GOFFREDO Malaterra
Francesco Panarelli
G. è autore di una cronaca in quattro libri che, nella sua edizione più recente, è intitolata De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae comitis et Roberti [...] questa città; un'azione per la quale non una parola di biasimo sfugge al cronista. Quasi contemporaneamente a Catania invece il saraceno Benthuman tradì la fiducia di Ruggero I e aprì le porte della città a Benavert, signore di Siracusa: lui sì che ...
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CAPECE (Capice de Neapoli, Capicia, Capicio, Capitius, Cacapiç, Cacapuche), Corrado
Norbert Kamp
Figlio di Giacomo, apparteneva a famiglia di antica nobiltà napoletana, i cui esponenti sin dalla metà [...] di preparativi il piccolo esercito che si componeva di qualche centinaio di cavalieri tedeschi, toscani e spagnoli e di circa cento arcieri saraceni s'imbarcò sotto il comando del C., di Nicola Maletta e di Federico di Castiglia. La prima tappa fu l ...
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ENRICO di Malta (Enrico Pescatore)
Hubert Houben
Sull'anno della sua nascita e sulla sua gioventù nulla si sa, ma, secondo il Desimoni, E. discendeva da una influente famiglia nobile genovese, chiamata [...] gli Annali genovesi che motivano la privazione della contea con lo scarso zelo con il quale E. avrebbe combattuto i saraceni siciliani ribelli. Secondo la testimonianza di questa fonte il castrum Malte non fu più restituito a E. quando egli, dopo ...
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GIOVANNI di Fécamp
Tommaso Di Carpegna Falconieri
di Nato verso il 990, di G. si hanno poche notizie. Perfino il modo di denominarlo è incostante: per il luogo di nascita è detto da alcuni "di Ravenna", [...] (1953), pp. 3-17; Id., Prières attribuables à Guillaume et à Jean de Fruttuaria, in Monasteri in Italia dopo le invasioni saracene e magiare (secoli X-XII), Torino 1966, pp. 157-166; Pregare nel Medioevo. La Confessio theologica e altre opere, intr ...
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POZZI, Stefano
Amalia Pacia
POZZI, Stefano. – Nacque a Roma il 9 novembre 1699 da Giovanni e da Maria Agata Sichmiller (Roma, Archivio storico del Vicariato, Ss. XII Apostoli, Liber baptizatorum, 1686-1706, [...] realizzando sempre per l’abside un grande telero raffigurante I ss. Gennaro e Agrippino liberano Napoli dai saraceni, concepito con insolita foga espressiva, forse in omaggio alla tradizione seicentesca napoletana.
A questa produzione sacra affiancò ...
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MALINCONICO, Nicola
Luca Bortolotti
Nacque a Napoli il 3 ag. 1663, da Andrea, pittore, e Antonia De Popoli, sorella del pittore Giacinto. Secondo consuetudine, e come confermano le fonti a partire da [...] di Santi), in controfacciata (Entrata di Cristo a Gerusalemme) e sul soffitto (Assunzione della Vergine, S. Aniello scaccia i saraceni, Martirio di s. Agata, ultimate nell'ottobre 1702) - nella chiesa di S. Maria Donnalbina a Napoli, dove forse poté ...
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LOREDAN, Antonio
Giuseppe Gullino
Primogenito di Giacomo di Pietro (il padre e il nonno acquisirono alti meriti al comando dell'armata navale e conseguirono la dignità procuratoria) e di Beatrice Marcello [...] da 2000 botti, carica di spezie e altre mercanzie delle quali i Veneziani si impossessarono, nonostante la presenza di alcuni mercanti saraceni ai quali, precisava il L., "non è sta facto uno oltrazo al mondo, né dettoli pur una mala parola da nostri ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'eta ottoniana in Germania e in Italia
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La diversificata produzione artistica ottoniana [...] ottoniano potrebbe provenire dagli ex territori bizantini dell’Italia meridionale che Ottone II tenta, senza successo, di riscattare dai Saraceni. Nel 982 con la battaglia di Capo Colonna subisce uno scacco disastroso e l’anno successivo muore a Roma ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento la natura morta, affermatasi già all’inizio del secolo come genere artistico [...] specialisti, altri artisti dell’immediato seguito caravaggesco si dedicano saltuariamente alla natura morta (il Pensionante del Saraceni, Cecco del Caravaggio). A Napoli, dove il caravaggismo avrà un larghissimo seguito, i presupposti di verità ...
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SPINOLA, Porchetto
Denise Bezzina
– Nacque in data imprecisata (seconda metà del secolo XIII) da Ingo, esponente di una delle famiglie aristocratiche (di orientamento ghibellino) più importanti di Genova [...] dell’Ordine dei basiliani d’Armenia, che – rifugiatisi a Genova dopo la distruzione del loro monastero da parte dei saraceni – avevano acquistato un appezzamento di terra grazie al legato di un Oberto purpurerius.
Non è dato conoscere nel dettaglio ...
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saracenato
agg. [der. di saraceno]. – In numismatica: bisanti s., i bisanti del regno di Gerusalemme e del principato d’Antiochia (sec. 12°-13°) con leggenda in caratteri arabi; fiorino s., il sultanino di Costantinopoli (v. sultanino).