Pittore (Vic, Lorena, 1593 - Lunéville 1652). Considerato tra i più grandi caravaggisti stranieri, in realtà ha soltanto punti di contatto superficiali con il Caravaggio (impostazione popolaresca, pseudo-realistica, [...] il chiaroscuro), essendo invece più vicino al caravaggismo filtrato nell'arte di I. Bassano, di C. Saraceni (La T. conobbe I. Le Clerc, allievo di Saraceni, e sotto la sua influenza dipinse "notturni").
Vita e opere
Le molteplici componenti del suo ...
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Comune della prov. di Cosenza (78,4 km2 con 19.031 ab. nel 2008), situato a 430 m s.l.m., sul fianco orientale terrazzato della Catena Paolana (Vallo del Crati).
È probabilmente l’antica Uffugium, fondata [...] dai Bruzi e distrutta dai Saraceni; nel 14° sec. vi si stabilì una colonia di Valdesi. ...
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Fratello del papa Sergio II (844-47), fu da questo preposto, con la dignità di missus imperiale e papale (primo esempio di egemonie personali e familiari in Roma) al governo della città: autorità che B. [...] esercitò tirannicamente, tanto che lo sbarco dei Saraceni a Ostia (23 ag. 846) fu ritenuto divina punizione. ...
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Pittore e acquafortista (Haarlem 1583 o 1584 - Amsterdam 1631 circa), fratello di Jacob (Haarlem 1585 circa - Amsterdam dopo il 1650), anch'egli pittore. Si recarono (1605 circa) insieme a Roma, dove conobbero [...] A. Elsheimer e P. Lastman. Jacob fu allievo di C. Saraceni. Dipinsero temi storici e biblici risentendo della pittura romana e veneta, e di Elsheimer negli sfondi di paesaggio. Le loro opere, molto vicine (di Jan Symonsz, Le vesti di Giuseppe ...
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Figlio (sec. 9º) di Guido I, cui successe nella dignità ducale tra l'859 e l'866. Nell'867 saccheggiò Roma; deposto da Ludovico II, fu reintegrato in Spoleto da Carlo il Calvo, che anzi gli affidò la difesa [...] di Roma dai Saraceni; ma L., tradendo, si alleò con questi, e (878) durante la lotta tra papa Giovanni VIII e Formoso si schierò per quest'ultimo, insieme al cognato Adalberto I di Toscana, occupando Roma e tenendovi per quasi un anno prigioniero il ...
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ADALBERTO di Toscana
Gina Fasoli
Figlio di Bonifacio II conte di Lucca vivente a legge bavara, è documentato quale marchese di Toscana e tutor dell'isola di Corsica dall'846: come tale egli aveva il [...] compito di fronteggiare i Saraceni, coordinando la difesa contro di loro. Il suo nome figura nell'elenco dei chiamati alle armi da Lotario I, nel capitolare emanato nell'846 per organizzare una spedizione contro gli infedeli (Capitularia regum ...
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(fr. Menton) Cittadina della Francia meridionale (28.800 ab. ca.), nel dipartimento Alpes-Maritimes, sulla Costa Azzurra, presso il confine italiano. Centro balneare e rinomata stazione climatica invernale.
Di [...] incerta origine, nell’Alto Medioevo M. fu per qualche tempo rifugio dei pirati saraceni; nel 1346 passò dai Vento di Genova ai Grimaldi, signori di Monaco. Nel principato monegasco ebbe particolare posizione giuridica, determinata dalle aspirazioni ...
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Pittore (Verona 1586 - ivi 1630). Allievo di F. Brusasorci, completò la sua educazione a Venezia. A Roma, tra il 1615 e il 1620 circa, si orientò verso modi caravaggeschi dai quali dipendono l'intensità [...] e il vigore della sua pittura. Lavorò con C. Saraceni in S. Maria dell'Anima e nella Sala Regia del Quirinale a Roma. Opere a Verona, in S. Stefano (pala dei Cinque santi vescovi veronesi, 1619) e nel Museo di Castelvecchio. ...
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ATANASIO
Paolo Bertolini
Figlio di Gregorio III e fratello di Sergio II, duchi di Napoli, crebbe alla scuola dello zio, il santo vescovo Atanasio (I) dal quale fu allevato ed amato come figlio. Non [...] -888), Milano [1940], pp. 625-674; C. G. Mor, L'età feudale, I, Milano [s.d., ma 19521, pp. 236 ss.; N. Cilento, I Saraceni nell'Italia meridionale nei secoli IX e X, in Arch. stor. per le prov. napolet., n.s., XXXVIII (1958), pp. 109 ss.; A. Pertusi ...
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Figlio (m. 976 ?) di Rogerio (v. Arduinici), sposò una figlia di Manfredo di Mosezzo. Da Ugo, re d'Italia, in urto con il cugino Berengario II, ebbe il comitato di Torino, quale contropartita dell'alleanza. [...] Più tardi nominato marchese, forse per aver liberato dai Saraceni la valle di Susa, organizzò la marca detta di Torino, per incarico di Berengario II, come baluardo verso la Provenza. ...
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saracenato
agg. [der. di saraceno]. – In numismatica: bisanti s., i bisanti del regno di Gerusalemme e del principato d’Antiochia (sec. 12°-13°) con leggenda in caratteri arabi; fiorino s., il sultanino di Costantinopoli (v. sultanino).