Pittore (Roma 1589 circa - Venezia 1623); fu allievo di L. C. Cigoli, ed ebbe anche rapporti con A. Elsheimer e C. Saraceni; esperienza fondamentale fu per lui la conoscenza dell'opera di P. P. Rubens. [...] A Mantova, dove dal 1611 fu pittore della corte ducale, eseguì affreschi nel duomo e in S. Andrea, e cominciò a dipingere i suoi celebrati quadretti, nei quali, con una pennellata sicura e spiritosa e ...
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BOCCANEGRA, Simone
Giovanna Balbi
Appartenente a cospicua famiglia genovese di origine popolare, nacque da Iacopo di Lanfranco e da Ginevra Saraceni, figlia di Egidio signore di Rezenasco in Toscana, [...] all'inizio del sec. XIV, pare nel 1301. Ricchi e attivi commercianti, i Boccanegra avevano raggiunto il potere con il fratello del nonno del B., Guglielmo, capitano del popolo dal 1257 al 1262. È probabile ...
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Figlio (m. 901) di Guaiferio, associato al trono (877), esercitò effettivamente il potere solo dopo l'880, alla morte del padre. Molestato dai Saraceni rifugiatisi ad Agropoli e preoccupato della ostilità [...] dei Napoletani e dei Bizantini, si recò a Costantinopoli dagli imperatori Leone VI e Alessandro (887). Ne tornò col titolo di patrizio imperiale e con riconoscimenti di possesso del tutto teorici, perché ...
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Console del ducato di Napoli (m. Napoli 872), figlio del duca Sergio, a capo della flotta di Napoli e Amalfi, cacciò nell'846 i Saraceni dal porto di Gaeta da loro assediato, ma il suo nome è legato soprattutto [...] alla grande battaglia di Ostia dell'849, nella quale sgominò la flotta araba ...
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Pittore (Vicenza 1603 - Venezia 1678), spesso indicato dalla critica come P. Muttoni. Formatosi con il Padovanino, guardò alle innovazioni caravaggesche, attraverso D. Fetti, C. Saraceni e J. Le Clerc. [...] Esperto copista e restauratore di quadri veneti cinquecenteschi, ne reinterpretò i temi in dipinti dal colore acceso e dalla luminosità contrastata, vicini agli esiti di F. Maffei. Sue opere sono conservate ...
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Poeta pisano (sec. 12º), cappellano dell'arcivescovo di Pisa. Gli si attribuisce il Liber Maiolichinus, poema in esametri, in cui si canta la vittoria dei Pisani sui Saraceni di Maiorca (1114-15). ...
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Tesoriere del ducato (m. 851), alla morte del duca Sicardo (839) contese il trono al fratello di questo, Siconolfo. Dopo una lunga guerra sostenuta con l'aiuto dei Saraceni, per l'intervento di Ludovico [...] II il ducato venne diviso (847 circa): a Siconolfo toccò il nuovo principato di Salerno, mentre a R. rimase quello di Benevento. Morì lasciando il governo al figlio Radelgario ...
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Autore (n. Costantinopoli sec. 10º) di un poemetto, La presa di Creta, in 1039 trimetri, sulla cacciata degli Arabi da Creta (961) e le vittorie di Niceforo Foca sui Saraceni in Siria. ...
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Figlio (sec. 9º-10º) del duca Docibile I, resse il ducato (877-933) prima con il padre, poi associandosi il figlio Docibile II. Già prima dell'879 era alleato coi Saraceni, e tale rimase finché entrò nella [...] lega di tutte le forze del Mezzogiorno, che (915) distrusse la colonia saracena sul Garigliano. ...
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Moglie (m. 890 circa) dell'imperatore Lodovico che aveva sposato nell'ott. 851; nell'869 spinse il marito, che si trovava a Benevento perché coinvolto in una guerra contro i Saraceni, a intervenire come [...] mediatore nella contesa tra Lotario II di Lorena e papa Adriano II; accusata di adulterio, nel duello giudiziario ebbe suo campione vittorioso Bosone, conte d'Arles. Rimasta vedova, si ritirò in convento, ...
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saracenato
agg. [der. di saraceno]. – In numismatica: bisanti s., i bisanti del regno di Gerusalemme e del principato d’Antiochia (sec. 12°-13°) con leggenda in caratteri arabi; fiorino s., il sultanino di Costantinopoli (v. sultanino).