Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] e si pratichi per l’avenire, non permettendo che l’ufficio dell’Inquisitione per qual si voglia causa proceda contro giudei, saraceni, marrani o contra altri infideli di qual si voglia sorte; né meno contro cristiani greci, egizi, armeni o di altra ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] presenta Federico II come un principe completamente avulso dalla sua epoca: "Cresciuto nel sospetto e nel pericolo vicino ai Saraceni, si era presto abituato a una valutazione e a un trattamento delle cose assolutamente obiettivi, il primo uomo ...
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Costantino e le crociate
L’eredità costantiniana nella costruzione dell’ideologia delle crociate
Fabrizio Mandreoli
Molti sono gli intrecci esistenti dopo il Mille tra la figura e il mito di Costantino [...] una duplice operazione ermeneutica con la quale, da un lato, i nemici spirituali vengono identificati nei nemici storici saraceni e, dall’altro, la battaglia tipica della vita spirituale diviene battaglia storica e concreta – e viceversa114 –, è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I programmi figurativi della Chiesa cristiana in Europa (mosaici, pitture, sculture, vetrate, pavimenti, libri)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto [...] ricomposti su capitelli a stampella (come nel chiostro di Santa Sofia a Benevento) o una scena tra crociati e Saraceni incastonata fra tralci snodati sull’architrave del Portale dei Leoni nella basilica di San Nicola a Bari. I grandi portali ...
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L’immagine di Costantino nelle fonti arabe
Il primo imperatore cristiano nello specchio dell’islam
Marco Di Branco
Gli storici arabi medievali condividono con i loro colleghi bizantini il punto di vista [...] effettivamente per la prima volta con elementi autenticamente romani (il papa, la lontananza dal mare, il fiume, le scorrerie dei saraceni), forse dovuti all’apporto di un cristiano (o forse un ebreo) di Siria, Hārūn Ibn Yaḥyā, che si sarebbe recato ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] e Fozio condannato nel concilio di Costantinopoli (VIII ecumenico, 869-870): ma egli deve soprattutto preoccuparsi dei Saraceni. Deve anche ammettere che la nuova chiesa dei Bulgari abbia un arcivescovo proprio, dipendente da Costantinopoli. Roma ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] (ἀκρίτας, da ἄκρα, "confinario") combattute nei secoli X e XI in Cappadocia e Mesopotamia, contro nemici musulmani, specie saraceni e Turchi Selgiuchidi. Digeni stesso è figlio di un emiro musulmano e di una cristiana (il nome significa Renato). La ...
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OLANDA
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jan-Pieter Marie LAURENS de VRIES
Pino FORTINI
Adriano H. LUIJDJENS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Carlo TAGLIAVINI
Gerard [...] che, scesi in Italia, vi subirono fortemente l'influsso degli spiriti più moderni dell'epoca: Caravaggio e Saraceni. Valentissimo paesista egli stesso, d'impronta piuttosto fiamminga, il Bloemaert ebbe anche discepoli come B. Breenbergh, Cornelis ...
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SVIZZERA (A. T., 20-21)
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
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Delio CANTIMORI
Luigi CHATRIAN
Otto TSCHUMI
Ernesto GAGLIARDI
Arthur HABERLANDT
Paul GEIGER
Rudolf KAUFMANN
Giuseppe [...] generale risorse il ducato precedente, precisamente come presso i Sassoni, Franchi, Lorenesi, Bavaresi, ecc. Irruzioni di Saraceni dal Golfo di Tolone completarono quella mancanza di sicurezza già causata dagli Ungheri. Nel 920 i musulmani ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] medievali, che Bisanzio, sempre fedele ai principî dell'arte antica, non aveva accolto nonostante tutte le influenze siriaco-saracene (l'arabesco, intimamente affine ma fiorito da ben diverse premesse, era tutt'altra cosa). Tuttavia, anche nella più ...
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saracenato
agg. [der. di saraceno]. – In numismatica: bisanti s., i bisanti del regno di Gerusalemme e del principato d’Antiochia (sec. 12°-13°) con leggenda in caratteri arabi; fiorino s., il sultanino di Costantinopoli (v. sultanino).