L'archeologia delle pratiche funerarie. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Vincenzo Fiocchi Nicolai
Le aree e le tipologie sepolcrali
di Francesca Romana Stasolla
Le [...] le guerre gotiche della metà del VI, l'incursione dei Longobardi di Astolfo del 756 e quella, infine, dei Saraceni dell'846 provocarono gravissimi danni ai cimiteri del suburbio, posti in un territorio sempre più spopolato e lontano dalla città ...
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L’epigrafia costantiniana
La figura di Costantino e la propaganda imperiale
Gian Luca Gregori
Alister Filippini
La documentazione epigrafica, consistente per la maggior parte di iscrizioni in lingua [...] ); cfr. anche AE 1987, 962. Che tali restauri del 333 fossero collegati alle cruente incursioni dei nomadi saraceni a danno degli agricoltori locali pare esplicitamente confermato dall’iscrizione AE 1948, 136 (datata al 334, proveniente dalla ...
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Dagli Orseolo al comune
Stefano Gasparri
La situazione di Venezia intorno al Mille
Alla scomparsa nel 1008 di Pietro II Orseolo, il doge che aveva consolidato la fisionomia di potenza marittima di [...] in senso teorico, del tema di Dalmazia (50). Le navi bizantine, insieme a quelle di Ragusa, combatterono i Saraceni nel vicino mar Ionio; alti esponenti della gerarchia politica e religiosa delle città dalmate si orientarono, spontaneamente o per ...
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AVORIO
R. Pinder-Wilson
Gli a. rappresentano una varietà relativamente particolare di oggetti artistici medievali. Essi appartengono infatti alla micro-scultura, dato che si tratta per lo più di rilievi [...] inizi del successivo, nel periodo che vide la disgregazione dell'impero carolingio sotto i colpi degli invasori normanni, ungari e saraceni. Uno degli insiemi più coerenti si riconnette più o meno direttamente alle opere di Tuotilo che, attivo tra l ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] più generalmente verso i "nemici del nome latino": gli imperatori tedeschi e quelli bizantini, per non dire dei "barbari", dei saraceni e dei turchi). Ma confrontando d'altra parte le Storie di B. con le cronache, antiche e contemporanee, con cui si ...
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Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] concilio di Nicea sono presenti cinque vescovi dell’Arabia, in quello di Calcedonia ben diciassette (tra cui un Eustazio vescovo dei saraceni, che nel 458 figura vescovo di Damasco).
La presenza giudaica in Egitto è molto forte, ma non è noto quando ...
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Vedi SICILIA dell'anno: 1966 - 1997
SICILIA
A. Gallina
G. C. Susini
D. Adamesteanu
L. Bernabò-Brea
G. V. Gentili
L. Rocchetti
V. Tusa
E. De Miro
V. Tusa
A. Di Vita
E. De Miro
A). - Personificazione. [...] da Centuripe ad Agyrion e da qui fino a Monte Cavalli, vicino a Prizzi e da Gela a Butera, a Monte Saraceno e ad Agrigento e ovunque si percepisce quell'atmosfera di rinnovamento constatata anche nei centri meno danneggiati dalle guerre cartaginesi ...
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Culto e liturgia
Silvio Tramontin
L'origine di Venezia è - come ben si sa tutta avvolta nella leggenda, almeno fino all'invasione longobarda, anche se nella leggenda c'è sempre un fondo di verità [...] messi veneziani si recheranno a Roma da papa Innocenzo III proprio per far ritirare le scomuniche a chi trafficava con i Saraceni. "La nostra città non vive di agricoltura, ma di marineria e di commerci" avevano affermato. Ma papa Innocenzo non si ...
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ROMA - Scultura
A. Melucco Vaccaro
A.M. D'Achille
Dal 6° secolo alla prima metà del 12°. - La produzione superstite del periodo compreso tra il sec. 6° e la metà del 12° si limita, quasi senza eccezioni, [...] questo ricorso a maestranze orientali esperte di arte musiaria et quadrataria, alle quali l'imperatore aggiunse anche elementi saraceni provenienti da Alessandria d'Egitto, con il fatto che la magistra latinitas per oltre cinquant'anni aveva fatto ...
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L'età del comune
Giorgio Cracco
La città "bifronte"
L'idea di "un'età aurea"
L'importanza fondante - per la città-Stato di Venezia - dell'epoca che va dalle origini del comune (1140 circa) alla fine [...] "), ma specialmente in Oriente e nell'Italia del Sud, contro chiunque le avesse attaccate (Federico II, dato che i Saraceni erano esplicitamente esclusi). L'anno seguente, il 26 luglio del 1239, un secondo passo, se possibile ancora più decisivo ...
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saracenato
agg. [der. di saraceno]. – In numismatica: bisanti s., i bisanti del regno di Gerusalemme e del principato d’Antiochia (sec. 12°-13°) con leggenda in caratteri arabi; fiorino s., il sultanino di Costantinopoli (v. sultanino).