone»), fu fondata, secondo Strabone, dagli achei di Sibari come centro [...] guerre puniche. Vi fu dedotta una colonia di veterani, dal nome Flavia, sotto Vespasiano. Continuò a essere ricco centro agricolo anche nel basso impero. Sede di vescovado dal sec. 5°, fu distrutta dai saraceni verso l’877 e decadde definitivamente. ...
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Comune della prov. di Latina (136,4 km2 con 43.267 ab. nel 2008). È situata sul Mar Tirreno, nella parte più interna dell’insenatura fra il Monte Circeo e il Monte Orlando, al piede dell’estremo sprone [...] del 4° sec., T. soffrì per le invasioni barbariche e per le piraterie dei Saraceni. Unita dapprima al ducato bizantino di Napoli, con lo stabilirsi di un dominio saraceno alle foci del Garigliano riprese la funzione di porta del Lazio, e legò le sue ...
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Palermo
Vincenzo D'Alessandro
La Palermo conosciuta da Federico nella sua infanzia era la città descritta, alla fine dell'età normanna, dall'ignoto cronista antisvevo indicato come il cosiddetto Falcando. [...] , subito dopo la Porta S. Agata, e successivamente costeggia le case dell'Ammiraglio Maione e si allunga fino al foro dei Saraceni, per congiungersi qui con la via Marmorea. La terza infine [incomincia] dall'Aula regia che sta sotto il Palazzo, e ...
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saracenato
agg. [der. di saraceno]. – In numismatica: bisanti s., i bisanti del regno di Gerusalemme e del principato d’Antiochia (sec. 12°-13°) con leggenda in caratteri arabi; fiorino s., il sultanino di Costantinopoli (v. sultanino).